di Dan.Bo.
A poco più di un mese dal voto si consuma ufficialmente lo strappo all’interno del Movimento 5 stelle di Perugia. Con qualche giorno di ritardo rispetto a quanto preventivato infatti, sabato mattina la capogruppo del Movimento Cristina Rosetti insieme al consigliere comunale Stefano Giaffreda terrà una conferenza stampa alla sala della Vaccara di Palazzo dei Priori dove, a meno di sorprese, sarà annunciata la corsa in solitaria di Rosetti, accompagnata da alcuni militanti del Movimento della prima ora (simbolo e nome della lista sono ancora da svelare).
IL SILURAMENTO DI ROSETTI E L’OPACITÀ DI ROUSSEAU
Domande e risposte «Il capo politico del M5S tace. Il silenzio di Di Maio – scrivono Rosetti e Giaffreda – merita una risposta». Nei giorni scorsi infatti, dopo la mancata certificazione della lista presentata da Rosetti (il via libera, da parte del misterioso «staff» della piattaforma Rousseau è stato dato a quella di Francesca Tizi), è stata inviata una email al vicepremier con cui si chiedeva una spiegazione politica della decisione. Nessuno credeva che quella risposta sarebbe mai arrivata (vedi quanto successo a Spoleto nel 2018), ma la richiesta rappresentava un passaggio politicamente obbligato prima di ufficializzare lo strappo.
Scontro sulla sicurezza La frattura tra Rosetti e Tizi (con la quale si è schierato l’altro consigliere comunale M5s, Michele Pietrelli) si è approfondita anche sul piano programmatico. Basti pensare a quanto successo questa settimana quando Tizi, a marzo 2018 candidata all’uninominale della Camera, dopo una morte per sospetta overdose ha chiesto l’invio dell’Esercito lungo le strade «più difficili» di Perugia, mentre Rosetti ha parlato di una «banalizzazione».
In nove? Con la più che probabile lista Rosetti i candidati sindaco potrebbero raggiungere la cifra record di nove: in pista ci sono, oltre all’uscente Andrea Romizi (domenica saranno ufficializzati i nomi della Lega) e alla pentastellata Tizi, Giuliano Giubilei per il centrosinistra, Katia Bellillo per la sinistra, Marco Mandarini con due civiche, Antonio Rubecco di Casapound (non chiare, sempre per rimanere all’estrema destra, le intenzioni di Forza nuova) e Carmine Camicia con Perugia nel cuore. Ancora da annunciare invece il nome di Coscienza verde.
Twitter @DanieleBovi