Lega e Movimento Cinque Stelle hanno trovato l'accordo sulle modifiche al decreto fiscale.

Dal testo saranno cancellati lo scudo fiscale e il condono penale per i rientri di capitale dall'estero. Il rapporto deficit-pil, invece, rimane al 2,4%.

La conferma arriva dai diretti interessati, Luigi Di Maio, Matteo Salvini e Giuseppe Conte, al termine del Consiglio dei ministri convocato a Palazzo Chigi per risolvere il "caso della manina".

SALVINI - "Finalmente si chiudono due o tre giorni surreali. Chiudiamo questa settimana con serenità, fiducia, compattezza con l'impegno - ha detto Matteo Salvini - . Qui ci sono tre uomini di parola che in sede di conversione di decreto troverà spazio il saldo e stralcio fiscale delle cartelle di Equitalia. Ribadisco che riguarda solo persone che hanno fatto la dichiarazione dei redditi e sono in difficoltà. Europa? Non vogliamo uscire dall'euro".

DI MAIO - "Con la modifica del decreto legge fiscale nasce uno Stato amico che finalmente si sostituirà con uno Stato nemico, che ha distrutto la vita di cittadini e imprenditori - ha invece sottolineato Luigi di Maio - . Riguardo l'Europa non c'è nessuna volontà di lasciare. I prossimi 6-7 mesi sono importanti perché arriveranno dalle istanze di cambiamento. Riconosciamo le istituzioni europee e ci sederemo al tavolo per discutere le istanze di questa manovra".

CONTE - Il premier Giuseppe Conte ha invece spiegato come "da una previsione di deficit dello 0,8% ci trovavamo già all'1,2%. Sembra che siamo balzati al 2,4% con una manovra arrischiata, ma la verità è che puntiamo sugli investimenti. In questo momento la cosa più importante è spiegare come e perché è stata impostata questa manovra. Stiamo varando i piani di riforma strutturali più importanti della storia italiana".

LE SCHERMAGLIE - Nella mattinata di oggi c'era stato un continuato botta e risposta tra il leader del Movimento 5 Stelle e Matteo Salvini.

"Conte ha la mia stima e ha sempre ragione, l'unica cosa è che stavolta chiederò che quando lui leggerà il decreto e Di Maio prenderà nota, una copia la voglio anche io. Altrimenti poi non vorrei che si ricominciasse da capo. È un fraintendimento, un misunderstanding", aveva dichiarato il segretario del Carroccio nel suo intervento al forum della Coldiretti a Cernobbio (Como).

Una "frecciatina" a cui il vicepremier pentastellato ha replicato a stretto giro: "Oggi c'è un Consiglio dei ministri chiariremo la questione del condono e della pace fiscale, daremo due copie a Salvini così non si sbaglia, anche perché la smettesse con questa storia della panna montata, non la buttasse in caciara".

(Unioneonline/F-M)
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