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Fine Vertice iberoamericano, migranti e Venezuela

I capi di Stato e di governo ed i ministri di 22 Paesi hanno approvato ieri sera a La Antigua, al termine del 26/o Vertice iberoamericano, la 'Dichiarazione di Guatemala'. KEYSTONE/EPA EFE/CARLOS LEMOS sda-ats

(Keystone-ATS) I capi di Stato e di governo ed i ministri di 22 Paesi hanno approvato ieri sera a La Antigua, al termine del 26/o Vertice iberoamericano, la ‘Dichiarazione di Guatemala’ che esalta l’obiettivo dello sviluppo sostenibile incluso nell’Agenda 2023 dell’Onu.

Oltre a questo affronta temi delicati come quelli della difesa del sistema democratico, delle migrazioni e dei mutamenti climatici.

I presidenti di tre Nazioni dell’area socialista radicale latinoamericana (Cuba, Venezuela e Nicaragua) non hanno partecipato al Vertice e si sono fatti rappresentare dai rispettivi ministri degli Esteri.

Negli interventi dei leader latinoamericani partecipanti è stato ripetutamente toccato il tema del fenomeno migratorio regionale, e particolarmente delle tre milioni di persone che hanno abbandonato il Venezuela negli ultimi anni e delle centinaia di migliaia di centroamericani che annualmente cercano rifugio negli Stati Uniti.

La Dichiarazione di Guatemala sottolinea che si devono “rispettare i diritti umani di tutti i migranti, indipendentemente dalla sua condizione migratoria, e promuovendo la sua inclusione nei Paesi di destino”.

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