Ex medico ginnaste Usa: 60 anni di carcere per pedopornografia

L'ex medico della nazionale statunitense di ginnastica Larry Nassar è stato condannato a 60 anni di carcere per pedopornografia. Nel pc aveva 37mila foto e video con minori. A gennaio lo attende la sentenza per abusi sessuali nei confronti delle ginnaste
Ex medico ginnaste Usa 60 anni di carcere per pedopornografia

Che qualsiasi condanna sarebbe stata pesante era già chiaro dai processi. Più di uno contro Larry Nassar, ex medico della nazionale statunitense di ginnastica, condannato ora a 60 anni di carcere per pedopornografia infantile.

Un tribunale del Michigan è arrivato alla sentenza per il 54enne che è stato per quasi trent’anni medico della federazione Usa di ginnastica partendo da un'inchiesta dell'Indianapolis Star. Il giornale ha raccolto nel settembre del 2016 le testimonianze di due ex atlete che lo avevano conosciuto da bambine.

Nassar è stato condannato per tre capi di accusa, ognuno per pornografia infantile, vent’anni per uno fanno 60. Lui si era già dichiarato colpevole la scorsa estate per 7 capi d’imputazione.

Proprio dopo la prima inchiesta il caso si è allargato con decine di ragazze che hanno raccontato la loro esperienza. Comprese le olimpioniche. McKayla Maroney ha raccontato di aver subito molestie da quando aveva 13 anni, lo stesso hanno fatto Gabby Douglas e Aly Raisman, tre ori entrambe fra Londra e Rio, che ora accusa le istituzioni, federazione compresa, che hanno coperto il medico. Le ragazze lo chiamano mostro.

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Nel computer di Nassar sono stati trovati oltre 37mila foto e video pedopornografici. Dal 2004 in poi aveva immagini anche di ragazzine sotto i 12 anni. Aveva poi cercato di disfarsene, secondo quanto riporta la Cnn, pagando 49 dollari per svuotarlo.

«Mi dispiace enormemente per tutte coloro che sono coinvolte. Dobbiamo tutti superare quanto successo e cercare la via della guarigione». Questo ha detto Nassar al processo in cui si è dichiarato colpevole. Immediata la risposta della giudice Rosemarie Aquilina: «Concordo che è tempo di guarigione, ma a loro potrebbe servire una vita per guarire che lei spenderà in prigione pensando a come ha rubato la loro infanzia». Nel mese di gennaio dovrebbe arrivare la sentenza nel processo per abusi sessuali.

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