Mons. Lemaître, padre del Big Bang: cambiò la mente di Albert Einstein

Anche Google ha celebrato l’anniversario di nascita di mons. Georges Lemaître (17 luglio), padre del Big Bang e colui che ha aperto l’era contemporanea della cosmologia.

Sacerdote e fisico di origine belghe, non solo rappresenta uno dei più grandi rivoluzionari scientifici della storia, non solo è un esempio universale della compatibilità tra scienza e fede ma è stato anche colui che, con molta umiltà, corresse il suo amico e collega Albert Einstein. Tre furono i principali contatti pubblici tra Lemaitre ed Einstein, nei quali il gesuita belga convertì il padre della relatività alla teoria della nascita e della continua espansione dell’universo.

Nato nel 1894 a Charleroi, la precocità per la scienza per il giovane Lemaitre fu parallela alla vocazione religiosa, tanto che all’età di 9 anni decise di diventare sacerdote. Seguì comunque il consiglio dei genitori e si formò nei collegi dei gesuiti. Nel 1922 pubblicò una tesi sulla fisica di Einstein che lo portò all’Università di Cambridge in qualità di ricercatore in astronomia. Quasi in parallelo venne ordinato sacerdote, nel settembre 1923, all’età di 29 anni. Iniziò a collaborare con il celebre astrofisico Arthur Eddington e, nel 1927, Lemaître anticipò (sugli Annales de la société scientifique de Bruxelles) quella che oggi conosciuta come legge di Hubble, che riguarda la velocità con cui le galassie si separano (recessione delle nebulose).

Arriviamo al primo incontro tra Lemaitre ed Einstein. E’ il 1927 e tutti i più importanti fisici si incontrano alla famosa conferenza di Solvay a Bruxelles. I due si parlarono a lungo ma il fisico tedesco, pur confermando la correttezza delle equazioni di Lemaitre sulla relatività generale, si pronunciò scetticamente sull’idea di un universo in espansione, dicendogli: «I tuoi calcoli sono corretti, ma la tua comprensione della fisica è abominevole». Era troppo affezionato ad un modello di universo eterno e statico. Il gesuita incassò la critica, fino al 1929 quando Hubble pubblicò un’opera che presentava maggiore evidenza dell’espansione dell’universo, contraddicendo la teoria allora comunemente accettata. Nel 1931 il gesuita belga rispose alle obiezioni in un documento su Nature: «L’inizio del mondo», concluse, «è avvenuto poco prima dell’inizio dello spazio e del tempo». Fu la prima formulazione esplicita della teoria dell'”atomo primordiale”, che trovò sempre più conferme e venne accettata dalla maggior parte degli scienziati. Alcuni rimasero contrari: i sovietici, in particolare, considerarono questa “cosmologia relativistica” una teologia camuffata, troppo alleata della religione una riedizione della «vecchia teoria clericale dell’universo che si muove in una sola direzione (dall’inizio alla fine)». Anche l’astronomo inglese Fred Hoyle manifestò contrarietà e definì in modo dispregiativo, “Big Bang”, la teoria del sacerdote belga.

Lemaitre divenne una celebrità e durante una delle sue tante conferenze, in California, andò ad ascoltarlo l’amico Einstein. Siamo nel 1932 a Pasadena, è il secondo incontro tra i due. Passeggiarono per ore, chiacchierando di fisica e dell’ascesa di Adolf Hitler. Einstein ammise per la prima volta l’espansione dell’Universo, non digerendo ancora l’ipotesi dell’atomo primitivo, sospettando che il prete belga non fosse scientificamente obiettivo. Il fisico tedesco infatti giudicò questa ipotesi «ispirata dal dogma cristiano della creazione e ingiustificata sul piano della fisica». Al punto di dire, all’amico e collega, la famosa frase: «Questa faccenda somiglia troppo alla Genesi, si vede bene che siete un prete».

Il terzo ed ultimo incontro tra Einstein e Lemaitre avvenne l’anno successivo, il 1933. Terminata l’esposizione di Lemaitre all’Osservatorio del monte Wilson in California, Einstein si alzò e, applaudendo, disse: «Questa è la più bella e soddisfacente spiegazione della creazione che abbia mai sentito». In realtà vi saranno altri contatti tra i due scienziati, legati però a drammatici fatti storici: con l’ascesa del nazismo, Einstein rinuncia alla cittadinanza tedesca e Lemaitre, per aiutarlo, organizza a Bruxelles una serie di conferenze scientifiche animate dal padre della relatività. A sua volta, Einstein ricambierà stima umana e scientifica, sostenendo la candidatura del sacerdote belga all’importante premio Franqui, conferito effettivamente a Lemaître nel 1934 (F. Agnoli, Filosofia, religione e politica in Albert Eintein, ESD 2015, p. 35).

Lemaitre ottenne diversi incarichi presso la Pontificia Accademia delle Scienze, divenendo consulente personale di Papa Pio XII (che espresse “simpatia” per l’idea dell’Universo dinamico e del Big Bang il 22/11/1951) e fu presidente della stessa nel 1960. Morì nel 1966, all’età di 71 anni, due anni dopo la notizia della scoperta della radiazione cosmica di fondo, l’ultima decisiva prova della correttezza della sua teoria astronomica. «Il credente», scrisse, «ha forse il vantaggio di sapere che l’enigma ha una soluzione, che la scrittura soggiacente è, tutto considerato, l’opera di un essere intelligente, che il problema della natura può essere risolto e che la sua difficoltà è senza dubbio proporzionata alla capacità presente o futura dell’umanità. Tutto ciò non gli darà forse delle nuove risorse nella sua ricerca, ma contribuirà a mantenerlo in un sano ottimismo, senza il quale non si può conservare a lungo un forte impegno» (citato in O. Godart & M. Heller, Les relations entre la science et la foi chez Georges Lemaitre, Pontificiae Academiae Scentiarum Commentarium, vol. III, n. 21, p.21).

La redazione

Condividi su:
  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace

49 commenti a Mons. Lemaître, padre del Big Bang: cambiò la mente di Albert Einstein

« nascondi i commenti

  1. alessandro pendesini ha detto

    …..«L’inizio del mondo», concluse, «è avvenuto poco prima dell’inizio dello spazio e del tempo». Fu la prima formulazione esplicita della teoria dell’”atomo primordiale”…. Dice l’articolo

    Vorrei chiedere perché l’articolo non allude al russo Alexandre Friedmann il quale propose per primo (1922) la visione di un universo dinamico, in espansione e di origine singolare. Il belga Lemaitre, in seguito (1931), aderi a questa ipotesi, e fondo’ le basi razionali matematiche che la giustificano e che lo resero giustamente celebre.

    Vorrei inoltre sottolineare che il Big Bang non descrive un’origine dell’Universo stesso, ma l’inizio della fase di espansione. Il “tempo zero” è inaccessibile alle indagini scientifiche. I modelli “pre-Big Bang” sviluppati da allora, basati su teorie della gravità quantistica, eliminano ogni nozione di tempo zero.
    In realtà il tempo zero non ha nessun senso. Il più piccolo tempo che possiamo immaginare in fisica equivale a 10-43 secondi che viene definito tempo di Planck.

    P.S. Quando Lemaître sostiene l’idea che l’Universo si estende e che Einstein lo nega, malgrado che le sue equazioni dicessero il contrario !!!, uno di loro ha ragione, l’altro torto. Tutti i risultati di Einstein, la sua reputazione e influenza sul mondo scientifico, la sua immensa autorità non contano. Le osservazioni sono sbagliate e il dibattito è chiuso. Questo sconosciuto, questo « piccolo » prete belga ha ragione. Ed è proprio questa è la forza del pensiero razionale quindi scientifico.

    • Preghierecorte ha detto in risposta a alessandro pendesini

      Infatti come dice San Tommaso d’Aquino: “La verità é l’adeguamento dell’intelletto alla realtà”

      p.s. “Io sono la via la VERITÀ e la vita.”

    • lorenzo ha detto in risposta a alessandro pendesini

      E’ razionale chi di fronte ad un fatto accertato:
      – lo accetta anche se tale fatto, in base alle attuali conoscenze delle leggi scientifiche, non dovrebbe avvenire,
      o
      – lo rifiuta perché quel fatto non trova alcuna spiegazione scientifica e quindi non può essere avvenuto?

    • giuliano ha detto in risposta a alessandro pendesini

      Quando Lemaitre pubblicò il suo modello egli ignorava gli studi di Friedmann, quindi Lemaitre non può aver “aderito” a modellistica precedente correlata al Friedmann.
      Comunque Lemaitre è e sarà sempre un gigante, Per tutta la vita non cambiò mai il suo approccio BASE alla speculazione secondo il quale “la scienza non cambia la fede nella religione e la religione non contrasta le conclusioni ottenute dai metodi scientifici”, ne si fece mai condizionare da quintalate di più o meno velate “derisioni” e più o meno malcelate “sopportazioni” (comprese le “posizioni”, soprattutto iniziali, del suo “amico” Einstein). Inoltre questo grande scienziato mantenne sempre enorme pudore e discrezione rispetto il suo essere sacerdote e il suo fare apostolato.

      • alessandro pendesini ha detto in risposta a giuliano

        ….
        Quando Lemaitre pubblicò il suo modello egli ignorava gli studi di Friedmann, quindi Lemaitre non può aver “aderito” a modellistica precedente correlata al Friedmann…..Giuliano Dixit
        Giuliano
        Non ho mai affermato che Lemaitre sia disonesto ed abbia copiato l’idea di Fredmann facendola sua !
        Ho semplicemente affermato che questa idea del Big Bang e espansione dell’Universo l’ha avuta Fredmann qualche anno prima di Lemaitre ! Ma che, molto probabilmente, ignorava e che ne fece una teoria scientifica (matematica).
        In oltre non è la prima volta che due o più studiosi arrivano, in certe branche, alle medesime conclusioni senza che intervenga un qualsiasi plagio…Ma è capitato -e puo’ ancora succedere anche il contrario, tanto per capirci

        • giuliano ha detto in risposta a alessandro pendesini

          Se non c’è conoscenza di una ipotesi precedente non ci può essere “adesione” successiva alla medesima ipotesi.
          “Per fortuna” che abbiamo la testimonianza diretta dello stesso Einstein (sulla questione intendo… e in particolare sulla “originalità” del lavoro e della modellistica matematica portata avanti dal gesuita)… che se andiamo avanti così il grande Lemaitre diventa un banale copia-incollatore del lavoro altrui.

          • alessandro pendesini ha detto in risposta a giuliano

            Giuliano
            Il modello matematico che teorizzo il Big Bang è indiscutibilmente dovuto a Lemaitre, ma l’idea o concetto iniziale è nata da Alexander Friedmann avvenuta 5 anni prima.
            See : Jean-Pierre Luminet, « L’Invention du Big Bang », dans Jean-Pierre Luminet et Andrey Grib (éd.), Essais de cosmologie : Alexandre Friedmann et Georges Lemaître, Paris, Le Seuil, coll. « Sources du savoir », 1997 (ISBN 2-02-023284-7, OCLC 38723848, notice BnFno FRBNF36698362)

            • giuliano ha detto in risposta a alessandro pendesini

              E’ irrilevante che parte del modello in qualche modo sia “nato” 4 anni, 4 mesi, 3 giorni e 2 secondi prima da parte di Friedmann. LA questione fondamentale è che la speculazione di Lemaitre si sviluppò AUTONOMAMENTE e maturò in modo altrettanto autonomo e, peraltro, in modo sempre indipendente si interfacciò successivamente col lavoro di altri (ad es. Einstein) e portò ai frutti che sappiamo. In definitiva NON ci fu ALCUNA “adesione” (come ha ventilato lei…) a un qualcosa che si stava sviluppando “prima” perchè la speculazione del “prima” si fermò mentre quella di Lemaitre (nata AUTONOMAMENTE…) continuò, dando i frutti che ormai nessuno tenta più di negare o banalizzare.

              • alessandro pendesini ha detto in risposta a giuliano

                …E’ irrilevante che parte del modello in qualche modo sia “nato” 4 anni, 4 mesi, 3 giorni e 2 secondi prima da parte di Friedmann. LA questione fondamentale è che la speculazione di Lemaitre si sviluppò AUTONOMAMENTE e maturò in modo altrettanto autonomo e, peraltro, in modo sempre indipendente……
                Giuliano :
                E CHI AFFERMA IL CONTRARIO ???
                Quindi:
                Da cio’ che risulta da documenti appartenenti a Friedmann datati nel 1922, e che Jean-Pierre Luminet ha potuto leggere e fotocopiare (vedi sotto) risulta che A.Friedmann ha introdotto l’idea di un Universo in espansione nel 1922. -Lemaître è arrivato alla medesima conclusione ; e pubblico’ la sua teoria nel 1927, quindi 5 anni dopo l’idea di Friedmann !
                See : Jean-Pierre Luminet, « L’Invention du Big Bang », dans Jean-Pierre Luminet et Andrey Grib (éd.), Essais de cosmologie : Alexandre Friedmann et Georges Lemaître, Paris, Le Seuil, coll. « Sources du savoir », 1997 (ISBN 2-02-023284-7, OCLC 38723848, notice BnFno FRBNF36698362)

                A.Friedmann en 1922 a introduit l’idée d’un univers en expansion qui contenait de la matière en mouvement; L’ astronome belge Georges Lemaître arrivera plus tard à la même conclusion indépendante en 1927 (Fonti Wikipedia )…
                O K ?

                • giuliano ha detto in risposta a alessandro pendesini

                  ***Il belga Lemaitre, in seguito (1931), aderi a questa ipotesi, e fondo’ le basi razionali matematiche che la giustificano e che lo resero giustamente celebre***

                  Questo lo ha scritto lei… Lemaitre non poteva “aderire” ad una idea di un altro studioso perchè la stessa idea, anche se successivamente, ebbe a svilupparla in piena autonomia. Solo a sviluppo acquisito venne a conoscenza del lavoro di Friedmann (dallo stesso Einstein pare…).

    • lorenzo ha detto in risposta a alessandro pendesini

      Ti ripeto la domanda in modo più chiaro e diretto:
      se una commissione di esperti del campo dichiara, dopo aver accertato che quel fatto sia realmente avvenuto, che quanto successo non ha alcuna spiegazione scientifica, ritieni che detta commissione si sia comportata in modo razionale oppure no?

      • alessandro pendesini ha detto in risposta a lorenzo

        Lorenzo:
        Il concetto generale del Big Bang, cioè che l’Universo è in espansione ed è stato più denso in passato, deve più che probabilmente essere attribuito al russo Alexander Friedmann, che lo propose nel 1922, cinque anni prima di Lemaitre !
        See : Jean-Pierre Luminet, « L’Invention du Big Bang », dans Jean-Pierre Luminet et Andrey Grib (éd.), Essais de cosmologie : Alexandre Friedmann et Georges Lemaître, Paris, Le Seuil, coll. « Sources du savoir », 1997 (ISBN 2-02-023284-7, OCLC 38723848, notice BnFno FRBNF36698362)
        NB
        Jean-Pierre Luminet : Astrofisico, Direttore di ricerca al CNRS,

        • lorenzo ha detto in risposta a alessandro pendesini

          Alessandro, io non ti chiesto di chiarire a chi effettivamente va attribuita la primogenitura della teoria del Big-Bang, ma ti ho semplicemente chiesto una cosa che tocca il tema dell’articolo solo marginalmente.
          Ho semplicemente chiesto come ti comporteresti di fronte ad un fatto provato ed accertato che non ha spiegazione scientifica: se non vuoi rispondere per me va bene ugualmente.

  2. Raphael ha detto

    Da apprezzare molto di Lemaitre, oltre la sua capacità intellettiva, anche la sua grande onestà intellettuale. Non si lasciò mai condizionare dalla fede. Per lui, fede e scienza son due strade distinte ma non in contraddizione, che portano alla medesima meta.Carlo Rovelli, scienziato ateo, nel suo celebre libro “La realtà non è come ci appare”, pp. 177-178, scrive:

    Einstein – come ho raccontato – era inizialmente molto scettico
    sull’espansione dell’Universo. Era cresciuto pensando che
    l’Universo fosse immobile, e non aveva saputo vedere subito
    che non lo era. Anche i grandissimi si sbagliano, e sono preda
    delle loro idee preconcette. Lemaître incontrò Einstein e cercò
    di dissuaderlo dai suoi pregiudizi. Einstein all’inizio resistette.
    Arrivò a dirgli: “Calcoli corretti, fisica abominevole”. Più tardi
    dovette riconoscere che era Lemaître ad avere ragione. Non è
    da tutti smentire Einstein.
    La cosa si ripete: Einstein aveva introdotto la “costante cosmologica”,
    piccola ma importante modifica nelle sue equazioni,
    nella speranza (sbagliata) di rendere queste equazioni
    compatibili con un Universo statico. Quando dovette ammettere
    che l’Universo non è statico, prese in antipatia la costante
    cosmologica. Lemaître, nuovamente, cercò di fargli cambiare
    idea: la costante cosmologica non rende l’Universo statico,
    ma può benissimo esistere lo stesso, e non c’è motivo per
    cancellarla. Anche in questo caso, Lemaître aveva ragione: la
    costante cosmologica produce un’accelerazione dell’espansione
    dell’Universo e quest’accelerazione è stata di recente
    misurata. Ancora una volta, Einstein aveva torto e Lemaître
    aveva ragione.
    Quando l’idea che l’Universo era emerso da un big bang
    cominciò a diffondersi, papa Pio xii dichiarò in un discorso
    pubblico (il 22 novembre 1951) che la teoria del big bang
    confermava il racconto della Genesi.1 Lemaître accolse questa
    presa di posizione papale con grande preoccupazione e, preso
    contatto con il consigliere scientifico del Papa, si diede molto
    da fare per convincerlo a lasciar perdere e non fare più riferimento
    in pubblico a relazioni possibili fra la creazione divina
    e il big bang. Lemaître era convinto che mescolare in questo
    modo scienza e religione fosse una sciocchezza: la Bibbia non
    sa nulla di fisica e la fisica non sa nulla di Dio.2 Pio xii si fece
    convincere e non fece mai più cenno in pubblico alla cosa.
    Non è da tutti smentire il Papa.

    • extracomunitario ha detto in risposta a Raphael

      Io non so come veramente Dio creo il mondo, ma so bene che Lemaître, anche se aveva ragione di non mescolare la fede e ragione, non aveva ragione in una realtà che mescolava ideologicamente e politicamente fede e ragione. Non per caso in generale quelli che sostengono creazione del mondo in un dato momento sono ideologicamente credenti e politicamente di destra, e i loro oppositori sono al contrario. Idea di un creazione è sempre esistente, argomentata in modi diversi, sempre più moderni. Perché sembra che ha cambiato idea Einstein, e tutto è finito lì. Invece ha molto senso il suo detto ad Lemaître. Einstien era uomo di sinistra come maggioranza di intellettuali ebrei, perché Chiesa, Hitler, lager ecc, robe simili.

      • Raphael ha detto in risposta a extracomunitario

        Che significa? Non si riesce a capire proprio il senso delle frasi “anche se aveva ragione di non mescolare la fede e ragione, non aveva ragione in una realtà che mescolava ideologicamente e politicamente fede e ragione.” e “Einstien era uomo di sinistra come maggioranza di intellettuali ebrei, perché Chiesa, Hitler, lager ecc, robe simili”. Vuole forse dire che la Chiesa è nazista e il suo pensiero non può essere compatibile con Einstein, perché questo sarebbe ebreo di sinistra? Ma che razza di parametri utilizza?? Il mondo non è caratterizzato tra destra creazionista e sinistra atea darwinista!!! Ci sono anche darwiniani cristiani come anche ebrei creazionisti!!! Questi sono i classici pregiudizi pescati qua e là in una rete che pullula di esimi intellettuali da 4 cent di euro! Per favore, usciamo da questi schemi elementari e obsoleti, che hanno offuscato le coscienze per decenni! Ma questi commenti, li scrive appositamente per provocazione o proprio perché li pensa? Cordialità.

        • extracomunitario ha detto in risposta a Raphael

          Non vuole capire e diverso da non capire.

          Tu non vuoi capire perché va di moda la confusione, l’anarchia, che è anarchia dei concetti che nel mondo (in questo mondo di cazzo) c’i sono “darwiniani cristiani come anche ebrei creazionisti”, e poi c’i sono anche darwiniani ebrei come anche creazionisti cristiani e tutte le combinazioni possibili dove ognuno fa cazzi loro insieme con te che sei uscito dal buio obsoleto del Medioevo oscurantista nel sole dell’Avvenire illuminato.

          Per Forza Italia Chiesa Cattolica il sole dell’Avvenire hanno votato ebreo Freud, Marx, Einstein, Kafka? Tutti questi geni che hanno segnato profondamente i tempi moderni sono stati uomini della sinistra e odiavano il cristianesimo, e specialmente la Chiesa.

          • Raphael ha detto in risposta a extracomunitario

            Mi sforzo di capire chi non sa scrivere in italiano … Ergo non capisco cosa scrive, poiché le subordinate sono lasciate là, senza chiuderle, verbi buttati là senza soggetti e soggetti senza verbi. Scusi ma ci vuole un mago qui … Lei parla per slogan che ripete anche maluccio … Grammatica, analisi logica e analisi comparata!

        • lorenzo ha detto in risposta a Raphael

          Non preoccuparti, extra è più o meno così anche quando non ha fatto il pieno.

    • LG ha detto in risposta a Raphael

      Molto interessante! Grazie!

  3. Max ha detto

    Questa diatriba tra Friedmann e Lemaitre… varie volte, nella storia della Scienza, scoperte importanti sono state compiute da due diverse persone in maniera indipendente. Entrambi ne hanno il merito. Per restare nel campo dell’Astronomia, basti pensare al diagramma di Hertzsprung-Russell.

    Comunque Lemaitre poi’ sviluppo’ le sue teorie e ricerche senza fermarsi; per esempio come riporta l’articolo anticipo’ i risultati di Edwin Hubble (ed Hubble non ne fu particolarmente contento). Purtroppo Friedmann mori’ nel 1925, a soli 37 anni.

    Si parla spesso di Lemaitre per il Big Bang ed e’ giusto farlo; ma il pretino belga fece tante altre cose interessanti nel campo della Scienza. Provate a cercare una sua biografia in rete od in libreria.

  4. Teodora ha detto

    Buonasera a tutti. Che sacrilegio contaminare la scienza,forse l’unico dominio neutrale,con allusioni prese qua e là dal campo, soggettivo, delle ideologie politiche.. Mi permetto di citare uno fra i più sublimi e filosofici pensieri di Carl Sagan
    “Noi siamo l’incarnazione locale di un Cosmo cresciuto fino all’autocoscienza. Siamo materia di stelle che medita di stelle”.. Un abbraccio a tutti. Teodora

    • Franco ha detto in risposta a Teodora

      Buonasera! Perché parli di contaminare la scienza? Faccio anche presente che proprio Carl Sagan ha contaminato terribilmente la scienza con allusioni di stampo ateistico…

      • Teodora ha detto in risposta a Franco

        Perché si stava parlando di scienza e ad un certo punto si è parlato di ideologie politiche ed altre contaminazioni.. per esempio la scienza con la fede.. Mi permetto di prendere spunto dal libro citato da Raphael, di Carlo Rovelli,dove leggiamo che Lemaître stesso dissuase nientemeno che Papa Pio XII dal mescolare scienze e fede:”La Bibbia non sa nulla di fisica e la fisica non sa nulla di Dio”.. Ergo,non credo che Sagan possa aver “contaminato terribilmente la scienza con allusioni di stampo ateistico”.Lo scienziato,in questo caso astronomo,che sia ateo o cattolico od agnostico o induista, è un uomo, fatto della stessa materia delle stelle, che medita di stelle…

        • Franco ha detto in risposta a Teodora

          Eppure, chi legge i libri di Sagan (come me), sa bene quanto cerchi di usare la scienza per sconfinare in campo ateologico. Ed è strano che lei lo citi subito dopo il rimprovero di contaminare la scienza. Riguardo al suo rimprovero però devo dirle che non siamo su una rivista scientifica ma su un sito web che si occupa di fede e ragione, è normale e coerente parlare di scienza e fede. Non vedo nemmeno il problema di “contaminazione”: sarebbe un problema se si fosse in un laboratorio per pubblicare un esperimento, al di fuori di questo campo la scienza si relaziona normalmente e sanamente con gli altri saperi (filosofia e teologia) e si parla di dialogo, di contributo e non di contaminazione.

    • extracomunitario ha detto in risposta a Teodora

      Buonasera Teodora.
      C’i sono persone cosi sporche che non si rendano conto che sono tali perché si sentono grandi scienziati, grandi filosofi, grandi artisti.

      Quando sono da qualche parte io sporco il silenzio del cielo e della terra con il mio respiro e col battito del mio cuore – Simone Weil

  5. Teodora ha detto

    Non credo che il mio intervento nel vostro dibattito avesse la foggia del rimprovero e non era questo il mio intento..Tra l’altro, il riferimento al libro in cui Lemaître dissuade il Papa dal mescolare scienza e fede, è stato usato.da me solo come esempio per.esprimere il mio pensiero,sul suo raccontarmi della “terribile contaminazione”operata da Sagan, che lei legge di consueto. E mi stavo chiedendo, prima di tutto, come faccia, uno scienziato ateo, a contaminare la scienza col proprio ateismo.. Tutt’altra cosa, la.riflessione secolare ed importantissima, sul rapporto tra scienza e fede che, trovandosi su piani di consapevolezza completamente differenti,ed in virtù di questo, non credo si possa parlare di”contaminazione”.. Credo che,occupandosi domini differenti, possano essere anzi siano, complementari.. la mia seconda risposta credo sia scaturita dalla sua tesi secondo cui Sagan avrebbe “contaminato terribilmente lascienza con allusioni di stampo ateistico”.. Ed io ho ritenuto di risponderle con la sovracitata frase di Lemaître al Papa.. sul rapporto tra scienza e fede,credo stessimo dicendo la stessa cosa ..Io, nel parlare di “contaminazione”, mi riferivo alle ideologie politiche che snaturano il meraviglioso intento della scienza, cioè scoprire ” come funziona tutto”, per nutrire l’innato impeto conoscitivo dell’uomo e per favorire il progresso ed il benessere dell’umanita. Oddio, quant’è.difficile spiegarsi con poche e limitate parole scritte.. mi piacerebbe usare il parlato.. Ad altri livelli, io amo le “contaminazioni”.. Sono un’insegnante ed un’appassionata di due domini della conoscenza che difficilmente vengono messi in correlazione. Mi occupo di progetti dove l’Arte e la Scienza si rincorrono e si fondono..Insieme ai miei alunni (6 anni i più grandi..) osservo ed “investigo” le strutture del macrocosmo e del microcosmo, e in un secondo momento , ne catturiamo le meraviglie imbrigliandole sulle tele, con ogni mezzo creativo. Dalle galassie alle strutture profonde della natura e viceversa.. mi piacerebbe mostrarvi quello che riescono a fare e cogliere i bambini.. tra le opere realizzate, Franco, ce n’è una dove, con i.gessi colorati, abbiamo rappresentato un rosario che s’intreccia fino a trasfigurarsi nella doppia elica dell’acido nucleico che poi si.sfuma fino alle stelle..

    • Franco ha detto in risposta a Teodora

      Teodora grazie molte per questo commento, credo infatti che non avevo inteso il suo commento fin dal principio e credo come lei che sia difficile esprimersi in poche righe su temi così alti. Apprezzo molto i progetti che racconta con i suoi alunni! Complimenti!

      • Teodora ha detto in risposta a Franco

        Errata corrige.. intendevo scrivere Agro Pontino.. Allora,se siete del posto, posso prenotare anche per voi la partecipazione.. Sarebbe bellissimo!

  6. Franco ha detto

    Teodora grazie molte per questo commento, credo infatti che non avevo inteso il suo commento fin dal principio e credo come lei che sia difficile esprimersi in poche righe su temi così alti. Apprezzo molto i progetti che racconta con i suoi alunni! Complimenti!

    • Teodora ha detto in risposta a Franco

      Buongiorno! Grazie Franco.. mi dispiace veramente, non poter pubblicare, oltre alla parole, anche le immagini.. A proposito di stelle e di Universo, il 27 luglio, in occasione dell’eclissi lunare, sono state pianificate ed organizzate in tutti gli osservatori d’Italia, serate astronomiche! In Particolare, per chi fosse del posto, presso le cantine Ganci, zona.dell’ageo pontino, si terrà un bellissimo convegno, con il coinvolgimento anche di un pubblico di appassionati non vedenti, seguito da un suggestivo pic-nic lunare in attesa della lunga eclissi.. Scusate se ho usato in maniera impropria questa piattaforma ma non saprei in quale altro modo condividere l’evento con voi. E l’argomento è attinente al nostro dibattito. Infatti,a proposito di rapporto fra scienza e fede, credo che non ci sia niente, più della volta celeste, che possa indurre alla più profonda delle riflessioni umane.. Un abbraccio forte a tutti

  7. extracomunitario ha detto

    Noi non siamo robot, grazia a Dio siamo esseri umani, e la nostra fondazione è emozioni, sentimenti, e intelletto si costruisce soltanto dopo e sopra di loro. Con altre parola a nostra sapienza è interessata, è soggettiva, non esiste una sapienza ed un intelletto oggettivo, soltanto i robot hanno un tale virtù di essere campati per aria. Anche la matematica che è la scienza più obbiettiva, o più neutrale come dice Teodora, è interessata, è infine soggettiva quando sceglie i assiomi. In certo senso anche la matematica è una fede, è costretto a scegliere facendo una decisione emozionale. Questa idea è intravista in una certa maniera in mezzo al solito trambusto delle discussioni senza capo e senza coda nella tema del teorema di Dio di Godel.

    “La Bibbia non sa nulla di fisica e la fisica non sa nulla di Dio” perché Lemaître, Enstein, Papa Pio XII non sa nulla di Dio – ha detto extracomunitario dopo che ha bevuto una bottiglia di vino italiano, ha visto un cartone animato americano, e ha fatto un discorso internetiano.

    • extracomunitario ha detto in risposta a extracomunitario

      Che la matematica è costretta a scegliere per fede, volevo dire: la scelta di assiomi. La teorema di Godel cerca di illuminare questo nodo gordiano.

    • Teodora ha detto in risposta a extracomunitario

      Buongiorno extracomunitario,ha ragione quando dice che la scienza è soggettiva.. credo intendesse dire che , essendo fatta dall’uomo, partendo, dall’uomo, che l’ha fatta nascere nel momento in cui ha iniziato ad investigare sulla natura e sul cosmo senza l’ausilio dei miti, e con strumenti tecnologici (Galileo ed il suo “prototelescopio”)non può che essere “soggettiva”.. E già qui si potrebbe aprire un interessante ed ampia discussione epistemologica sui processi conoscitivi e su ciò che esiste indipendentemente dal nostro atto indagativo, cioè se veramente ci sia una realtà avulsa dal nostro atto speculativo su di essa.. ma, oddio, è tanto difficile! E costituisce proprio una branca della filosofia.. Naturalmente, è vero che, nessun atto conoscitivo, o asserzione, di qualsiasi natura esso sia, può essere totalmente oggettivo. Anzi, non può proprio esserlo!Come ho già scritto, non mi linciate se lo riscrivo, noi “siamo materia di stelle che medita di stelle”! E la scienza, per quanto soggettiva nell’esplicarsi da parte dell’uomo, è sempre, da un punto.di vista filosofico ed epistemologico, territorio neutrale.. baci

      • extracomunitario ha detto in risposta a Teodora

        baci?, ma quanto soffrono questi extracomunitari, vestiti gratis da Caritas, bottiglie di vini italiani, adesso anche baci dalle imperatrici di Bisanzio, quanti sofferenze ragazzi!

        Non bisogna complicare la situazione con filosofie, epistemologie, speculazioni e robe simili. E’ semplice, la scienza è più neutrale, molto di più neutrale dell’arte per esempio (detto questo come luogo comune, perché secondo Flaubert arte è alquanto obbiettivo quanto la scienza). A parte le diverse interpretazioni, in questo caso è vero il luogo comune: l’arte è una disciplina basata principalmente sui sentimenti, mentre la scienza principalmente sulla logica, sull’intelletto, o è più neutrale, secondo uso tuo del termine. Come ha detto giustamente Voltaire maggioranza delle malintesi vengano perché le persone non si mettono d’accordo per il significato dei termini prima di discutere. Con altre parole cercano di fare matematica senza scegliere prima i assiomi.

        Come ho detto nel commento sopra anche la scienza o la matematica o la logica o l’intelletto non sono completamente oggettivi o neutrali, perché infine dei conti anche loro hanno per fondamenta l’emozione, il soggettivo, sentimenti, oppure l’amore nel senso biblico (non nel senso baci! ahahahah). Con altre parole la fondazione di tutto è l’amore, questo è uno dei messaggi principali di Gesù che, come figlio di Dio, testimoniava Dio e la sua Creazione, su che fondazione si basava la Creazione.

        Anche noi siamo figli di Dio, come è anche Lemaître, Enstein, Papa Pio XII, Godel e Sagan, ma diversamente da Gesù abbiamo tutti, compresso la lista, il peccato originale, che nel contesto del nostro discorso vuol dire che le nostre emozioni (uguale le emozioni della lista di grandi uomini) sono distorte, danno un visione distorta della realtà o della verità, e per conseguenza diretta il conflitto tra diverse distorture della verità. Questo conflitto si può ridurre simbolicamente (purtroppo non solo) come conflitto tra ateisti e teisti, sul piano politico rispettivamente tra destra e sinistra ecc. ecc in ogni campo di attività umana. Tempo fa questo le posizioni di questo conflitto erano più decisi e più chiari, oggi, per legge di entropia e certi ragioni provvidenziali, sono più confusi, simo entrati nel regno dell’anarchia, nel senso positivo e negativo del termine, dipende dal caso. Con altro parole va di moda di confondere le idee, i confini, con speranza che in questo modo si evitano i conflitti, causa anche la triste esperienza dei sistemi conflittuali fascisti, nazisti e comunisti dove si pretendeva la chiarezza delle idee e delle posizioni. Sciavi dell’esperienze del passato.

        Per questa ragione, di un triste passato ideologico, oggi si odiano le ideologie e tutti seguono la moda di non aver nessuna ideologia, senza rendersi conto che questa e una ideologia a se stante, e forse più sporca delle ideologie. Perché un ideologia deve essere sbagliata grazie a sua essere in se stessa un ideologia? Ideologia ha un significato di origine nobile, vuol dire logica di idee. Dobbiamo glorificare illogica delle idee? Cosa infatti sta succedendo con conseguenze nefaste.

        • Teodora ha detto in risposta a extracomunitario

          Non credevo che un’affettiva manifestazione di saluto dall’imperatrice di Bisanzio,nello specifico moglie di Giustiniano, come lei mi ha ribattezzata, potesse in tal modo oltraggiarla. In tal caso me ne scuso! Devo dirle anche che sono orgogliosa del nome che il mio papà, appassionato di cultura greca, mi ha dato. Ovviamente saprà anche che l’etimologia del nome è molto bella. In greco antico, Teodora significa “dono di Dio”. Tornando alle “ideologie”, ha ragione sul significato nobile e non ho mai asserito la negatività dell’ideologia in quanto tale. Credo non abbia colto fino in fondo il senso del mio discorso ma penso sia normale, in tali ambiti. A parte il fatto che ognuno di noi è libero di utilizzare concetti filosofici ed epistemologici se servono lo scopo di esprimere al meglio il proprio pensiero, su tematiche di per sé recanti profonde implicazioni (proprio filosofiche!)e non vuol dire per forza “complicare il discorso”. Tra l’altro, potrei dirle che lei ha fatto lo stesso , attingendo ad altre “complicazioni” e riflessioni, seppur legittime ed interessanti! Non ho trovato interessante invece, anzi, poco gradevole, il suo modo rivolgersi a me, a seguito del mio affettuoso saluto che voleva essere solo il meno impersonale possibile. “Vai a dare le perle ai porci”, come recita un detto popolare nostrano che poi è diventata una metafora.. Per quanto riguarda il rapporto tra Arte e Scienza, e i due emisferi cerebrali cui sottendono, l’uno alla sfera razionale e del pensiero logico-deduttivo, e l’altra a quella irrazionale e più profonda, di sicuro saprà che nel nostro cervello, dialogano e possono dialogare, in maniera sublime.. E proprio a livello della fisiologia. Lo dimostrano le neuroscienze. Comunque le chiedo scusa se, essendo un binomio ed una dimensione di cui mi occupo sia nella mia professione che nel privato,ed essendo anche il motivo conduttore del mio attuale percorso esistenziale, preferisco non “contaminarlo” o svilirlo con malintendimenti od intendimenti parziali e quindi riduttivi. Tornando all’etimologia delle parole, di cui sono un’appassionata, saprà, se si è imbattuto negli studi classici, che anche “ideologia” come quasi tutte le parole della lingua italiana, ha una matrice greca. Infatti scaturisce da “èidolon” che significa “figura, immagine riflessa, fantasma) e “logos” che significa “principio ordinatore, discorso”. Anche qui potrebbe aprirsi un interessante finestra sul “significante e significato”. Affascinante, il percorso che ha condotto l’uomo , partendo dal significato di eidolon, alla parola ed al concetto di”idea” Il sognificato di “ideologia” quindi , credo sia “discorso sulle idee”. Ha ragione quando parla dell’Amore, come motore e fine di tutto.. Mi congedo da voi, a malincuore, con l’etimologia del nome che abbiamo dato all’alterita’: Dio. Proviene dalla parola sanscrita “Dyaus”,che significa “cielo, aria luminosa”.. Pensate alla parola latina per indicare il giorno, “dies”, poi “Zeus”, “Zoroastro”,”Jehoshua”,parola ebraica, “Giove”.. E non è un caso, che l’apostolo Giovanni, scelto per diventare figlio di Maria a seguito della morte di Gesù, si chiamasse così. Il suo nome infatti contiene la stessa radice semantica di “Dyaus”. Dio.. aria luminosa.. Saluto tutti con i baci, tranne Extracomunitario naturalmente, che saluto con un ciao!

          • Teodora ha detto in risposta a Teodora

            “Sognificato”, lapsus freudiano. Scusate..

          • extracomunitario ha detto in risposta a Teodora

            Io non sono oltraggiato da te, anzi al contrario, ho capito tutto, anche che tipo sei. Soltanto non ho capito che non hai molto sviluppato il senso del humour. Volevo soltanto scherzare ed ho andato oltre. La frittata adesso è fatta, e non posso far niente soltanto chiedere scusa.

  8. Max ha detto

    Un paio di interessanti video su Lemaitre, spiegati da bravi scienziati:

    https://www.youtube.com/watch?v=wyW6b2UspOE&frags=pl%2Cwn

    https://www.youtube.com/watch?v=RL6ndOAOEeE&t=159s&frags=pl%2Cwn

    in Inglese, sorry.

    • Teodora ha detto in risposta a Max

      Grazie Max. Sto cerando d’imparare l’inglese e quando ho un po’ di tempo a disposizione, sono solita andare su youtube e cercare video che trattano di questi temi, astronomia e cosmologia,proprio in inglese. Costituisce un impedimento grave, l’ignoranza di una lingua, soprattutto questa. Spero di riuscire a godermi i video appena posso. Magari con il supporto del dizionario..

      • Max ha detto in risposta a Teodora

        Prego. Faccio lo stesso “mestiere” di Monsignor Lemaitre, per me e’ un po’ un modello. Mi fa dunque piacere che lo si voglia conoscere di piu’.

        Mi riterro’ soddisfatto se, alla fine della mia carriera, avro’ ottenuto 1/10 delle scoperte e dei risultati cui egli arrivo’.

        • Teodora ha detto in risposta a Max

          Che meraviglia, Max! È un astrofisico?? E da quanto tempo? posso sapere la sede in cui fa ricerca? Se non sono troppo indiscreta..

« nascondi i commenti