Iaquinta condannato: che fine hanno fatto gli altri campioni del mondo?

Due anni di reclusione per l’ex attaccante azzurro per reati di armi, mentre la maggioranza degli eroi di Germania 2006 è rimasta nel calcio: da Totti a Cannavaro, da Grosso a Gattuso, allenatori, opinionisti e giramondo. E c’è pure chi, come Zaccardo, ha cercato lavoro su LinkedIn...
Iaquinta condannato che fine hanno fatto gli altri campioni del mondo

Dal prato dell’Olympiastadion di Berlino al parcheggio del Tribunale di Reggio Emilia. Vincenzo Iaquinta, campione del mondo con l’Italia ai Mondiali del 2006, è stato condannato a due anni di reclusione per reati di armi nell’ultima udienza di «Aemilia», il maxi-processo contro la ‘ndrangheta. L’accusa aveva chiesto 6 anni di fermo, ma nella sentenza di primo grado è caduta l’aggravante mafiosa: ben peggio è andata a suo papà, Giuseppe, condannato a 19 anni di reclusione proprio per associazione mafiosa.

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«Vergogna, mi hanno rovinato la vita senza che io abbia fatto nulla», urla l’eroe di Germania 2006 di fronte alle telecamere. «Il nome ‘ndrangheta nella mia famiglia non sappiamo neppure cosa sia. Mi hanno voluto colpire perché sono di Cutro, ma io ho vinto un Mondiale e sono orgoglioso di essere calabrese». Un Mondiale vinto da protagonista, visto che Iaquinta segnò all’esordio un importante gol contro il Ghana e poi giocò oltre un’ora nella finalissima contro la Francia, vinta ai rigori dagli azzurri.

Ma che fine hanno fatto gli altri campioni del mondo? A dodici anni di distanza da quella notte magica, soltanto in tre sono ancora in attività: Barzagli, esperto difensore centrale della Juventus, De Rossi, diventato finalmente capitano della Roma dopo l’addio di Totti, e soprattutto Gigi Buffon, che a 40 anni - dopo 17 stagioni alla Juventus - ha deciso di rimettersi in gioco firmando un contratto col Paris Saint-Germain, con la speranza di andare a vincere quella Champions che manca nel suo palmares.

Si è trasferito ben più lontano Cannavaro, che per allenare adesso si trova in Cina, a Guangzhou, mentre Gattuso, Grosso e Inzaghi hanno trovato panchine prestigiose in Italia. Erano andati all’estero, ma sono tornati invece Materazzi, Pirlo e Del Piero: Matrix è stato in India e ora gestisce il suo negozio a Milano, Il Maestro si occupa di vini dopo la splendida esperienza a New York, mentre il Pinturicchio ha chiuso la carriera in Australia e ora è uno degli opinionisti più importanti di Sky Sport.

Insomma, tutti si sono reinventati in qualche modo. Ma, nel caso si dovessero ritrovare in cerca di lavoro, possono sempre fare come il difensore Zaccardo, che lo scorso anno ha cercato squadra mettendo il suo profilo su LinkedIn: un cv dove spicca la dicitura «campione del mondo».

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