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Cronaca

Il sindaco sulla Val Vertova: “E’ un bene prezioso da tutelare con un progetto coordinato”

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In merito all’iter per la realizzazione delle centraline idroelettriche in Val Vertova torna a parlare il sindaco di Vertova Luigi Gualdi: “La tutela della zona deve essere ricercata operando una pianificazione coordinata”.

Giovedì 22 giugno a Vertova si torna a parlare della questione della centralina idroelettrica da realizzarsi in Val Vertova, bloccata dalla Provincia e in attesa di riscontro del ricorso fatto da parte della società proponente. Ad organizzare la serata è, come già fatto in passato, il Comitato “Val Vertova Bene Comune” che negli scorsi mesi si è mosso raccogliendo firme e sensibilizzando gli enti coinvolti riguardo al valore ambientale e paesaggistico della zona (leggi di più qui).

In merito torna ad esprimersi anche il primo cittadino di Vertova Luigi Gualdi che, attraverso una nota condivisa anche dal sindaco di Gazzaniga Mattia Merelli, spiega: “Quello che sappiamo ad oggi è che con lo stop della Provincia, la centralina non si farà.  Il ricorso della società immobiliare 1° Sole al Tribunale delle Acque per impugnare la decisione della Provincia potrebbe portare a due sviluppi: qualora venga accettato si riaprirà il procedimento già chiuso dalla Provincia recependo le eventuali indicazioni che l’adito tribunale delle acque vorrà determinare. In questo percorso la mia amministrazione è uno dei soggetti coinvolti e legittimati ad intervenire nelle varie fasi del procedimento istruttorio propedeutico al rilascio delle autorizzazioni. Così come ha bene operato fino ad oggi, contribuendo fattivamente al raggiungimento dell’auspicato risultato, anche in questa eventualità, la linea di indirizzo operativa condivisa dall’intera amministrazione sarà quella di contrastarne il loro rilascio. Se invece il ricorso non sarà accolto vuol dire che il Tribunale delle acque confermerà il provvedimento emesso dalla Provincia e le centrali non si fanno”.

Il sindaco sottolinea anche come il provvedimento finale emesso dalla Provincia rappresenti una importante vittoria, ottenuta grazie al contributo di tutti i soggetti che a vario titolo si sono impegnati nella vicenda.

Le proposte del Comitato “Val Vertova Bene Comune”

Non manca un riferimento al documento predisposto dal Comitato e inviato ai comuni di Vertova e Gazzaniga: “In modo del tutto volontario il Comitato ha predisposto un documento con due obiettivi: aumentare i livelli di tutela per inibire altri appetiti di sfruttamento della Valle Vertova e formulare proposte per la valorizzazione di questa risorsa naturale. Il documento è stato accompagnato alla richiesta di un incontro che discuta le proposte in esso contenute. A riguardo voglio qui riportare alcune considerazioni di merito dei contenuti che, a mio avviso, necessitano di attente valutazioni. Si legge nella premessa del documento che la principale preoccupazione del comitato è quella di rafforzare le difese contro possibili nuove richieste di concessione che potrebbero essere avanzate da chiunque fosse interessato allo sfruttamento idroelettrico del torrente. Preoccupazione legittima e condivisa. Tale preoccupazione si sostanzierebbe, a dire del comitato, in quanto sono deboli le previsioni contenute nello strumento urbanistico in vigore. Per ovviare a ciò propone che la mia Amministrazione modifichi il PGT inserendovi alcune previsioni e caratterizzazioni urbanistiche che rendano più problematiche le eventuali nuove procedure di concessione, procedure che in ogni caso dovranno sottostare alle nuove normative più restrittive emanate dall’Autorità di Bacino del Fiume Po. La preoccupazione del comitato che, come anticipato è anche la mia, ritengo non possa scaturire dalle generiche valutazioni  che lo stesso arbitrariamente trae dalla lettura delle previsioni contenute nello strumento urbanistico vigente. Vero è che l’ambito della Valle Vertova è unanimemente riconosciuto ambito di valenza naturalistica e ambientale conservato e tutelato fino ai giorni nostri proprio dalla efficacia delle previsioni urbanistiche vigenti e di quelle degli strumenti precedenti.  E’ altresì vero che la proposta del comitato di modificare le vigenti previsioni urbanistiche, non mira a inibire la costruzione di impianti idroelettrici, ma bensì a rendere più problematiche le eventuali nuove procedure di concessione. Questo perché? Perché di fatto la modifica delle previsioni urbanistiche dallo stesso avanzata crea livelli di tutela inefficaci per l’obbiettivo determinato. Tanto è che il comitato stesso nelle conclusioni del suo documento  sostiene che: ‘da parte nostra siamo ben consci che la sola modifica urbanistica è del tutto insufficiente per la valorizzazione culturale e turistica della Valle’. Ora, nella sua analisi, il comitato omette di dire che la costruzione di nuovi impianti idroelettrici soggiace a normative di carattere europeo, nazionale e regionale, innanzi alle quali, le norme di carattere locale hanno ben poca efficacia. Risulta altrettanto vero che le normative richiamate possono scontrarsi, in alcuni casi soggiacendovi, con i limiti di altre normative di pari livello ed efficacia, ma ciò rappresenta vere e proprie eccezioni.

Il sindaco Luigi Gualdi

Nel suo nuovo percorso, il comitato, immagina di garantire la non edificazione di nuovi impianti idroelettrici, proponendo di attribuire all’ambito della Valle Vertova generici vincoli di carattere ambientale tra i quali propone l’istituzione di una riconosciuta Rete Ecologica Comunale con il successivo riconoscimento nella Rete Ecologica Provinciale e Regionale fino all’estensione del confine dichiarato di Alta Naturalità. Altri autorevoli referenti del tema in discussione, qualificati al pari dei rappresentanti del comitato, hanno affermato sulle pagine della stampa locale che la tutela ambientale della Valle Vertova, per essere garantita, deve forzatamente passare dal suo riconoscimento quale Zone di Protezione Speciale (ZPS) la cui gestione è conferita ad idoneo soggetto che ne determina in modo autonomo le modalità di intervento. Nella mia qualità di Sindaco del Comune di Vertova ho valutato le proposte avanzate dal comitato e dagli altri autorevoli referenti, le ho contestualizzate con le previsioni contenute nel vigente PEAR (Piano Energetico Ambientale Regionale). Lì ho potuto appurare che ogni specifica proposta da questi avanzata  risulta inefficace di fronte alla prevista, decritta e concreta possibilità di realizzare nella nostra Valle Vertova, quella dei vertovesi, nuovi impianti idroelettrici”.

Gualdi conclude ribadendo la massima collaborazione insieme alla necessità di portare avanti progetti condivisi e ragionati: “Concludo dicendo che, come già ribadito ai rappresentanti del comitato nel corso dell’ultimo incontro tenutosi presso il mio comune, la tutela e il contemperamento degli interessi diffusi della Valle Vertova deve essere ricercato operando una pianificazione che non sia solo il frutto di una reazione momentanea, istintiva e improvvisata attivata innanzi a eventi che, per diverse sensibilità, riteniamo critici.  L’invocato equilibrio degli interessi diffusi si ricerca operando azioni di insieme, di largo respiro e orizzonte, pianificate in modo coordinato che,  ben valutate sappiano conferire al territorio di riferimento ricadute positive apprezzate da tutti i cittadini. La mia amministrazione è e sarà sempre disponibile a confrontarsi con tutti i soggetti che , a vario titolo, vorranno intervenire sui temi propri della pianificazione urbanistica, a maggior ragione sul tema della Valle Vertova”.

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