Matteo Salvini punzecchiava il Milan e Rino Gattuso da diverse settimane. Ha anche pesantemente attaccato Higuain per l'espulsione subita contro la Juventus, per un rosso che gli stessi calciatori bianconeri hanno giudicato eccessivo.

E visto che Gattuso non è uno che le manda a dire, la rissa verbale tra i due era nell'aria.

Ed è successo ieri quando, al termine della partita finita 1-1 tra Lazio e Milan - nonostante l'amaro in bocca del pari subito in pieno recupero un buon risultato per i rossoneri a cui mancavano ben sei titolari - il ministro ha attaccato Gattuso: "I giocatori erano stanchi, non capisco per quale motivo non abbia cambiato qualcosa nel secondo tempo".

E questa volta "Ringhio" ha sbottato, guadagnandosi anche un'ironica "nomination" sui social come candidato alla segreteria del Pd: "Salvini mi critica perché non ho fatto cambi? Questo è un Paese incredibile. Con tutti i problemi che ha parla di calcio, a Salvini dico di pensare alla politica, ci sono problemi molto grandi in Italia".

E ancora: "Io non parlo di politica perché non ci capisco niente, ma se lui pensa al calcio stiamo messi male. Da un po' di tempo ha preso quest'abitudine, con tutti i problemi che ha parla e chatta di calcio".

Il ministro questa volta ha incassato, sa che Gattuso è un personaggio popolare e non è andato al contrattacco: "A volte parlo da tifoso, ma Gattuso è il miglior allenatore che il Milan possa avere. Certo, con qualche cambio poteva finire in maniera diversa, ma ho immensa stima per Gattuso. Lo chiamo entro mezz'ora e ci mettiamo d'accordo al volo, tra milanisti ci si intende subito".

E nel botta e risposta tra i due si è inserito anche Matteo Renzi: "Salvini non parla di spread ma di gattini e Gattuso. La mia solidarietà va sia ai gattini che a Gattuso: un ministro dell'Interno dovrebbe occuparsi dei problemi veri dell'Italia".

(Unioneonline/L)
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