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TMW LA MARSA - Palermo, Foschi: "Nessuna grana rinnovi"

TMW LA MARSA - Palermo, Foschi: "Nessuna grana rinnovi"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
mercoledì 3 ottobre 2018, 16:072018
di Alessio Alaimo

Perdersi per poi ritrovarsi. Rino Foschi torna a Palermo e lo fa con la voglia di portare il club rosanero ancora una volta nel calcio che conta. Presente a La Marsa Football Conference, evento organizzato da Conference 403, ovviamente anche il direttore sportivo del Palermo, Rino Foschi. “Nel lontano 2002 venni con il presidente a Palermo consapevoli che questa piazza non aveva ancora fatto niente nel panorama calcistico. E invece abbiamo fatto la storia: Champions sfiorata, Europa League, cinque campioni del mondo in squadra e una caterva di plusvalenze. tante, troppe emozioni. Senza questa esperienza racconterei totalmente un’altra storia della mia carriera. Adesso la musica è cambiata, negli ultimi due anni è mancata la Serie A e quindi stiamo facendo il possibile per mantenere una buona squadra con una gestione diversa. manca anche il pubblico a Palermo: dai 30 mila ai 4 mila di adesso. tutto sommato però abbiamo una squadra competitiva che può recitare un ruolo molto importante. ottenendo la massima serie sono sicuro che questa società possa tornare a essere protagonista del calcio italiano. ho girato tante piazze, ma vi posso garantire che far risultati a Palermo è un qualcosa di indescrivibile. Cesena è casa mia, ma non mi sento complice di questo fallimento. Purtroppo è andata così".

Una lunga storia d’amore e odio quella fra Foschi e Zamparini. Tanto da arrivare al suo terzo mandato in terra palermitana da quel lontano 2002. “Due anni fa – confessa - avevo accettato di nuovo l’incarico con la voglia di fare bene. Eravamo in Serie A e c’erano tante altre possibilità. Purtroppo però non mi sono trovato bene e sono stato costretto ad andar via. Sono un po’ geloso, non mi sentivo in prima persona l’artefice del mercato e quindi ho deciso di fare un passo indietro. Adesso invece è tutto diveso: ho lavorato con serenità e sono riuscito a fare un buon mercato. Il Palermo doveva vendere La Gumina, doveva far cassa. Ma la Sampdoria voleva pagarlo tre milioni in meno rispetto a quanto chiedevamo. Il procuratore del giocatore faceva i propri interessi, noi però dovevamo fare i nostri. Alla fine è saltato tutto, ho perso l’amicizia di Sabatini e di Ferrero, ma alla fine ho portato nelle casse del club nove milioni. Per quanto riguarda il mercato in entrata invece abbiamo preferito tenere certi giocatori che adesso può anche sembrare che rischiano di andare in scadenza. Io invece non vedo grandi difficoltà in chiave di rinnovo, sono ragazzi seri che stanno a Palermo molto volentieri e credono in questo gruppo. Giocatori in scadenza che hanno il piacere di proseguire con noi. Sono sicuro che alla fine rinnoverà anche Sandro Porchia. Una grandissima risorsa per questo club. Clemenza mi sarebbe piaciuto averlo a Palermo. mi è sfuggito con la poca serietà dell’entourage, mi sono arrabbiato e sono passato per un gran “casinista”. Una volta mi arrivò anche una lettera dal Vaticano per un labiale ripreso dalla televisione. Nella lettera dicevano che non ero un esempio per i giovani. Risposi: ho più colpe io o chi ha mandato per tutta la settimana quelle immagini in televisione”.