X Factor 11, Camille Cabaltera: «Il meccanismo mi ha penalizzata»

L'intervista alla quarta eliminata (a sorpresa) di X Factor 11
X Factor 11: Camille Cabaltera
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È uscita che nessuno se l’aspettava, provocando una vera e propria reazione popolare, con tanto di fischi a Gianni Morandi (reo di averle preferito la compagna di squadra Rita Bellanza), e ai tre giudici Mara Maionchi, Manuel Agnelli e Fedez, che - dopo averla riempita di complimenti - l’hanno eliminata salvando Gabriele Esposito.

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Ma Camille Cabaltera, concorrente assai giovane e talentuosa di X Factor 11, nonostante i suoi «freschi» 18 anni (li ha festeggiati un paio di settimane fa proprio dentro al loft) di questa sua eliminazione «a sorpresa» non si cruccia più di tanto. «Sono tranquillissima», ci risponde al telefono a poche ore dall’uscita dal talent show di Sky.

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Meno tranquillo è stato il pubblico di X Factor: la sua eliminazione è stata molto contestata, tanto in studio quanto in Rete.«E questo aiuta un sacco, credetemi: sono molto contenta di essere uscita con la gente che dice “non doveva uscire”. Sarebbe stato molto peggio il contrario (ride)». Lei si sente vittima di una ingiustizia?«Sinceramente no, in fondo me lo aspettavo». In che senso, scusi?«Già quando ho sentito che in puntata ci sarebbero state tre manche ho capito che era dura. Poi hanno messo i più forti con me (Samuel e Lorenzo Licitra, ndr)…». Il meccanismo è stato un po’ ingrato, diciamo.«Era un gioco, abbiamo giocato, e io adesso non gioco più». E che cosa farà?«Per ora torno nella vita reale, torno a scuola. Vorrei ovviamente riprendere a stare sui palchi e cercare di andare lontana con la musica. Ma non ho fretta». Lei in Tv aveva già partecipato a Ti Lascio una canzone. Di ripresentarsi ad alti casting, in altri talent show non ci pensa proprio?«No, per ora no. Però ovviamente non chiudo alcuna porta». L’esibizione di ieri l’ha rivista?«Ho rivisto Bang Bang (la canzone con cui è andata allo scontro per convincere i giudici e Morandi al ballottaggio, ndr). Di certo potevo cantare meglio, però boh..» Non è stata colpa sua, e lo sa.«Ma non è neanche colpa di Morandi, è il meccanismo che è stato veramente brutto: che soltanto una persona possa giudicarne altre tre è il peggio che potesse essere. Gianni Morandi ha uno stile molto simile a quello di Rita, poteva capirla meglio. E io e Gabriele eravamo in svantaggio perché cantavamo in inglese». Il pubblico Gianni Morandi lo ha fischiato tanto.«Me lo hanno detto, io in quei momenti non sentivo nulla: quando ha detto che salvava Rita ero troppo occupata a dire “forza Rita, coraggio”». Farà davvero il tifo per lei, adesso?«Sì, perché siamo una squadra e oggettivamente penso che dovrebbe arrivare in finale. Se lo merita». E Gabriele? Anche lui merita di andare avanti?«Evidentemente sì perché è molto determinato. È il più determinato ad arrivare in fondo». Lei no?«Io non è che ci tenessi così tanto ad arrivare in finale: volevo soltanto fare le mie performance che piacciono un sacco. L’importante per me era presentarmi al pubblico, godermi il palco: per divertirmi e far divertire». Rita l’abbiamo in difficoltà nelle ultime puntate. Pensa che sia davvero svantaggiata dalla scelta dei brani?«No le scelte secondo me le stanno bene. E' che lei dovrebbe affrontare le cose con una mentalità diversa, dovrebbe imparare a piacersi un po’ di più». Non è abbastanza sicura di sé?«Ogni volta che scende dal palco domanda “come sono andata? Come sono andata?"». Lei, Camille, ha incassato persino un «che gnocca» da parte di Manuel Agnelli.«È vero (ride, ndr). Niente male, lo metto in curriculum!». Però dopo «che gnocca» l’ha comunque eliminata.«Alla fine penso sia molto simpatico. Lui è veramente un giudice, sta dietro alla sua squadra. Anche se mi ha eliminata non dico niente: doveva scegliere e ha scelto». Nell'eliminarla i giudici hanno detto che Gabriele avrebbe avuto più mercato in Italia. Lei ci crede?«C’è una logica dietro: i giudici mi hanno sempre sentita cantare in inglese e pensano che sul mercato italiano una come me non possa uscire. Anche io all’inizio pensavo fosse così, poi però mi sono detta: noi in Italia ascoltiamo comunque musica americana. Anziché ascoltarla da fuori, perché non produrla qui direttamente?». Adesso che è fuori farà una festa per i suoi 18 anni?«Sì, e la voglio fare grandiosa. Vorrei farla dopo X Factor, per invitare tutti gli altri concorrenti». E i giudici no?«Sì anche se non penso che ci verranno». E Morandi?«Morandi? (ride) No, Morandi no».

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