Vodka, concerie e auto usate: ecco Panama, la squadra simpatia

A Russia 2018 scende in campo la selezione centroamericana, all’esordio assoluto in un Mondiale. Una storia incredibile, cominciata grazie ad un italiano che arrivò per insegnare a lavorare la pelle
Vodka concerie e auto usate ecco Panama la squadra simpatia

Sono scesi dall’aereo indossando tutti il classico cappello chiaro a tesa larga, quello che nell’immaginario collettivo corrisponde al nome del loro paese: Panama. Lo indossò anche il presidente americano Theodore Roosvelt, quando nel 1906 presenziò all’inaugurazione del celebre canale che collegava l’Atlantico e il Pacifico; non potevano essere da meno i calciatori della nazionale, che a Russia 2018 si apprestano a fare il loro debutto assoluto in un Mondiale.

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Pensare che il calcio, a Panama, ha una storia relativamente recente, dietro la quale si nasconde un italiano. Un toscano, per la precisione, l’imprenditore Giancarlo Gronchi, che nel 1969 lasciò la provincia di Pisa e approdò nel centro America per sviluppare l’industria conciaria. Lui, maestro nella lavorazione della pelle, aveva però un’altra grande passione, che appena riuscì a ritagliarsi un po’ di tempo libero cominciò a predicare sul territorio: il pallone.

«Mio padre intuì che la semplicità di questo sport si sarebbe sposata perfettamente con l’allegria dei panamensi», rivela al Corriere Fiorentino il figlio Giampaolo, che è rimasto laggiù e oggi gestisce gli affari di famiglia. Compreso il Tauro, la squadra che fondò suo papà dandogli il nome della conceria e i colori della Juventus, di cui era tifoso sfegatato. Arrivarono i primi successi nelle leghe industriali e Gronchi senior capì che era il momento di fare il salto.

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Nel 1988 diede il suo contributo alla creazione dell’ANAPROF, il corrispettivo della nostra Serie A, dove il Tauro fino ad oggi è riuscito a imporsi ben 13 volte. Giocatori della nazionale come Ismael Diaz, Luis Tejada e Gabriel Gomez sono passati di lì: «Mio padre sarebbe orgoglioso di vederli giocare in Coppa del Mondo», continua Giampaolo, che si augura che Panama possa diventare la squadra simpatia del Mondiale: «Anche se per passare il girone servirà un miracolo».

Ci sono Inghilterra, Belgio e Tunisia, squadre ben più blasonate. Ma i Los Canaleros, questo il soprannome, sono pronti a dare l’anima, sperando anche nella buona sorte: si sono qualificati grazie ad un gol fantasma a tre minuti dalla fine che ha scatenato il delirio allo stadio, con tanto di invasione e (finti) svenimenti. In Russia il divertimento continua: il difensore Baloy ha messo in vendita su internet la sua auto, mentre il ct Gomez ha fatto una promessa alcolica.

«Se passiamo il girone mi scolo due bottiglie di vodka». Con un panama in testa, ovviamente.

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