Wendi Deng Murdoch, la più odiata

L'ex moglie del magnate dei media Rupert Murdoch, grande amica di Ivanka Trump, è stata accusata di essere una spia del regime cinese. È solo l'ultimo dei sospetti che riguardano la business woman venuta dalla campagna dello Shandong
Wendi Deng Murdoch la più odiata

Sfoggia una bellezza crudele e nasconde un passato misterioso, è la protagonista di una scalata che l'ha condotta da una sperduta cittadina cinese al matrimonio (e al successivo divorzio) con il magnate dei media Rupert «lo Squalo» Murdoch, e oggi frequenta personaggi del gotha internazionale come Ivanka Trump e Nicole Kidman, Bono e Tony Blair. Wendi Deng Murdoch non è solo una versione aggiornata della classica arrampicatrice sociale: con le sue origini asiatiche - che nel nostro immaginario evocano sempre raffinatissime pratiche d'alcova ignote a noi ingenui occidentali - e il suo piglio manageriale incarna perfettamente i nostri timori di un Estremo Oriente destinato a soppiantarci.

Adesso che a tutto il bagaglio precedente di spietata rovinafamiglie si aggiunge l'accusa di spia del governo cinese, prepariamoci alla consacrazione di una nuova icona-pop: siamo di fronte a un altro personaggio che ameremo detestare.

Le voci sulla collusione tra Wendi e gli apparati dell'intelligence di Pechino sono state pubblicate dal Wall Street Journal: secondo il quotidiano finanziario - che è controllato dalla Dow Jones, e quindi dalla News Corp, e quindi da Rupert Murdoch - all'inizio del 2017 Jared Kushner, genero e senior advisor di Donald Trump, sarebbe stato contattato da funzionari del controspionaggio americano in merito all'amicizia con la donna d'affari cinese. Wendi e Ivanka si frequentano spesso - la figlia del presidente Usa ha pubblicato su Instagram diverse foto delle loro vacanze insieme in Croazia - ma le preoccupazioni degli agenti riguardano un progetto specifico: un giardino orientale da realizzare al National Arboretum di Washington con un finanziamento di 100 milioni di dollari devoluto dal governo cinese. All'interno del progetto, che Wendi Murdoch Deng ha vigorosamente sostenuto con i Trump, è prevista una torre alta 21 metri che nasconderebbe avanzatissime strumentazioni di sorveglianza capaci di intercettare quello che succede alla Casa Bianca e al Campidoglio, a soli otto chilometri di distanza.

Le smentite dell'Ambasciata cinese a Washington, del portavoce di Jared Kushner e della stessa Wendi sono arrivate a strettissimo giro, ma ormai il dubbio era stato seminato: quella donna è sempre stata un po' sospetta, non è vero? Come ha fatto a guadagnare tutto questo potere una che viene dalle campagne cinesi? E se fosse stata addestrata fin dall'inizio per infiltrarsi in Occidente, come in un episodio di The Americans?

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Wendi Deng conosce Rupert Murdoch a Hong Kong nel 1997, un anno in cui effettivamente la metropoli asiatica pullula di illazioni, sospetti, calunnie e spie: la Gran Bretagna sta per restituire la città alla Cina, lasciando aperti molti interrogativi sulla direzione che la terza piazza finanziaria del pianeta intraprenderà sotto i nuovi padroni del Partito comunista. Wendi ha 28 anni, si è da poco laureata a Yale ed è l'unica impiegata cinese della Star Tv, rete di Hong Kong di proprietà di Murdoch. Nell'inverno del '98 Wendi appare per la prima volta al suo fianco come interprete in alcuni viaggi a Pechino e Shanghai. A maggio, Murdoch - all'epoca 66enne - si separa dalla moglie Anna Torv dopo 32 anni di matrimonio. Wendi e lo Squalo si sposano l'anno successivo: la 29enne è diventata l'imperatrice di un conglomerato dei media che spazia dalla tv satellitare Sky ai tabloid britannici Sun e News of the World, fino all'editore Harper&Collins e alla Fox TV.

Nel giro di pochi anni, Wendi dà alla luce due bambine, Grace e Chloe, e i giornali si scatenano per disseppellire il suo passato: nata nella provincia costiera dello Shandong, proprio come Confucio e la birra Qingdao, Wendi Deng all'inizio si chiamava «Wenge», ossia «Rivoluzione Culturale», un nome che abbandona da adolescente per lasciarsi alle spalle le memorie del periodo più buio della storia cinese. La sua capacità di reinventarsi in continuazione la conduce prima a Canton al seguito del padre, direttore di una fabbrica di componentistica meccanica, e poi direttamente negli Usa. A Canton infatti Wendi conosce una coppia di americani, Jake e Joyce Cherry, che si erano temporaneamente trasferiti in Cina. Joyce le insegna l'inglese e la coppia la aiuta a ottenere un visto per motivi di studio, fornendole anche un lavoro come tata della figlia. Ben presto Joyce inizia a sospettare la più scontata delle relazioni papà-baby sitter e butta fuori di casa la 19enne Wendi: Jake, che ha 53 anni, la segue e la sposa. Il matrimonio durerà solo pochi mesi, ma Wendi ha ormai ottenuto la green card che le permetterà di finire gli studi in America e tornare in Asia da laureata a Yale, pronta per l'incontro con il magnate.

Le dichiarazioni rilasciate dalla donna ai media durante gli anni del suo matrimonio con Murdoch sono gelidamente formali («I miei genitori mi hanno insegnato a lavorare sodo», «La cosa più importante per le mie figlie è l'istruzione», «Penso che i bambini imparino a essere gentili dai genitori»), ma tutti ricordano la sua reazione fulminea - da vera superspia addestrata, penserebbe qualcuno - quando nel 2011 intercettò al volo la torta che un attivista politico aveva lanciato contro il marito.

Il divorzio, annunciato nel 2013, l'ha lasciata con un patrimonio personale stimato in circa 6 miliardi di dollari e voci su una sua relazione con Tony Blair diffuse dal quotidiano Daily Telegraph, che nel 2014 pubblicò stralci di una lettera nella quale Wendi avrebbe descritto con toni estatici i muscoli e le chiappe dell'ex primo ministro britannico.

La lettera è scritta in un inglese troppo elementare per una laureata a Yale e con tratti troppo entusiastici per una donna che pensa «che i bambini imparino a essere gentili dai genitori»; così, anche dopo le ultime accuse, bisogna considerare l'ipotesi che in realtà l'intera costruzione di questo personaggio da bella senz'anima operata per anni dai media occidentali ci racconti molto di più su di noi, sui nostri pregiudizi e sui nostri equivoci culturali, di quanto non riveli davvero su Wendi Deng, alias Deng Wenge: una ragazza come tante - probabilmente solo più determinata e manipolatrice di altre - che si è fatta strada in anni in cui tra Cina e Occidente scorrevano fiumi immensi di denaro e opportunità.

In ultima analisi, e fino a prova contraria, in tutta questa storia c'è solo un personaggio davvero accusato di spionaggio: si chiama Rupert Murdoch, e nel 2011 è stato coinvolto nell'inchiesta sul suo tabloid News of the World, i cui giornalisti ascoltavano sistematicamente le conversazioni private di politici, celebrità e membri della famiglia reale britannica. Altro che servizi segreti cinesi.