Vaticano, il Papa rimuove dal Consiglio due cardinali accusati di pedofilia

Uno è George Pell: non sarebbe intervenuto contro i preti responsabili di molestie e, a sua volta, avrebbe abusato di alcuni minori. L’altro è Francisco Errázuriz Ossa, accusato di aver nascosto violenze su bambini
Vaticano il Papa rimuove dal Consiglio due cardinali accusati di pedofilia

Papa Francesco ha rimosso dal suo circolo due stretti consiglieri coinvolti nello scandalo degli abusi sessuali. Uno è George Pell, 77 anni, fra i maggiori prelati della Chiesa australiana: non fa più parte del C9, il Consiglio di cardinali che aiuta il Papa nella riforma della Curia.

Il porporato era stato accusato di reati sessuali dalla polizia dello stato australiano di Victoria, nel giugno del 2017: non sarebbe intervenuto contro i preti accusati di pedofilia nelle arcidiocesi di Melbourne e Sydney e avrebbe abusato di alcuni minori quando, negli anni Settanta, era un semplice prete. Pell, che da diversi mesi è tornato in patria per difendersi dalle accuse, era il consigliere economico del Papa per gli affari economici del Vaticano, una specie di «ministro dell’economia» che Francesco aveva chiesto per amministrare meglio il settore.

Sulle accuse di molestie sessuali e sulle voci secondo cui Pell sarebbe già stato riconosciuto colpevole di violenza su minori, il direttore della Sala Stampa vaticana, Greg Burke, ha spiegato: «La Santa Sede ha il massimo rispetto della magistratura australiana: siamo consapevoli che c’è un provvedimento in atto che impone silenzio e noi lo rispettiamo».

L’altro cardinale rimosso è il cileno Francisco Errázuriz Ossa, 85 anni, accusato di aver nascosto casi di abusi sessuali su minori quando era arcivescovo di Santiago dal 1998 al 2010. Lascia anche il congolese Laurent Monsengwo Pasinya, che si è dimesso dalla carica di arcivescovo di Kinshasa, in Kenya (ma che è assolutamente estraneo ai casi di reati sessuali).

Papa Francesco, durante la riunione di lunedì e martedì, ha deciso di non sostituire i tre membri del Consiglio, che per ora diventa C6. «A seguito della richiesta espressa dai cardinali in merito ad una riflessione sul lavoro, sulla struttura e sulla composizione dello stesso Consiglio», fa sapere il Vaticano, «tenendo anche conto dell’avanzata età di alcuni membri, il Papa alla fine di ottobre ha scritto» loro, ringraziandoli «per il lavoro svolto in questi cinque anni».

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