Nei vostri annunci elettorali, lasciate stare i vaccini

Matteo Salvini spara più alto di tutti e annuncia di voler rimuovere l'obbligo sui vaccini. Vista la lunga campagna elettorale che ci aspetta, ci concediamo anche noi la presunzione di un invito ai candidati: «Annunci elettorali sì, sparate sui vaccini no»
Nei vostri annunci elettorali lasciate stare i vaccini

«Vaccini sì, obbligo no». Impiega quattro parole, di cui due composte da meno di tre lettere. Anzi, visto che ha ancora spazio, ci mette dentro un'altra proposta: «E via la tassa assurda sulle sigarette elettroniche». Alle 9 di un martedì mattina, Matteo Salvini, leader della Lega Nord candidato nella coalizione di centrodestra con Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, annuncia di voler smanentellare, in caso di salita al Governo, l'obbligo per i vaccini. Il motivo del provvedimento rivoluzionario non lo dice. Per quello, non c'era spazio disponibile.

Tocca tornare alle dichiarazioni dei mesi passati, per cercarne una qualche traccia. Proviamo.

**1)**Primo motivo. Mesi fa il leader della Lega Nord, che pure ha fatto vaccinare entrambi i suoi figli, gridava alla «battaglia di libertà, di cura e di salute pubblica fondata sulla cultura e non sugli obblighi sovietici». Un po' come dire: basta con l'obbligo di non uccidere altri esseri umani. Quella sull'omicidio deve essere una battaglia di cultura. Legittimo, anche se, vista la proliferazione di teorie No-Vax non sempre fondate su basi scientifiche, la battaglia culturale dovrebbe precedere la rimozione dell'obbligo e non viceversa.

**2)**Secondo motivo. «In quindici Paesi europei non esiste nemmeno un vaccino obbligatorio». Corretto e incontrovertibile. Speriamo solo che un giorno qualcuno non si alzi con la voglia di adeguarsi a quegli Stati africani in cui non esiste neanche il diritto all'istruzione...

3) Terzo motivo: «Non vorrei che l’Italia fosse stata scelta come cavia da case farmaceutiche». Eccolo, il complottone. Pazienza, se il giro d'affari di tutti i vaccini rappresenta appena l'1,4 per cento della spesa totale del Sistema Nazionale. Neanche 300 milioni di euro. Una miseria rispetto ai miliardi, per esempio, del giro d'affari dei farmaci per mantenere la pressione bassa. Un mercato perfino troppo risibile, ipotizzano gli esperti, talmente povero da non incentivare le case farmaceutiche a investire in ricerca per trovare nuovi vaccini. Ma se c'è una cosa a cui sono immunizzati i complottisti No-Vax. si sa, sono proprio i numeri.

4) A proposito di No-Vax, il quarto motivo dell'annuncio di Salvini (che va detto, non è il solo) proviamo a indovinarlo noi: gli stessi complottisti no-vax. Possibile che siano proprio loro la causa e l'obiettivo della sua sparata? Tanti, uniti, decisi elettori No-Vax. Che si potrebbero conquistare con quattro parole e un singolo tweet.

Chissà. Nel dubbio, vista la lunga campagna elettorale che ci aspetta, già avviata verso una serie di annunci fantasmagorici e poco realizzabili, ci concediamo anche noi la presunzione di un invito ai candidati: dite pure di voler abolire la riforma delle pensioni, annunciate pure l'azzeramento delle tasse universitarie, più lavoro per tutti, reddito altissimo per ogni italiano e chi più ne ha più ne spari. Ma lasciate stare, almeno per questi due mesi, i vaccini. «Annunci elettorali sì, sparate sui vaccini no». Una «battaglia di cultura», non «un obbligo sovietico».