A dieci anni dalla morte spuntano nuove accuse di pedofilia contro Michael Jackson.

A muoverle sono Wade Robson e James Safechuck, che hanno raccontato nel docufilm "Leaving Neverland" - presentato al Sundance film festival, dove è stato accolto da un lungo applauso - di essere stati abusati dalla popstar americana quando avevano dai 7 ai 14 anni.

I fatti risalgono al periodo che va dalla fine degli anni Ottanta ai primi Novanta.

Il lungometraggio, della durata di quattro ore, andrà in onda in Gran Bretagna per Channel 4 e, negli Stati Uniti, per HBO e mostra - oltre alle testimonianze dei due uomini - anche alcune interviste ai familiari dei protagonisti, che hanno accusato pubblicamente il cantante solo dopo il suo decesso.

A criticare l'opera la Michael Jackson's estate, la società che si occupa del business che gira ancora attorno alla figura dell'artista, che ha definito il film un "omicidio di un personaggio in stile tabloid".

(Unioneonline/F)
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