«Ballando con le stelle 2018», scoppia il caso Ciacci

Sabato sera, lo show Rai ha scelto i suoi semifinalisti e riaperto il caso Ciacci. Guillermo Mariotto ha ribadito la propria perplessità sulla same sex dance dello stylist. Che, polemiche a parte, è riuscito a portare in tv un dibattito importante
«Ballando con le stelle 2018» scoppia il caso Ciacci

Giovanni Ciacci ci aveva visto lungo e la rumba, annunciata come scandalosa, non ne ha tradito il pronostico. Sabato sera, a Ballando con le stelle, il caso – l’unico – di puntata è stata l’esibizione dello stylist. Insieme a Raimondo Todaro, Ciacci ha ballato il ballo della fecondazione. A sentire Carolyn Smith, entusiasta di una performance che ha magnificato come «stre-pi-to-sa». Meno bene, stando a Guillermo Mariotto, che alla coppia Ciacci-Todaro ha voluto dedicare una breve digressione.

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L’estetica, questa volta, non c’ha azzeccato granché con la diatriba di puntata. Mariotto, unico dietro il banco della giuria a non aver gradito quanto visto, s’è limitato a riportare un fatto curioso. Un fatto che, ha detto, lo ha portato ad interrogarsi sulla responsabilità sociale di un programma che, «come l’acqua potabile», entra in tutte le case. Un bambino, cinque, sei anni al massimo, avrebbe tirato il giudice per la giacca, chiedendogli conto di una serie di cose: le parole di Ivan Zazzaroni, il significato di omofobia, la relazione tra Ciacci e Raimondo Todaro. «Era confuso», ha spiegato Mariotto, ragionando sulla bontà dei contenuti veicolati.

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La gogna è stata immediata. Fabio Canino ha alzato la voce, urlando al «razzismo dei gay contro i gay», il peggiore. Il pubblico ha fischiato, mentre Zazzaroni ha preso le parti di una coppia che sembra destinata a rimanere «controversa».

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Nonostante la finale sia alle porte e la platea social schierata con Ciacci (al quale, per la quarta puntata di fila, è andato il «tesoretto»), un giudizio unanime sulla scelta della same sex dance non è stato trovato. Quel che prima era Zazzaroni è diventato Mariotto. E, forse, sarebbe tempo di arrendersi all’idea che «bene o male purché se ne parli». Tanto più che, quest’anno, Ballando con le stelle è parso capace di veicolare messaggi complessi.

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Gessica Notaro, la cui performance pur non ha convinto, ha potuto trovare in studio sabato sera Valentina Pitzalis, cui l’ex marito ha dato fuoco. Si è potuto parlare di violenza sulle donne, di omosessualità e coraggio. Si è potuto osservare Carolyn Smith, senza parrucca né turbante. E si è potuto pure godere di esibizioni valide.

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Giaro Giarratana, professione influencer, si è confermato uno (se non il) potenziale vincitore. Cesare Bocci ha mostrato un lato di sé inedito. Francisco Porcella ha trovato l’amore in Anastasia Kuzmina. E Gessica Notaro, mandata al ballottaggio finale, ha fatto fuori Amedeo Minghi prima, Massimiliano Morra poi. I semifinalisti sono stati scelti e la cosa strana, se propria se ne vuole trovare una, è la presenza di Nathalie Guetta (divertente ma per niente brava) tra loro.

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