Il secondo ritorno di CR7 all'Old Trafford: ha già fatto male al "suo" United
C’eravamo tanti amati e ci amiamo ancora: Cristiano Ronaldo, storia di un amore che non è finito nel 2009. Quando il campione portoghese ha lasciato l’Old Trafford per il Real Madrid, il cordone dell’affetto non s’è spezzato. Al Teatro dei Sogni tante cose parlano di Ronaldo. Si sente nell’aria, che quel rapporto non è finito.
Stasera, sarà la seconda volta di CR7 da avversario all’Old Trafford. La terza in assoluta contro quello che è stato il suo passato. E se l’amore non si può dire passato, se gli applausi saranno comunque scroscianti, non si può dire che il campione di Madeira sia il tipo che si fa intenerire. L’ultima volta, in fin dei conti, fu proprio lui a decidere la gara: nel 2013, 2-1 in favore del Real Madrid a Manchester, rete decisiva proprio di Ronaldo e Red Devils sbattuti fuori dalla Champions dopo l’1-1 di Madrid dell’andata.
In cui, manco a dirlo, era stato proprio Cristiano ad aprire le marcature. In una sola occasione, ma in Supercoppa UEFA, Ronaldo s’è fatto morbido ed è andato a secco col suo passato. Più che altro, non ha fatto in tempo: agosto 2017, Zidane gli ha concesso solo 7 minuti di passerella col suo passato. Domani, Allegri gli concederà molto spazio per far male al suo passato. E Ronaldo, visti i precedenti, difficilmente si tirerà indietro.