Rihanna: «Le modelle trans sono uno strumento di marketing»

Rihanna, in risposta a un messaggio ricevuto su Twitter, è intervenuta su un'importante questione: la presenza di modelle trans nell'ambito pubblicitario
Rihanna «Le modelle trans sono uno strumento di marketing»

Caitlyn Jenner è apprezzata in tutto il mondo per il suo coraggio e la sua determinazione; sul piccolo schermo Laverne Cox si è fatta apprezzare per la sua interpretazione in Orange is the New Black, ma anche nel fashion business le presenze trans si stanno facendo notare e apprezzare, a cominciare da Valentina Sampaio, prima modella trans scelta per la copertina di Vogue Paris lo scorso marzo. LEGGI ANCHE

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La presenza di modelli trans nel mondo dello spettacolo e della pubblicità è in costante aumento, ma, sebbene le discussioni sul gender e sul tema dell'inclusione abbiano contribuito al cambio di direzione, forse c'è ancora da lavorare per una loro reale e condivisa accettazione e inclusione nel sistema-moda.

Rihanna è entrata nel merito della questione dopo aver ricevuto un messaggio da un fan su Twitter relativo alla pubblicità della sua linea di cosmetici, che diceva: «La pubblicità di Fenty Beauty è meravigliosa, ma la prossima volta dovresti includere anche una donna trans nel gruppo». La pop star ha risposto: «Ho avuto il piacere di lavorare con molte donne transessuali di talento nel corso degli anni, ma non vado in giro a fare casting per trans. Così come non ne faccio per donne non trans. […] Non penso sia giusto, per una trans, essere usato come strumento di marketing! [...] È triste!».

La corrispondenza è stata resa pubblica sul social network e molti utenti hanno commentato in maniera positiva la risposta di Rihanna. Altri, nonostante si dicano consapevoli della strumentalizzazione che interviene in questi casi, hanno sottolineato l’estrema importanza della visibilità per il mondo transessuale. L’obiettivo resta quello di sensibilizzare la società in merito all’uguaglianza di diritti e di opportunità per tutti, anche in pubblicità e Rihanna l'ha fatto nel modo giusto. Il dibattito è (ancora più) aperto.