Stranieri in Italia: chi sono, dove vivono, cosa fanno

È una popolazione in aumento, ma non con numeri altissimi, negli ultimi anni solo dello 0,2%

Sessanta milioni e 391 persone. È la popolazione stimata dall’Istat in Italia al primo gennaio 2019.Di questi 55 milioni 157mila unità (-3,3 per mille rispetto all’anno precedente) hanno cittadinanza italiana. Gli stranieri residenti sono 5 milioni 234mila (+17,4 per mille sempre rispetto all’anno passato) e rappresentano l’8,7% della popolazione totale. È una popolazione in aumento, ma non con numeri altissimi, negli ultimi anni dello 0,2%.

DA DOVE VENGONOIl dato è in linea con quello dell’anno precedente, come simili sono rimaste le percentuali di provenienza. La comunità straniera più numerosa nel 2018 era quella proveniente dalla Romania con il 23,1% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dall'Albania (8,6%) e dal Marocco (8,1%). Seguono cinesi (5,65%), ucraini (4,61%) e filippini (3,26%), quindi indiani, bengalesi e moldavi.

DOVE VIVONOLombardia, Lazio ed Emilia-Romagna sono le regioni con il maggior numero di presenze straniere. Ben 560mila in Lombardia, 328mila nella regione della Capitale e 251mila lungo la via Emilia. Gli albanesi in Italia rappresentano quasi l’8% di quelli in patria, seguiti dal 3% di rumeni e dal 2% di moldavi

COSA FANNOLa distribuzione delle etnie varia geograficamente e per mestiere. Il 70% dei lavoratori negli allevamenti è straniero. In Abruzzo sono il 90%. La produzione del Parmigiano Reggiano dipende per larga parte da immigrati indiani di religione Sikh. Sono il 60% dei lavoratori impiegati negli allevamenti di vacche da latte in Emilia Romagna.

Dall’Est Europa arriva il maggior numero delle badanti. Quasi l’80% dei 230mila cittadini dell’Ucraina in Italia nel 2016 erano donne, ma percentuali simili si registrano anche dalla Russia, Polonia e Moldavia.

LA PERCEZIONE DEGLI IMMIGRATISecondo uno studio dell’Istituto Cattaneo del 2018, l’Italia è il Paese europeo in cui è più distorta la percezione dell’immigrazione da parte dell’opinione pubblica. Alla domanda «Secondo lei qual è la percentuale di immigrati rispetto alla popolazione complessiva?», gli intervistati italiani sono quelli che hanno mostrato un maggior distacco tra percentuale reale e percentuale percepita.

Sono convinti che gli immigrati extracomunitari siano il 25 per cento della popolazione, circa 15 milioni. Sono invece in realtà fra l’8 e il 9% della popolazione. Secondo i dati precedenti all’ultima legge relativa all’immigrazione, gli immigrati ospitati nei centri di accoglienza con lo status di richiedenti asilo politico erano circa 160mila.

GLI SBARCHII migranti sbarcati in Italia nel 2018 sono stati circa 20mila, il dato, fino a quelli ancora più bassi del 2019, era il più basso da cinque anni. Il calo era stato del 79,8 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ancora più bassi i dati del 2019, ovviamente parziali, riportati dal ministro degli Interni Salvini: «335 sbarcati (rispetto ai 5.945 nello stesso periodo dell'anno scorso), 1.354 espulsi, un solo cadavere recuperato in questo 2019». Secondo le cifre esposte dal vicepremier nel 2019 c'è stato un «crollo degli sbarchi del 94,37%» e le «espulsioni sono quattro volte gli arrivi».

I CRIMINI D'ODIOLe statistiche degli ultimi anni dicono chiaramente che sono in aumento i crimini d’odio. Secondo l’Osce sono stati 1048 quelli segnalati dalla polizia nel 2017, trecento in più rispetto all’anno precedente, meno della metà quelli perseguiti, ancora meno quelli arrivati a sentenza. Nell’ultima relazione dell’Unar, Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, le discriminazioni per motivi etnico-razziali erano la percentuale più alta nel 2017, l’82 per cento delle segnalazioni. L’Associazione Lunaria ha denunciato che, dal 2016, le denunce di violenze razziste sono triplicate, passando da 27 a 126 nel 2018.

Non ci sono dati che dividano attacchi e discriminazioni per etnia, ma ci sono statistiche europee sugli attacchi contro i musulmani. Secondo i dati raccolti dall’Osce nell’Ue si sono registrati oltre 30mila attacchi fisici e verbali nei loro confronti in particolare in Germania e Regno Unito. Il Pew Research Center ha poi chiesto a 56mila europei se accetterebbero o meno un musulmano come membro della propria famiglia. In Italia ha detto sì solo il 43% degli intervistati.