Famiglie arcobaleno, Appendino contro Fontana: «Torino continuerà le registrazioni dei figli»

Dopo le dichiarazioni del ministro Lorenzo Fontana contro il riconoscimento dei figli di coppie gay, la risposta del sindaco di Torino e di chi continua a battersi per i diritti dei bambini
Famiglie arcobaleno Appendino contro Fontana «Torino continuerà le registrazioni dei figli»

Tra pochi giorni a Torino un'altra coppia gay potrà registrare il proprio bambino. È questa la risposta del sindaco** **pentastellata Chiara Appendino alla nuova chiusura del ministro Lorenzo Fontana ai riconoscimenti di figli di famiglie omogenitoriali.

«Sono pratiche vietate dal nostro ordinamento», ha dichiarato il ministro per la Famiglia e e le Disabilità, ascoltato dalla Commissione Affari sociali della Camera sulle linee programmatiche del suo dicastero. Affermazioni a cui si è subito accostato il ministro Matteo Salvini ribadendo la sua volontà a «difendere il diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà».

LEGGI ANCHE

Fontana: «Stop al riconoscimento dei figli di coppie gay»

Le risposte dalla società civile e politica sono state immediata. Una su tutti, la sindaca Appendino che per prima ha consentito che nel comune da lei amministrato le coppie omogenitoriali potessero effettuare l'iscrizione dei propri figli. «Questa Amministrazione continuerà a registrare sugli atti di nascita l'annotazione che attesta il riconoscimento dei bambini da parte di entrambi i genitori dello stesso sesso. Ad oggi, i registri di Stato Civile del capoluogo piemontese sono stati modificati per trenta bambini  e la prossima settimana l'operazione si ripeterà per il figlio di un'altra coppia».

Anche Nichi Vendola, ex governatore pugliese e oggi papà insieme al suo compagno Ed Testa di Tobia, nato in Canada nel 2016 grazie alla maternità surrogata, ha condannato le proposte del ministro Fontana, definendole «frutto di ignoranza e intolleranza». E ha aggiunto: «Gli stranieri, i rom, i gay: sono i primi scalpi da esibire in questo ritorno di fiamma del razzismo. Un razzismo che con il governo in carica viene sdoganato, legittimato, rivendicato. Le parole di Fontana risuonano in questo contesto, ma purtroppo per lui, nessuno potrà cancellare le nostre famiglie e i nostri figli».

Contro pregiudizi e ideologie le mamme e i papà di Famiglie Arcobaleno, associazione di genitori omosessuali, continuano a far sentire la loro voce. A chiedere, prima di tutto, il rispetto dei loro figli e dei loro diritti. «Siamo esterrefatti che un ministro della Famiglia faccia dichiarazioni che prendono spunto da posizioni personali», ha spiegato la presidente Marilena Grassadonia.

«La fecondazione eterologa, oggi non prevista nella legge 40 per le coppie omosessuali, prevede però che lo status dei figli debba essere riconosciuto e tutelato, qualunque sia il sesso dei genitori. E questo è stato confermato dai Tribunali di Pistoia e di Bologna che hanno ordinato agli ufficiali di Stato civile di iscrivere entrambi i genitori dello stesso sesso nei certificato di nascita dei bambini». Infine, «andiamo avanti nella battaglia nei tribunali e continuando a seguire con attenzione i sindaci che hanno colto il centro della questione, ovvero tutelare tutti i bambini».

LEGGI ANCHE

La lettera di Monica Cirinnà: «Ministro Fontana, non faccia ripiombare questo Paese nel buio»

LEGGI ANCHE

Caro Fontana, i gay esistono e pure le idiozie