Il suo ritorno in casa Benetton è avvenuto lo scorso anno. Dopo quasi 20 anni di collaborazione col marchio (dal 1982 al 2000), infatti, Oliviero Toscani è tornato a scattare per il brand trevigiano, anzi a parlare tramite immagini. Immagini che senza troppi orpelli - come è nel suo stile - raccontano il momento storico-sociale che stiamo vivendo insieme ai valori che contraddistinguono da sempre il mondo United Colors of Benetton.LEGGI ANCHE
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L’anno scorso, protagonisti degli scatti della campagna furono 28 scolari provenienti da tredici Paesi diversi. Quello fu solo l’incipit di un progetto ben più ampio dedicato all’integrazione che oggi si arricchisce di un nuovo capitolo che punta i riflettori, anzi l’obbiettivo, sui volti di laureandi e professionisti di origini diverse che studiano e lavorano per contribuire al bene del nostro Paese.
Due gli scatti proposti. Da una parte protagonisti sono alcuni studenti di medicina - tra loro una nigeriana, un’indiana, un ciadiano, un anglo-srilankese e un italo-nigeriano - e dall'altra un gruppo di professionisti - un agente di polizia della questura di Enna, un assessore alla pubblica istruzione del comune di Scandicci, un sacerdote della provincia di Pavia, un imam di Roma e un medico e un avvocato di Milano - provenienti dal Camerun, Senegal, Indonesia, Togo, Repubblica Democratica del Congo.
Ancora una volta, così come succedeva per le campagne degli anni 80 e 90 che campeggiavano per le vie delle città, gli scatti vogliono arrivare dritto al punto e raccontare la società in cui viviamo, il futuro che ci stiamo apprestando a costruire e la realtà in tutte le sue sfaccettature e colori. Quelli della pelle compresa. Per abbattere timori e diffidenze ancora troppo dilaganti.LEGGI ANCHE
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