"Il nostro dovere è sperimentare" diceva Alexander Rodchenko, artista a tutto tondo che si è saputo esprimere nel cinema, nella pittura, nel design, nella grafica e, naturalmente, nella fotografia, sempre all'insegna dell'innovazione.

La realtà dei luoghi, dei volti e delle attività umane nella Russia post rivoluzione, in primis il lavoro e l'industrializzazione, e insieme la ricerca estetica e una resa fotografica poetica e astratta.

Per primo, Rodchenko introduce inquadrature dal basso verso l'alto e viceversa, l'ingrandimento dei dettagli, la prospettiva diagonale e tante altre innovazioni che saranno poi imitate dai fotografi delle epoche successive.

Una produzione realizzata tra gli anni '20 e '30 che si potrà ammirare nelle sale di Palazzetto Baviera di Senigallia, nelle Marche, fino al 20 gennaio 2019, grazie alla collaborazione tra il Comune e il Multimedia Art Museum Moscow (MAMM).

L'architettura, la vitalità delle città e la febbre della tecnologia e della modernizzazione sono il fulcro della mostra "Revolution in photography" curata da Olga Sviblova.

(Unioneonline/b.m.)
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