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Israele: rapporto denuncia legami ‘Ong-terrorismo’

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, al centro, accompagnato dal ministro dell'interno Gilad Erdan, sulla sinistra (foto d'archivio). KEYSTONE/EPA/ABIR SULTAN sda-ats

(Keystone-ATS) Hamas ed il Fronte popolare per la liberazione della Palestina utilizzano una rete di Organizzazioni non governative (Ong) che perorano il boicottaggio di Israele come una tattica addizionale nel loro obiettivo finale di smantellare lo Stato di Israele.

Lo afferma il Ministero israeliano per gli affari strategici in un rapporto intitolato ‘Terroristi in guanti bianchi’, distribuito oggi alla stampa.

Le organizzazioni Bds di boicottaggio di Israele e formazioni reputate terroristiche dalla comunità internazionale, secondo questo rapporto, “raccolgono fondi assieme, dispongono dello stesso personale e contrariamente ad una visione generalmente diffusa non hanno abbandonato il loro sostegno al terrorismo”.

Il rapporto menziona fra gli altri Laila Khaled, la ex dirottatrice di aerei civili per conto del Fronte popolare, che ora “promuove il boicottaggio di Israele in Europa e in Sudafrica”. Cita anche altri attivisti palestinesi, fra cui Mustafa Awad, la sindacalista Khalida Jarrar e Raji Sourani, direttore del Centro palestinese per diritti umani (Pchr).

Lo scopo di questo rapporto, è stato precisato, è di rimuovere la “maschera” sulle attività di diverse Ong e di esporre le loro “vere finalità”. Israele, ha sottolineato il ministro per la sicurezza interna Gilad Erdan, fa appello ai Paesi occidentali affinché cessino di finanziare Ong che lottano per il boicottaggio di Israele, “specialmente quelle che mantengono rapporti con gruppi terroristici”.

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