Cina, «chirurgia chimica» su un embrione per rimuovere la talassemia

Lo studio, pubblicato su Protein and Cell, è l'ultimo esempio della capacità sempre maggiore degli scienziati di manipolare il DNA umano. Ma ha scatenato il dibattito bioetico

Un’operazione di «chirurgia chimica»: così in Cina è stato modificato, per la prima volta, un embrione, intervenendo su un singolo elemento del genoma, un singolo errore sui tre miliardi di «lettere» che compongono il nostro codice genetico. L’errore del Dna che è stato corretto era quello che provoca la talassemia, l’anemia mediterranea, ma la tecnica, rispetto alla Crispr-Cas, quella che pratica il «taglia-incolla» del Dna, è più evoluta: agisce sui geni, sulle sequenze di base.

Come se, anziché togliere una parola da una frase, si intervenisse su una singola lettera. Sono stati i ricercatori della Sun Yat-sen University ad applicare questa tecnica che, come ha spiegato un membro dell’équipe, David Liu, ha meno effetti collaterali ed è più efficiente della Crispr-Cas: «Circa due terzi delle varianti generiche associate alla malattia sono mutazioni di una singola base - sottolinea -. Quindi l'editing delle basi ha le potenzialità di correggere direttamente, o riprodurre a scopi di ricerca, molte mutazioni patogene».

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Protein and Cell.

Ma anche questa volta le operazioni di editing del Dna hanno sollevato il dibattito bioetico. Robin Lovell-Badge, dell'Istituto Francis Crick di Londra, ha chiesto perché non sono state fatte più ricerche sugli animali prima di passare agli embrioni umani e ha detto che le regole sugli studi sugli embrioni, in altri Paesi, sarebbero state «più restrittive».