Sardegna ostaggio della Lega, partito "che ha interessi nel Settentrione d'Italia". Così Massimo Zedda commenta la prima seduta del Consiglio regionale.

Sono diversi gli elementi emersi secondo l'ex sindaco di Cagliari.

"Il primo sono le divisioni all'interno del centrodestra tanto da mettere in discussione la possibilità - che mi risulti è la prima volta - di eleggere il presidente del Consiglio regionale", afferma Zedda, per poi ironizzare sulla Giunta. "Questo è un altro aspetto, avevano dichiarato che in un quarto d'ora avrebbero fatto la Giunta, ma per ora hanno presentato un quarto di Giunta".

Un "segnale negativo" anche sul fronte delle nomine: "Su cinque assessori che sono stati presentati all'Aula c'è solo una donna: non sono state rispettate le quote di genere che devono essere, recita la legge, adeguate. Una sola donna su cinque non mi sembra un buon segnale per cominciare".

Infine Zedda affonda la lama sulle divisioni e su un presidente che definisce ostaggio della Lega. "Dicevo in campagna elettorale che il rischio serio sarebbe stato quello di avere un presidente di Regione in balia di un partito, la Lega Nord, che ha interessi altrove, nel Settentrione d'Italia. Quindi una Sardegna in balia dei ricatti, dei laccio, dei lacciuoli, dei vincoli e delle prese di posizione di un partito come la Lega che renderà difficile lavorare per l'Isola e per i sardi".

IL MOVIMENTO - Anche M5S, dopo aver sottolineato l'importanza di una "data storica" per il Movimento, che "per la prima volta entra in consiglio regionale" e lo fa "nel rispetto di una perfetta parità di genere, tre uomini e tre donne", punta il dito contro "l'evidente spaccatura interna alla maggioranza".

"Su 12 assessori ne sono stati nominati solo cinque ma soprattutto, dopo ben tre votazioni, non è stato ancora nominato il presidente del Consiglio regionale. Il sintomo è chiaro: Forza Italia e Lega non trovano l'accordo", recita una nota del gruppo consiliare pentastellato.

"Noi del M5S - afferma la capogruppo Desirè Manca - non vediamo l'ora di iniziare a lavorare. Ma la situazione interna alla maggioranza rappresenta già un ostacolo a tutte le proposte che abbiamo già pronte per essere presentate in Consiglio. Situazione che va risolta al più presto, perché l'unico obiettivo deve essere lavorare per i cittadini dell'intera Sardegna".

(Unioneonline/L)

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