C’era una volta Pontida e il popolo della Padania.

Oggi, invece, ci sono un terzo degli elettori italiani, secondo alcuni sondaggi, la Lega di Matteo Salvini è un partito nazionale, diffuso dalle Isole al Trentino Alto Adige, che intercetta il più alto numero di cittadini tra le varie forze politiche in campo.

Il segretario, dopo molti lustri, ha riportato nelle istituzioni politiche dello Stato il partito sardo d'azione stringendo un'alleanza con il leader sardista Christian Solinas che oggi è vicepresidente del gruppo Lega-Psd'az al Senato.

Nel tour sardo, tra i tantissimi appuntamenti, il ministro dell'interno ha partecipato a Cagliari alla conferenza stampa di presentazione del XXXIV congresso nazionale del Partito fondato da Emilio Lussu.

Lo abbiamo incontrato al pranzo pubblico, e popolarissimo (ticket di soli 30 euro per l’ingresso), organizzato alla Locanda di Baccalamanza non prima di una visita alle zone colpite dalla recentissima alluvione nel territorio di Capoterra.

Qual è, a suo avviso, il segreto per un successo così sorprendente da parte di un forza politica che prima era percepita solo come un movimento del nord?

"I fatti, la concretezza che mi riconoscono dalla Sicilia al Veneto, perché se tu confischi le ville ai mafiosi e le riconsegni, se assumi poliziotti e vigili del fuoco, se riduci di quasi 100.000 gli sbarchi e chiudi i centri che creavano problemi, la gente dice: questi fanno".

Porti chiusi, pane e spread, ruspe in azione: sono immagini sintetiche che arrivano dirette e forti al cittadino elettore che ha manifestato prima del voto del 4 marzo una profonda delusione nelle istituzioni. Oggi cosa chiede la gente alla politica?

"A parte l’onestà e la serietà, che dovrebbero essere scontate ma in passato non sempre lo sono state, a me chiedono soprattutto lavoro, anche in questo giro in Sardegna. Lavoro. Il che vuol dire sostegno all’agricoltura e a tanti altri comparti. Questa mattina, l’ho detto anche in conferenza stampa, ho trovato i famosi 'colpiti' dalla Fornero che aspettano il 2019 come fosse Natale perché con la nostra manovra economica riconquistano il diritto alla pensione con i giovani che sperano di prendere quei posti di lavoro che verrebbero liberati. Pertanto sono concentrato su tutti i vari fronti. Il mio obiettivo è fare in economia quello che ho fatto sull’immigrazione e quindi lavoro, lavoro".

Le azioni concrete inserite dal Governo Conte nella manovra finanziaria per il 2019 spaventano alcune personalità della Ue che scrivono lettere di censura all'Italia. Possono poche persone a livello comunitario, che spesso sbagliano le previsioni e i dati del rapporto deficit/PIL degli Stati membri, richiedere la cancellazione di provvedimenti di cambiamento voluti con le ultime elezioni politiche?

"È profondamente ingiusto e sbagliato e voglio sperare fino all'ultimo che a Bruxelles prevalga il buonsenso perché hanno sempre sbagliato previsioni in passato e l'Italia è tornata indietro. Una manovra che comunque, seppur criticata, garantisce crescita e lavoro non può essere azzoppata dall'inizio. Comunque noi andremo avanti perché se devo scegliere tra Bruxelles e la legge Fornero io scelgo la legge Fornero.

Però spero che torni il buonsenso".

Il mandato europeo scadrà a maggio 2019. Se le prossime elezioni per l'Europalamento dovessero cambiare i rapporti di forza, esiste l'eventualità che l'attuale proposta politica italiana trovi maggiori aperture e più condivisione sull’asse Roma-Bruxelles?

"Assolutamente sì, e magari è proprio questo che preoccupa qualche burocrate che è abituato da 30 anni alle stesse maggioranze e a fare le stesse cose. Quindi il nostro obiettivo è salvare l'Europa cambiandola, perché l'Europa di oggi, in Sardegna come in Italia, non è molto popolare".

Il contribuente medio, l’artigiano, il piccolo commerciante e tante categorie lavorative che non navigano nell’oro sono molto spaventati dalla fatturazione elettronica per la diffusa difficoltà ad adeguarsi a processi telematici ancora abbastanza complessi e chiedono a gran voce una proroga. C'è la possibilità, assieme alla pace fiscale, alla prima flat tax e alle altre misure approvate, di preparare il terreno, nel corso del 2019, per partire dal 2020 con un fisco amico, semplice e che incentivi il cittadino a pagare le tasse?

"Innanzitutto tutti coloro, parlo dei privati, che fatturano meno di 65.000 euro pagheranno solo il 15% secco senza fattura elettronica e sotto i 100.000 euro pagheranno il 20% secco. Per cui non è solo un risparmio di soldi, quantificato in migliaia di euro non sono solo alcuni euro, ma è anche un risparmio di tempo e di burocrazia. L'obiettivo è di estenderlo dal 2020 ad ancora più persone mentre sulla fattura elettronica stiamo facendo di tutto per limitare i danni di questa genialata ereditata dal passato: stiamo lavorando per evitare i problemi".

Recentemente, in un talk show televisivo, un ospite, a proposito di immigrazione, ha fatto un esempio: se tutti i prenotati di un volo aereo al completo si presentano all'imbarco, nessuno dei passeggeri in lista d'attesa viene ammesso a bordo ma non per questo si può dire che qualcuno di questi viaggiatori sia stato discriminato dalla compagnia aerea, semplicemente non c'è posto. Lei cosa pensa in proposito e come è nato il rapporto con Toni Iwobi, il primo afroitaliano eletto al Senato grazie alla Lega di Salvini?

"Il primo senatore africano di colore è stato eletto da quel brutto razzista di Salvini, tanto siamo razzisti. Ma è l'esempio dell'immigrazione limitata, qualificata e integrata. Tutto dipende dai numeri, l'esempio dell'aereo è perfettamente calzante: se io ho 10 posti liberi posso invitare 10 persone sull'aereo, ma se il posto libero è uno ne posso invitare uno. E io aggiungo che entro Natale partirà il nostro progetto di Cooperazione con il Ghana per aiutare 800 ragazzi a mangiare, a dormire e a studiare là. L'obiettivo è di permettere alle persone di non scappare e di accogliere in Italia solo i pochi che scappano davvero dalla guerra".

Pregi e difetti di Matteo Salvini leader della lega, Salvini ministro dell'interno e Salvini cittadino?

"Difetti tanti, pregi non sta a me elencarli ma penso che tutti mi riconoscano di essere un gran lavoratore.

Difetti ce ne sono sicuramente: errori fatti nel passato, errori che farò in futuro, però lascio giudicare i lettori, preferisco così".

L.P.
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