DON MAURI RINGRAZIA DON GRAZIANO CON LA FRASE DEL VANGELO CHE AMAVA: “SIGNORE, TU CONOSCI TUTTO, TU SAI CHE TI VOGLIO BENE!”



INTROBIO – Tutta Introbio assieme all’intera Comunità Pastorale della Madonna della neve e al Decanato della Valsassina si è stretta nella parrocchiale di Sant’Antonio Abate a salutare per l’ultima volta don Graziano Bertolotti, quel vicario che risiedeva proprio davanti alla chiesa all’interno della quale aveva celebrato tantissime messe.

Intensa la messa funebre celebrata da monsignor Luigi Stucchi, dal Vicario don Maurizio Rolla, dal decano don Lucio Galbiati e dal prevosto don Marco Mauri che hanno scelto come letture i brani della Passione di Gesù.

Nell’omelia, il Vescovo Stucchi ha ricordato il suo ultimo incontro con don Graziano a Roma in occasione della beatificazione di Paolo VI: “ll nostro incontro è stato nella gioia più vera e profonda: quello della santità. Nell’occasione si è percepito fortemente quanto don Graziano avvertisse dentro il suo cammino la grandezza dell’esperienza della santità verso la quale tutti siamo chiamati con le nostre fragilità. Siamo creature destinate a vivere in eterno  la stessa gloria di Dio. E’ questo il destino per cui siamo venuti alla luce: essere santi e immacolati al cospetto di Dio nella carità. Otto giorni prima di quello che sarebbe stato il giorno della sua morte don Graziano era veramente felice, come avesse dentro qualcosa di nuovo, di mai pensato fino in fondo; credo che si sia affidato molto a San Paolo VI. L’incidente è avvenuto proprio nel giorno dedicato ad un altro grande santo: San Giovanni Paolo II, il Signore abbia avuto la prontezza nella sua bontà e misericordia di mostrargli il suo volto e la sua gloria di padre sprigionarsi dallo sguardo di Cristo Gesù così da rendere don Graziano felice da essere oltre le vicende di questo mondo.”

Al termine dell’intensa, partecipata e commovente cerimonia funebre, don Marco Mauri con voce commossa ha ricordato come don Graziano sentisse che fosse prossima la sua ultima ora.
Diceva che: “Quest’anno sarebbe toccata a lui, e che sarebbe dovuta a me, come Prevosto, accompagnarlo. Lo possiamo testimoniare che aveva paura della sofferenza, ma non del dolore. Perchè forse era anche fragile come uomo, d’altronde chi non è fragile? Aveva scelto di mettere sulla sua immaginetta e sui manifesti la frase di Pietro quando incontra il Signore Gesù e gli chiede per tre volte ‘Tu mi vuoi bene?‘ e Pietro per tre volte gli risponde ‘Signore Tu conosci tutti, Tu sai che ti voglio bene!‘. Don Graziano davanti a Gesù gli ha voluto dire: tu conosci tutto, conosci le mie fragilità, conosci tutto di me. Tutti ci siamo radunati per salutare don Graziano, ognuno di noi lo sente un po’ suo. Don Graziano era così, andava da tante persone a cui lui chiedeva un pezzettino; e ciascuno di noi gli ha dato un pezzettino e un po’ tutti ci siamo presi cura di lui. Penso che di questo anche lui ci dice grazie”.

Al termine la salma di Don Graziano è stata portata a spalle fuori dalla chiesa dagli Alpini e caricata in auto per l’ultimo percorso verso Castronno, sua città natale, dove verrà tumulata nel locale cimitero.

L’auto funebre però non è partita subito ma è rimasta per lungo tempo con il baule aperto e in tantissimi hanno toccato la bara e salutato personalmente don Bertolotti.

 

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