Le elezioni in nove immagini

Il trionfo del Movimento 5 Stelle, il tracollo del Pd, la delusione Bonino, il flop dell’estrema destra. In attesa dei risultati definitivi, ecco che cosa è successo
Le elezioni in nove immagini

Tante sorprese e un risultato netto: queste elezioni politiche sono state vinte dal Movimento 5 Stelle, con il 31% dei voti. L’altro grande vincitore è la Lega che, con il 18% circa, ha sorpassato Forza Italia, rimasta al 15%. Il Centrodestra, sommando i risultati di Forza Italia, Lega, Noi con l’Italia e Fratelli d’Italia, è la prima coalizione, con il 37%. Però nessuno ha ottenuto la maggioranza.

Luigi Di Maio, aspirante premier, dice di voler aspettare i risultati finali, prima di esultare, ma il suo umore è alto.

Devastante sconfitta per il Pd, che ha ottenuto il 20% circa delle preferenze. Renzi, secondo Repubblica, è pronto a lasciare, e accusa i big del suo partito: «Volevano solo buttarmi fuori. Cacciare la preda, per poi riprendersi il partito. Ci sono riusciti, fregandosene del fatto che il Pd era l'unico a reggere il sistema. Sotto il 20% non ho alternative, non posso restare: devo essere coerente con la mia storia. Non sono interessato al mio destino personale. Posso anche fare il senatore semplice». Gianni Cuperlo su Facebook parla di «sconfitta dura, severa, per il Pd e per tutta la sinistra. Una svolta a destra a trazione leghista».

La lista di Emma Bonino ha ottenuto buoni risultati solo nelle grandi città, ma in totale non ha superato il 3% e avrà solo i seggi garantiti dai collegi uninominali di coalizione. Al palo anche Liberi e Uguali, che ha appena superato il 3% e potrà accedere in Parlamento, ma con un numero esiguo di seggi. Uno dei suoi fondatori, Massimo D'Alema, ha preso meno del 4% nel collegio uninominale (Senato) di Nardò, in provincia di Lecce.

Forza Nuova e le tartarughe frecciate, invece, non avranno accesso in Parlamento: insieme non hanno totalizzato nemmeno il 2%cento. Simone Di Stefano si arrabbia con i mass media: «Hanno parlato poco di noi».

L’affluenza alle urne è stata superiore alle aspettative: ha raggiunto il 73%. Nel 2013 era stata del 75,27%, ma il voto era stato suddiviso in due giornate.

Nessuna coalizione ha raggiunto il 40%: non ci sarà una maggioranza in nessuno dei due rami del Parlamento: per un nuovo governo saranno necessarie intese tra forze politiche avversarie. È un’ipotesi che il Movimento 5 Stelle sembra disposto ad accettare. Vedremo con quali forze politiche.

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