Dopo il grande successo di Renzusconi, torna sui palcoscenici isolani Andrea Scanzi con "Salvimaio" il nuovo spettacolo dedicato alla strana coppia del Governo gialloverde, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, prodotto da SEIF, la Società Editoriale del noto quotidiano fondato da Antonio Padellaro.

Sono passati sette mesi dal giuramento del nuovo Governo, tanto basta alla geniale penna del giornalista de Il Fatto Quotidiano di mettere nero su bianco un copione che non mancherà di creare entusiasmo tra i suoi tantissimi estimatori.

Prima del 4 marzo dello scorso anno i personaggi chiave erano Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, oggi l'orizzonte è cambiato ed i leader di Lega e Movimento 5 stelle animano le giornate degli italiani per le azioni di Governo e per la fervida attività sui social.

La tournèe di Scanzi attraverserà l'intera Isola con tre tappe, la prima il 18 gennaio a Sassari al Teatro Verdi con inizio alle ore 21.

Il giorno seguente lo spettacolo arriva a Nuoro al Teatro Eliseo sempre alle 21, mentre domenica 20 il tour chiuderà con l'appuntamento in programma al Teatro Massimo di Cagliari alle ore 19.

Cos'è questa "Terza Repubblica" di cui tanto si parla dopo il voto del 4 marzo? Esiste o è solo propaganda? Che diavolo sta succedendo in Italia? Di Maio e Salvini sono destinati a stare insieme a lungo? Che fine ha fatto la sinistra? Renzi si farà davvero il suo partitino alla Macron o infierirà fino in fondo su quel che resta del Pd?

Sono alcune delle domande che Andrea Scanzi si pone in questo nuovo lavoro, tratto dal libro best seller omonimo, col consueto stile ironico e corrosivo.

La tesi di Scanzi è chiara: oltraggiati da una sfilza avvilente di governi-inciucio, la maggioranza degli elettori ha preferito a marzo il salto nel buio e i "dilettanti allo sbaraglio", guidati dal semisconosciuto Conte. In questo senso, il populismo che caratterizza la Terza Repubblica è una sorta di reazione al fastidio - al dolore, alla disillusione - provocati dai professionisti della politica: dal mito delle larghe intese, dai vecchi volponi del centrodestra, dai giovani vecchi renziani.

Da Renzusconi a Salvimaio, dal gattopardismo 2.0 al cambiamento autentico, o forse no?

Lo scenario politico italiano è del tutto inedito. Un governo Frankenstein, ma neanche tanto perché le due parti sembrano per ora tollerarsi serenamente, con dentro elementi di destra, di centro e di sinistra. I 5 Stelle, che cercano di non farsi fagocitare dalla Lega. La politica dei due forni, o più che altro delle due ruspe, di Salvini. Un'opposizione che non si oppone, tra l'agonia litigiosa del Pd e la spocchia non di rado respingente degli "alternativi". Un'informazione spesso rancorosa, che grida a prescindere al "fascismo" e continua a non capirci granché. Berlusconi, per la prima volta a un passo dalla fine. E gli intellettuali, quelli veri e quelli presunti, che con Renzi stavano zitti e ora giocano ai ribelli.

Con l'ausilio di musiche e video, Scanzi racconta tutto questo con ironia e partecipazione, senza smettere mai di inseguire uno scatto in avanti.

Chissà se anche la manovra finanziaria, approvata prima di fine anno, troverà spazio con qualche inserto improvvisato che il vulcanico giornalista potrebbe aggiungere in corso d'opera viste le sue straordinarie capacità di interagire con il pubblico e di raccontare le novità della cronaca politica quotidiana.

L.P.
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