“Ho firmato la proposta di legge per l’abolizione dell’ergastolo, sul tema della funzione rieducativa della pena. Lo stipendio di parlamentare è di 12.439,65 €, indennità e rimborsi compresi”

Intervista a Federico Conte

"Io credo che dobbiamo fare del nostro patrimonio naturale, un fattore produttivo, costruendo una economia dell'accoglienza, del turismo, della tradizione, della tutela ambientale, della natura, della risorsa mare".

Politica
Cilento mercoledì 26 settembre 2018
di Bartolo Scandizzo
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Federico Conte © Unico

Gentile Onorevole,

a cinque mesi dalla sua elezione al Parlamento, ci fa piacere dare l’opportunità ai nostri elettori di conoscere le iniziative legislative e come ha organizzato i suoi rapporti con il territorio dell’area compresa nel perimetro del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, zona di cui ci occupiamo settimanalmente.

Intanto, ci dica come è cambiata la sua vita, sia relativamente al lavoro sia alla sua organizzazione familiare, con colleghi di lavoro, amici e parenti: se e come si sono modificati i rapporti?

Sono molto concentrato sulla politica ma continuo a fare l’avvocato, mio primo amore. Il tempo a disposizione è poco ma non mollo. La vita privata, è inutile nasconderlo, ne paga le conseguenze.

Quali sono i suoi principali obiettivi politici? In quale commissione parlamentare opera e quali proposte di legge ha sottoscritto come singolo parlamentare o in concerto con altri colleghi?

Rilanciare la questione meridionale: il rilancio socio-economico del Sud passa per un piano straordinario di investimenti per infrastrutture materiali e immateriali, ad alto moltiplicatore, che generi nuovo lavoro; il superamento del regionalismo malato, con una proposta di nuovo assetto territoriale; un grande piano per l’economia circolare, che trasformi l’ambiente in un fattore di produzione economica. A quest’ultimo proposito, sto lavorando a una proposta di legge di riforma della normativa dei parchi, per proporre la trasformazione dei parchi dell’appennino meridionale di zone economiche speciali.

Sono un avvocato penalista e per questo sono stato assegnato alla II^ Commissione permanente Giustizia. Conosco bene i problemi del sistema giustizia. Ho firmatario la proposta di leggeper l’abolizione dell’ergastolo, sul tema della funzione rieducativa della pena, e del riconoscimento dello status di Pubblico ufficiale al personale sanitario in servizio, in modo da tutelarlo meglio da aggressioni e pestaggi. Mi sto occupando dei problemi del personale amministrativo, che vive disagi e forme intollerabili di precariato. Insieme a professori e avvocati salernitani sto mettendo appunto alcune proposte per la semplificazione del processo penale, per ridurne i tempi di celebrazione.

Chi sono i suoi compagni di “banco” in assemblea plenaria e da dove provengono?

Liberi e uguali è un piccolo gruppo parlamentare. Siamo solo in 14 e sediamo vicini alla sinistra dell’emiciclo. Accanto a me ho la collega napoletana Rostan, poi ci sono Roberto Speranza, la collega molisana Giusy Occhionero e Pierluigi Bersani.

Chi sono i suoi collaboratori e con quali criteri li ha scelti?

Ho un collaboratore parlamentare, Antonio Menna, che mi coadiuva sul lavoro di Aula e Commissione e sulla gestione della comunicazione, essendo anche un giornalista professionista. Ho scelto una persona esperta che lavorava già da dieci anni con altri deputati e che ho selezionato tra i curricula che mi sono arrivati dopo l’elezione.

Torna regolarmente nel collegio in cui è stato eletto e dove ha posto la sua segreteria?

Torno sempre, considero il lavoro territoriale e nel collegio la parte più importante del mio impegno politico. Ho una segreteria a Salerno e mi muovo costantemente in tutta la provincia.

Con quali sindaci del territorio ha rapporti e che tipo di richieste le sono pervenute?

Non ho alcuna preclusione, parlo con tutti i sindaci, di ogni colore politico. Discutiamo di destino territoriale, di scelte. Ho lavorato sulla questione ambientale, sul distretto dei rifiuti tra Eboli e Battipaglia, mi sono attivato sulla vicenda della strada Cilentana, del suo passaggio sotto la competenza Anas, quindi statale, e altro ancora.

Finora quanti suoi elettori o simpatizzanti ha incontrato in modo individuale?

Tanti. Incontro continuamente persone, sia in modo individuale presso la mia segreteria, che in dibattiti pubblici, al bar, in pizzeria, ovunque.

A quanto ammonta la retribuzione di un parlamentare? Lei suddivide le risorse mensilmente?

La retribuzione del deputato si compone di tre voci: indennità, diaria e rimborsi. L'indennità ha un importo netto, corrisposto per 12 mensilità, pari a 5.246,54 euro, a cui devono poi essere sottratte le addizionali regionali e comunali,la cui misura varia in relazione al domicilio fiscale del deputato, oltre alla detrazione di una quota fissa per chi ha altre fonti di reddito come nel mio caso. La diaria viene riconosciuta a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma, ed è pari a 3.503,11 euro. Tale somma viene decurtata di 206,58 euro per ogni giorno di assenza del deputato dalle sedute con una ulteriore decurtazione fino a 500 euro mensili in relazione alla percentuale di assenze dalle sedute delle Giunte, delle Commissioni permanenti e speciali. Il rimborso delle spese per l'esercizio del mandato è pari a 3.690 per sedi politiche, collaboratori o altre spese, con riscontri documentali.

Quali sono state le iniziative pubbliche a cui ha preso parte e dalle quali ha preso ispirazione per elaborare il suo lavoro parlamentare?

Ho partecipato a molti dibattitti e incontri sui temi trattati in questi primi mesi di legislatura, su temi territoriali, è una attività continua che mi porta in giro per la provincia e oltre. Quest’estate, ad esempio, sono stato più volte in Cilento a discutere con amministratori ed esperti delle risorse del territorio come fattore produttivo, all’idea di costruire un’economia dell’accoglienza, dell’agricoltura di pregio, del turismo, correlando la tutela ambientale, la promozione territoriale con strumenti di natura fiscale che possono attrarre capitali, investimenti e invertire la rotta dello spopolamento.

Come giudica l’operato dell’attuale Governo in merito alle problematiche del nostro territorio come l’ambiente, il turismo, l’agricoltura, l’occupazione giovanile …

I primi cento giorni del governo non hanno portato alcun risultato concreto. L’esecutivo sembra immobilizzato dalle contraddizioni generate dalle loro differenti ispirazioni politiche e programmatiche. Il contratto tra Lega e M5S si sta rivelando un compromesso al ribasso, tenuto in vita dal potere. Sono in divisisu temi decisivi: programmaeconomico (flat tax e reddito di cittadinanza), , migranti, cooperazione internazionale, libertà individuali. Nessuno può dire che faranno e quanto dureranno. E non ingannino i sondaggi sulla popolarità di Salvini, gli italiani cambiano presto idea: ne sa qualcosa Renzi.

Come ha vissuto le iniziative del Governo in merito alle emergenze nazionali (ILVA, Ponte Morandi, Migranti, Vaccini, Decreto dignità …) di questi primi mesi?

La maggioranza ha uno schema propagandistico che adotta sistematicamente. Con un fatto di cronaca eclatante, sulle prime va alla pancia delle persone, dà sfogo alla loro esasperazione, prospetta con tweet, titoli e post soluzioni apocalittiche. Vediamo il caso Autostrade, con la revoca subito annunciata. Progressivamente, però, la maggioranza arretra, non fa quello che ha annunciato, e senza individuare nessuna prospettiva concreta, lascia la questione in galleggiamento. Non assume decisioni ma fa sembrare di sì. Si chiama populismo: Non conta quello che fai, ma quello che dici. L’annuncio, lo slogan che si sostituisce all’azione.

Cosa avrebbe inserito nel contratto di governo se avesse potuto?

Nel contratto di governo manca del tutto il Sud, al quale sono dedicate sei misere righe. C’è un Ministro ma non c’è un programma, non c’è un impegno, non c’è una idea né un progetto per il Mezzogiorno, dove invece esiste una questione chiave per il destino dell’Italia e di tutto il bacino del Mediterraneo.

Nella nostra realtà sono situati 80 comuni che comprendono oltre 130 borghi. La stragrande maggioranza di essi è colpito dal fenomeno dell’inesorabile decremento demografico. Quali iniziative intende intraprendere per invertire la tendenza?

Io credo che dobbiamo fare del nostro patrimonio naturale, un fattore produttivo, costruendo una economia dell'accoglienza, del turismo, della tradizione, della tutela ambientale, della natura, della risorsa mare. La mia proposta è costruire una zona economica speciale per i parchi meridionali: niente tasse a chi investe, a chi è già qui e fa impresa, a chi arriva e porta capitali. Pensione senza trattenuta agli anziani che restano e a quelli che vengono. Niente fisco nazionale e locale, niente costi contributivi. Mille ragazzi cilentani al lavoro per l'ambiente: sentinelle e promotori. Penso all’unione de parchi nazionali e regionali dell’Appennino meridionale per costituire il mio grande bioparco del mondo, su cui concentrare investimenti in ricerca e sviluppo sulle biodiversità, con una sede universitaria autonoma.

L’Ente PNCVDA ha competenze diffuse su di una delle più grandi “regioni” verdi d’Europa. Quali contatti ha avuto, o pensa di avere, con il presidente, Tommaso Pellegrino, il Presente della Comunità del Parco, Salvatore Iannuzzi, e i componenti del Direttivo al fine di concordare azioni in favore delle aree comprese nel perimetro del parco?

Ho ottimi rapporti personali e sono a disposizione per sinergie e lavoro comune. Anzi, ritengo indispensabile costruire reti istituzionali, anche oltre i colori e le appartenenze, per una complessiva mobilitazione. Ci vuole il lavoro di tutti. E ci vuole coraggio. Io, da parlamentare e sul territorio, sono pronto.

Invii un saluto ai suoi elettori ed ai cittadini che vivono nell’area del PNCVDA

Il mio saluto si accompagna a un incoraggiamento e a una speranza. Abbiamo la fortuna di vivere in una terra straordinaria, trasformiamo la sua bellezza in un’opportunità. Sta anche a noi, mettiamoci al lavoro.

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