Marco Bussetti, l'ex insegnante di educazione fisica diventato Ministro
È un destino strano quello del Ministero dell'Istruzione italiano. Dopo la democratica uscente Valeria Fedeli, non laureata, la carica che dovrà occuparsi del sistema scolastico del nostro Paese è stata affidata a un insegnante di educazione fisica. Quelli con cui, nell'immaginario collettivo degli studenti, «non si fa lezione». Marco Bussetti è laureato però. Con 110 e lode in Scienze Motorie presso l'Università Cattolica di Milano.
Non si sa molto del nuovo Ministro conosciuto soprattutto come insegnante prima e Provveditore a Milano poi, in qualità di Responsabile dell'Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia. Dopo la notizia della sua nomina a ministro, hanno esultato (e lo hanno elogiato sui social network) soprattutto i giocatori della squadra di basket di Gallarate che ha allenato per un periodo di tempo. Lo sguardo è quello di un buono, dell'insegnante che a scuola fa un po' comunella con i suoi alunni. Come spesso accade con i professori di ginnastica.
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Fedele alla Lega, Marco Bussetti è l'uomo che, secondo quanto previsto dal contratto di governo M5s-Lega, dovrebbe superare molti punti della riforma Buona-Scuola firmata Matteo Renzi.
In realtà, in passato è stato lo stesso Bussetti ad elogiarla. Lo ha fatto in diverse interviste rilasciate ai media locali in cui l'ha definita «un'ottima legge», così come ha detto per «l'alternanza scuola-lavoro», definita inefficace dal contratto gialloverde: «È un buon modo per dare significato al proprio studio, la competenza la acquisisci solo associando la teoria al fare», aveva detto a Repubblica.
Negli anni d'insegnante e dirigente si è battuto soprattutto per **l'**alfabetizzazione motoria nella scuola primaria e per l'inserimento degli insegnanti di ginnastica fin dalla prima elementare per dare il giusto valore all'educazione fisica. Un provvedimento presente tra i propositi del nuovo esecutivo e che se venisse attuato sarebbe una buona risposta ai numerosi diplomati Isef senza occupazione.
Poi l'inserimento della settimana corta a scuola, per evitare di accendere il riscaldamento a scuola il sabato. La partecipazione al tavolo di lavoro per la sperimentazione (mai partita) del liceo in quattro anni. Poi l'appoggio alla campagna del comune di Milano per la vaccinazione gratuita delle bambine di 11 anni contro il papilloma virus e le dichiarazioni equilibrate riguardo l'abbigliamento, a volte fuori contesto, delle studentesse a scuola.
In politica Bussetti non ha esperienze e sembra destinato a non brillare. Scarsa conoscenza dell'inglese e del francese a parte (è lui stesso a scriverlo nel suo curriculum personale), è un «tecnico» dal profilo modesto. Come confermano altri professionisti del mondo scolastico che hanno collaborato con lui in prima persona.
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