Prospettive svizzere in 10 lingue

Patto Onu sui migranti: sì di 164 paesi, senza la Svizzera

Il segretario generale Antonio Guterres KEYSTONE/EPA/JALAL MORCHIDI sda-ats

(Keystone-ATS) “Una soluzione globale a una sfida globale”. Così il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha salutato l’adozione del Global Compact sulle migrazioni oggi a Marrakesh.

Nel giorno del 70/o anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, 164 Paesi hanno firmato il Patto Onu, sui 193 che lo scorso luglio a New York avevano dato un loro primo sostegno all’iniziativa, non vincolante, per regolare i flussi migratori e contrastare il traffico di essere umani.

Dal primo sì nel 2017, un po’ alla volta avevano cominciato a sfilarsi diversi Paesi, in primis gli Stati Uniti di Donald Trump, poi Israele, l’Australia, mentre l’Unione europea si è spaccata ancora una volta: contrari i Paesi di Visegrad, insieme ad Austria, Bulgaria, Croazia. La Svizzera attende che si esprima il parlamento e lo stesso farà l’Italia.

Presente invece a Marrakesh la cancelliera tedesca Angela Merkel: “È un grande giorno”, ha commentato. L’accordo sulle migrazioni “non è altro che il fondamento della nostra cooperazione internazionale”, ha poi sottolineato la leader europea che nel 2015 accolse in Germania centinaia di migliaia di rifugiati in fuga dalla guerra, soprattutto siriani, e che ha anche ricevuto una standing ovation dalla platea.

Il premier belga Charles Michel – il cui governo sul Patto Onu ha perso pezzi della coalizione con il ritiro dei ministri dell’Alleanza fiamminga di destra (N-Va) – ha invece deplorato che il Patto Onu sia stato usato da “alcune parti politiche per diffondere disinformazione”.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR