Joaquin Phoenix: «Io Joker? Sono aperto a tutto»

L'attore, tre volte nominato all'Oscar, ci regala un'altra performance da urlo. Dopo l'exploit allo scorso Festival di Cannes è nelle sale italiane «A Beautiful Day» di Lynne Ramsay. Lo abbiamo incontrato
Joaquin Phoenix «Io Joker Sono aperto a tutto»

Joaquin Phoenix: «Io Joker? Sono aperto a tutto»

Non è una novità: Joaquin Phoenix quando ci si mette può stupire. Ve lo ricordate nei panni dello spietato Commodo ne Il gladiatore e in quelli di Johnny Cash in Quando l’amore brucia l’anima? E nel discusso The Master? Tre performance da nomination all'Oscar. Ora tocca al personaggio di Joe in A Beautiful Day di Lynne Ramsay (nelle sale dal 1° maggio) che lo scorso anno gli ha fatto conquistare la Palma d'Oro al Festival di Cannes per la migliore interpretazione.

A Beautiful Day con Joaquin Phoenix
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Il The Times ha definito We Were Never Really Here (titolo originale) «il Taxi Driver del 21° secolo, un giudizio a cui la regista reagisce quasi con imbarazzo. Quando in un hotel di Roma le chiediamo che effetto le fa essere accostata a Scorsese, con il suo accento scozzese risponde intimidita: «Se ti mettono sul punto più alto del piedistallo è più facile cadere – sorride – le persone si divertono a dare le loro interpretazioni, a confrontare un film con un altro. Io ho semplicemente pensato al mio film» Per il gioco delle parti non possiamo non chiedere a Phoenix se si sente il nuovo Robert De Niro. Prima di emettere parola l'attore americano fa una lunga pausa, poi con le mani nei capelli dichiara: "Certo che no! Chiunque attore della mia generazione è stato influenzato da De Niro e dal suo lavoro, ma credo che ognuno debba cercare la propria strada». Taglia corto.

Phoenix nel film interpreta il sicario Joe, un ex marine che si occupa di risolvere casi di prostituzione minorile. Il caso in cui viene coinvolto è più complicato del solito: si deve occupare infatti della sparizione della giovanissima Nina, figlia di un senatore di New York. Joe non ha pietà, non si ferma davanti a nessuno ed è il suo martello a fargli strada. Nello stesso tempo dietro i suoi gesti violenti, un passato devastante e quelle cheloidi che gli coprono il corpo si nasconde un uomo tenero, che bada alla madre anziana e che diventa una sorta di angelo custode per Nina. Per certi versi Joe è glaciale e protettivo come Ryan Gosling in Drive. Anche l’atmosfera e le musiche ricordano il film di Refn. È proprio la complessità di questo personaggio che ha convinto Phoenix a dire sì a un film indipendente: «Joe è pieno di potenzialità, è ricco di sfaccettature e in constante conflitto con se stesso – spiega l’attore - in ogni momento io e Lynne ci chiedevamo: “Che cosa ci può rivelare ora?” È una fortuna per un attore e un regista avere a che fare con un personaggio del genere».

E** Phoenix** è pronto a stupirci ancora: allo scorso Festival di Berlino ha già fatto parlare di sé per Don’t Worry, He Want Get Far on Foot di Gus Van Sant e sarebbe perfetto nella parte di Joker in un film tutto sulla nemesi di Batman. E a proposito di Joker ci dice, senza sbilanciarsi: «Sono aperto a tutto».