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Brasile: crollo diga, 210 morti e 96 ancora dispersi

L'area dell'impressionante colata ripresa dall'alto. KEYSTONE/AP DigitalGlobe sda-ats

(Keystone-ATS) È salito a 210 morti accertati il bilancio del disastro causato dalla rottura della diga di scarti minerari di Brumadinho, in Brasile.

Secondo quanto riferito dalla Protezione civile dello Stato di Minas Gerais e riportato dal sito G1, 96 persone risultano ancora disperse. Il crollo della diga è avvenuto il 25 gennaio scorso, uccidendo centinaia di persone e contaminando con i detriti il fiume Paraopeba, uno degli affluenti del fiume Sao Francisco.

La valanga di fango ha devastato le strutture della compagnia Vale, proprietaria della diga, e ha colpito le aree circostanti, distruggendo case e campi agricoli. Le ricerche delle vittime vanno avanti da 56 giorni. L’operazione è già considerata la più grande ricerca di vittime condotta nello Stato brasiliano. Attualmente 150 militari lavorano con 103 macchine e 5 cani nelle ricerche, per le quali sono impiegati anche un elicottero e due droni.

Secondo il portavoce dei vigili del fuoco, il tenente Pedro Aihara, alcune squadre hanno lavorato nei giorni scorsi fino alle 23, perché alcune zone sono illuminate, consentendo di effettuare le ricerche anche di notte. Attualmente, i militari lavorano in 20 aree di ricerca.

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