9 domande sul caso dell'aereo caduto (che potremmo prendere anche noi)

Sono state trovate entrambe le scatole nere, serviranno a capire se davvero il computer ha prevalso sull'uomo. Almeno 4 compagnie nel mondo hanno fermato il Boeing 737 max 8

Sono state recuperate nella giornata di lunedì 11 marzo entrambe le scatole nere dell’aereo precipitato domenica 10 in Etiopia pochi minuti dopo il decollo da Addis Abeba. Serviranno a fare chiarezza sul disastro che ha portato alla morte di 157 persone fra cui 8 italiani e persone di altre 34 nazionalità.

Cosa è successo all’aereo secondo quello che sappiamo finora?Il Boeing 737 Max 8 della Ethiopian Airlines era diretto a Nairobi, in Kenya, ed era partito dall'aeroporto internazionale Bole di Addis Abeba alle 8 e 38.Il volo ET302 si è schiantato sei minuti dopo il decollo vicino al villaggio di Bishoftu, a 62 chilometri a sud-ovest dalla capitale etiope. Da come sono sparsi e spezzettati i resti sembra che il velivolo sia precipitato di punta e a grande velocità, ma saranno solo le scatole nere a chiarire gli ultimi minuti del volo. L’amministratore delegato della Ethiopian Airlines ha spiegato che il pilota aveva chiesto e ottenuto dal controllo volo dell'aeroporto di Addis Abeba di tornare indietro per un atterraggio di emergenza a causa di problemi tecnici. Arrivato appena nello scorso novembre nella flotta della compagnia etiope, una delle più sicure in Africa, aveva avuto una sosta di tre ore dopo un volo senza problemi da Johannesburg, in Sudafrica. Le condizioni meteo erano buone.

Quale può essere stato il problema?Prematuro dire quali possano essere le cause dell’incidente, ma è stata segnalata «una velocità verticale instabile» subito dopo il decollo. Secondo il sito Flighradar24, che fa un monitoraggio di tutti i voli sulla Terra, segnala due dati anomali: il fatto che fosse a una quota più bassa del previsto e andasse più lentamente di quanto avrebbe dovuto. L’ipotesi è che non avesse la spinta necessaria a proseguire il volo alla giusta quota e velocità. Perché? La prima ipotesi sostiene che il software che assiste i piloti durante il volo abbia inviato dati anomali che l’equipaggio avrebbe tentato di correggere manualmente senza riuscirci perché il computer aveva escluso l’intervento umano. L’incidente sarebbe dunque stato causato dal procedere su questi dati errati. Alcune testimonianze sconfessano questa ipotesi dicendo di aver visto l’aereo perdere fumo e detriti, quindi un problema meccanico.

Le analogie con il caso Lion AirIl 29 ottobre del 2018 un aereo della Lion Air dello stesso modello è precipitato nel mare di Giava al largo delle coste indonesiane facendo 189 morti fra cui un italiano. I dati definitivi dell’inchiesta su quel disastro dovrebbero arrivare ad agosto, ma il primo rapporto dice che i piloti avevano faticato a controllare l'assetto di volo e la velocità di crociera nella fase subito successiva al decollo come per il volo caduto in Etiopia. Una recente inchiesta del New York Times ha ricostruito la vicenda rilevando in particolare il software introdotto nei sistemi di controllo volo del 737 Max. Servirebbe a bilanciare il rischio di stallo cioè la mancanza della spinta dell’aria sotto le ali. Se i sensori non rilevano la misura dell’aria o la rilevano in maniera sbagliata il bilanciamento del velivolo viene fatto in maniera sbagliata.

Perché il pilota non può prendere il controllo sul computer (la macchina prevale sull’uomo)?Proprio l’analogia fra i due incidenti ha portato a pensare al software come punto debole. Nel caso indonesiano più volte, almeno 25, i piloti avrebbero tentato di riprendere il controllo del velivolo senza lasciarlo al computer che regola il volo e che riceve le informazioni da una serie di sensori. Un passaggio di informazioni non corretto potrebbe essere alla causa di entrambi i disastri con la macchina, il computer, che impedisce all’uomo di intervenire, sicura dei dati che riceve. Il pilota può cercare di intervenire se vede il velivolo in un assetto inusuale, ma al suo intervento con la cloche ne corrisponde uno immediato e contrario del computer che peggiora la situazione, secondo questo ha spiegato Carlo Landi del Progetto Volare Sicuri al Tg2.Nei velivoli della generazione precedente il pilota aveva maggiore possibilità di intervento, non negli ultimi modelli. Il comandante non può escludere tutti gli automatismi perché alcuni sono inclusi nel computer centrale di volo e anche riuscisse a farlo non sempre è possibile in casi di già gravi difficoltà.

Prendiamo anche noi questo tipo di aereo 737 max?Sono decine i voli europei che usano questo tipo di aeromobile. La low cost Norwegian Air Shuttle ne ha richiesti 110 e 18 sono già in servizio. «Tutti i nostri 737 Max stanno operando normalmente e stiamo dialogando con Boeing e seguiamo le loro istruzioni e le raccomandazioni delle autorità aeronautiche». A Catania arrivano i Max 8 di FlyDubai. Ne hanno ordinati Turkish Airlines, Qatar Airways, Air Europa, Icelandair.

Soprattutto c’è Air Italy, ex Meridiana, che ha tre Max 8.Questo il comunicato della compagnia: «Con riguardo al 737 Max 8 e a tutti gli aeromobili in flotta la compagnia si trova in piena conformità con le disposizioni delle autorità aeronautiche e alle procedure operative e direttive del costruttore. Siamo in costante contatto con le autorità e ne seguiremo le direttive con l’obiettivo di garantire un servizio improntato alla massima sicurezza del volo».

Perché tante compagnie lo hanno comprato/ordinato?Fino al 31 gennaio 2019, secondo i dati Boeing, sono stati consegnati 350 modelli di 737 Max nelle varie versioni: 7, 8, 9, 10. Gli ordinativi sono 5111 di cui 2.634 sono Max 8.Il modello è economico, per questo tante compagnie lo hanno scelto a partire dal 2017, quando è stato messo in commercio. La Boeing ne ha sempre segnalato i costi contenuti di acquisto, i risparmi di carburante, 13% in meno rispetto ai modelli concorrenti, su tutte AirBus, e le basse spese per addestrare i piloti (poche ore al simulatore). Solo nella giornata del 10 marzo (la rilevazione è fatta alle 20 ora di Londra) secondo il sito Flightradar24 ce ne erano 145 in volo. Il prezzo di listino del Boeing 737 Max 8 è 117,1 milioni di dollari, che calano in caso di forti ordinativi.

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Quali compagnie lo hanno fermato?L’incidente ha portato l'aviazione civile cinese a sospendere l'utilizzo dei 737 Max 8 delle compagnie aeree del Paese. Hanno fatto lo stesso la Mongolia, l'Indonesia, le isole Cayman e l’Etiopia.

Perché l’Europa non li ferma?L'agenzia europea sicurezza aerea (Easa) ha attivato il monitoraggio dei velivoli, ma dice che è presto per decidere un blocco. L'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile italiano ha confermato che sono 3 quelli usati da compagnie italiane, solo Air Italy e «in piena osservanza delle prescrizioni operative emesse dal costruttore Boeing».

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Cosa fa adesso la BoeingSono crollati del 10% solo nella fase del pre-mercato i titoli del gigante aeronautico statunitense dopo l’incidente in Etiopia. Da gennaio le azioni erano salite del 31% grazie al boom di vendite dovuto anche al modello adesso contestato. La Boeing parteciperà alle indagini e ha già confermato che al momento non ci sono raccomandazioni specifiche per i vettori che usano questo modello. Ha comunque in preparazione un aggiornamento del software.

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