Poker, boxe e Casapound. Chi è Roberto Spada

Allenatore di pugilato, un passato nel poker (81 mila euro vinti) e amicizie con esponenti di Casapound. La storia del membro della famiglia Spada che ha aggredito il giornalista di Nemo
Chi è Roberto Spada. Tra boxe poker e Casapound

Se hai l'arma nel cognome, puoi decidere di rinfoderarla o sguainarla. Roberto Spada ha sempre scelto di ostentarla, alla faccia di tutti quei «falsi moralisti che hanno qualcosa da nascondere e accusano altri». Perché, come dicono i membri della famiglia, Spada si nasce, non si diventa. Si nasce a Ostia, si rivendicano le origini sinti, e si cresce sotto l'eredità pesante di Carmine detto Romoletto, boss condannato a 10 anni per estorsione con l'aggravante del metodo mafioso. E se qualche giornalista viene a ficcare il naso, quel naso glielo si rompe con una capocciata, come ha fatto Roberto con l'inviato del programma di Rai2 Nemo martedì sera, davanti alla sua palestra.

Roberto Spada, 43 anni, è il fratello di Carmine. Ha segnalazioni per furto, rapina, ricettazione, estorsione e apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo. Roba di anni fa, poca cosa rispetto ai sospetti mossi dalla Direzione distrettuale antimafia del Tribunale di Roma, secondo la quale Roberto sarebbe il reggente del clan assieme al fratello Carmine. Se quest'ultimo era impegnato «soprattutto nei prestiti usurai», lui lo sarebbe «nel traffico di droga».

Tutto falso ovviamente per Roberto, che si definisce soltanto «un morto de fame». Sono falsi i servizi Tv, false le associazioni antimafia, falso persino dire che la mafia a Ostia esiste. Per Roberto esiste sua moglie Elisabetta, i suoi sei figli e le sue due grandi passioni: il poker e il pugilato.

Al primo inizia a giocare online nel 2005.È bravo, Roberto, forte dell'esperienza delle partite in famiglia davanti al tavolo verde. Nel 2011 fa il grande salto. Partecipa all'European Poker Tour di Sanremo, uno dei tornei più prestigiosi d'Europa, e conquista un posto al tavolo finale, con tanto di diretta televisiva. Arriverà ottavo, 81 mila euro di bottino. «Con questi soldi vorrei aiutare alcune delle famiglie più bisognose della mia zona», dice magnanimo in una delle tante interviste che concede dopo la vittoria. «Non provengo da una famiglia ricca e capisco cosa vuol dire aver difficoltà nel trovare i soldi per le spese indispensabili. Nel mio quartiere c'è gente che ancor prima della metà del mese non ha i soldi per comprare da mangiare».

Ha a cuore il suo quartiere, Roberto. Lì dentro ci coltiva anche la sua seconda passione, la boxe. Nella sua palestra aperta  abusivamente vicino al litorale di Ostia, la Femus Boxe, Robertino cresce le nuove leve, fa un corso per le donne, parla dei miti internazionali Golovkin e Joshua. Figli, nipoti, cugini di Roberto vanno tutti là, a continuare quella gloriosa tradizione del pugilato della famiglia Spada. Il cugino Domenico detto Vulcano è il più bravo di sempre della famiglia, campione del mondo Silver Wbc, prima di essere condannato in primo grado per usura.

È proprio grazie a questa palestra che Roberto entra in contatto con la galassia di Casapound. Appena un anno prima, aveva mostrato simpatie per il Movimento 5 Stelle, che alle elezioni romane aveva sfiorato il 50% a Nuova Ostia. «La destra ha fatto i danni, la sinistra ha fatto i danni, perché non provare il Movimento Cinque Stelle?», diceva. «Ad oggi sono un loro elettore, poi se sbaglieranno perderanno il mio voto».

E forse lo perdono. Perché a partire dalla fine del 2015 Robertino inizia a esternare simpatie per tutt'altra parte politica. Si dice contrario allo Ius soli e condivide lo slogan «Prima gli italiani». Oggi il capo politico Simone Di Stefano dice che Casapound «non condivide nulla con Roberto Spada, se non una sua presenza ad una festa per bambini in piazza». Nel migliore dei casi si tratta di un'approssimazione per difetto.

Perché Roberto è amico di Luca Marsella e Carlotta Chiaraluce, reggenti di Casapound a Ostia e artefici dell'ultimo successo elettorale del movimento di estrema destra. La sua palestra, e quella della moglie, organizzano ben due eventi in partnership con Casapound, intitolati Giovinezza in piazza. Prima l'8 dicembre 2015, poi il 6 gennaio 2016.L'obiettivo è quello di recuperare e far rivivere piazza Gasparri, vicino Ostia Lido. Il programma prevede «giochi e attività per bambini, esibizioni di pugilato, musica, karaoke e un piccolo rinfresco».

Nei manifesti della giornata appaiono affiancati i due simboli degli organizzatori: Casapound e Femus Boxe. Luca Marsella ci mette il patrocinio del suo partito, Roberto i guantoni della sua palestra. Per tutta la mattina, giovani pugili si allenano con Roberto sotto le bandiere di Casapound.

«Ognuno di noi prenda esempio da questi ragazzi di CasaPound Italia litorale romano che stanno facendo un grandissimo lavoro per Ostia», scrive entusiasta su Facebook Roberto. «Siamo quello che facciamo», gli risponde Luca Marsella. In un altro scambio la sua compagna di vita e di partito Carlotta, commenta una foto postata da Roberto: «Pari un pischelletto Ro!». «Haha....vero... grande Carlotta», risponde lui. Risate.