Abbiamo un sogno, una città dove si vive in pace

50 anni veniva assassinato Martin Luther King, ma il mondo ha ancora e sempre più bisogno di pace, di diritti, di uguaglianza. C'è chi, sulla base di questi principi, sta cercando di costruire un mondo migliore. Ecco dove, dall'India agli Usa
Abbiamo un sogno una città dove si vive in pace

Era il 4 aprile 1968 quando Martin Luther King, il più noto leader per i diritti civili degli afroamericani, veniva assassinato a Memphis. Sono passati 50 anni esatti da quel giorno. Per la sua attività di pacifista il suo nome viene spesso affiancato a quello di Gandhi e a quello di Mandela, tre grandi personaggi della storia che hanno segnato il XX secolo e ispirato la lotta per l’eguaglianza fra tutti gli uomini. C’è chi ha accolto questo pensiero cercando di realizzare nuovi modelli di vita basati sul rispetto, sulla solidarietà e sulla pace, scardinando il sistema per riformulare il futuro dell'umanità su basi diverse. Sono progetti che hanno segnato tutta la storia dell'umanità, «città utopiche della pace», ma vissute non come utopia, basate sulla non violenza e il rispetto reciproco. Quali sono questi progetti oggi? Quale futuro possono avere?

A partire dagli anni '80 Jacque Fresco e Roxanne Meadows hanno dato vita al progetto Venus in Florida con l’obiettivo di superare l’attuale sistema economico basato su risorse in via di esaurimento per migliorare il livello della vita di tutti. Un eden di 85.000 mq  per creare un'alternativa sostenibile per una società senza soldi e senza tasse, basata sulle sole risorse naturali disponibili.LEGGI ANCHE

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La prima fase di The Venus Project è stata completata in un'area incontaminata di circa 9 ettari nel sud della Florida. Gli edifici e il centro congressi, integrati da modelli, illustrazioni e progetti, sono i primi passi completati per aiutare a vedere, sentire e toccare il futuro. Sono tutti a cupola, forma-simbolo di resistenza e stabilità, e che richiede la minor quantità possibile di materiale per racchiudere uno spazio. Una nuova fase del progetto Venus sta per cominciare e per questo stanno cercando ingegneri, architetti e tecnici per la realizzazione del Center for Resource Management realizzato dai disegni originali di Jacque Fresco e che sarà progettato per essere il più autosufficiente possibile, con energia proveniente da fonti rinnovabili e cibo coltivato in loco. Nascerà anche il Museo del Futuro che  prevede alloggi per i visitatori che vorranno fermarsi più di un giorno per imparare di più su questa nuova società possibile, almeno secondo Fresco e Roxanne. La visita del centro è aperta a tutti.

Tra le città utopiche della pace c’è Auroville nel sud dell’India, detta anche città dell’Aurora, che ha appena festeggiato i 50 dalla fondazione. Nacque proprio nel 1968 grazie al sogno dei sostenitori raccolti attorno alla figura di Sri Auribondo e oggi sono circa 2.500 da 45 nazionalità diverse gli abitanti sognatori di Auroville, in una foresta sulla costa del Coromandel a 150 chilometri da Mandas: vogliono costruire una società alternativa dove uomini e donne di ogni angolo del mondo possono vivere in pace e armonia, al di sopra di ogni credo, politica e nazionalità. La città è autonoma dal punto di vista dell'energia, consuma il cibo che produce, attraverso coltivazioni biologiche, ricicla la quasi totalità dei materiali, costruisce in bioedilizia, si fonda sulla propietà collettiva. Una sogno diventato realtà, anche se, come dicono alcuni, fatta anche di ombre. Sempre in India, si trova Dharamsala, sede del parlamento tibetano in esilio dove dal 1959 si è rifugiato il Dalai Lama. In città regna la pace buddista scandita dai rintocchi delle campane del monastero che chiama alla preghiera i monaci con le loro tuniche rosse.

In Italia è forse Pomaia, sede dell’Istituto Lama Tzong Khapa il luogo dove più di altri si vive secondo i dettami del Dalai Lama. Il piccolo paese dell'entroterra pisano è diverso già solo arrivandoci con molte case che all'esterno hanno esposte le bandiere di preghiera. Il centro internazionale di studi tibetani, che dalla fine degli anni Settanta ospita maestri buddisti, volontari, lezioni e corsi di lunga durata frequentati da allievi proveninenti da tutto il mondo, ha sempre lavorato in massima integrazione con il paese, ne ha cambiato in parte il proprio tessuto sociale, accogliendo le tante persone che in questi quarant'anni si sono trasferite su queste colline. «Il nostro tentativo è di vivere in un modo più pacifico, più rispettoso», ci dicono da Pomaia. «Qui vengono persone che vogliono mettersi al servizio degli altri e vivere in un contesto migliore. E questo percorso personale si riflette nella vita di tutti i giorni. Per noi vale quello che dice il Dalaia Lama: la nostra religione è gentilezza».LEGGI ANCHE

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Il concetto di pace e di accoglienza anima il salentino Parco Culturale Ecclesiale Terre del Capo di Leuca-De Finibus Terrae, primo in Italia nel suo genere, fondato per la valorizzazione della cultura, dell'arte e del patrimonio umano ed ecclesiastico seguendo gli insegnamenti di Don Tonino Bello, in via di beatificazione. La rete dei 18 comuni del parco promuove  il territorio con itinerari da fare  a piedi e in bicicletta, ma anche con  momenti di spiritualità e di condivisione  coinvolgendo giovani locali e non in progetti turistici per promuovere l'ospitalità. Si vive un atmosfera di  una grande apertura nei confronti dei migranti e di chi decide di stabilirsi nell'area del parco, con aiuti concreti come il microcredito.

Il forte desiderio di un mondo migliore ha dato vita nel 2016, in occasione dei 500 anni dalla pubblicazione del volume Utopia di Tommaso Moro, al progetto Ecotopia 2121 che immagina come potrebbero diventare ecofriendly in una futura trasformazione 100 città di oggi, tra le quali Accra, Londra e Parigi . Interessante rilevare che le nazioni in vetta all’elenco dei paesi più «pacifici», elaborato sulla base del Global Peace Index dell’Insitute for Economics and Peace, sono europee: Svezia, Finlandia e Svizzera, seguite da Norvegia, Danimarca, Irlanda e Olanda, almeno secondo il Positive Peace Report 2017 .

Utile la lettura del nuovo volume La Geografia dell'incertezza di Alessandro Ricci (Exorma Edizioni), che affronta il tema dell'instabilità personale e collettiva che poi spinge alla ricerca di una città utopica. Forse però tutti potremmo fare qualcosa ogni giorno per migliorare la società. Richard Davidson, Phd ad Harvard ed esperto nel campo delle neuroscienze, fondatore del Center for Healthy Minds racconta: «Durante un viaggio in India ho intuito che una mente calma può indurre benessere in qualunque tipo di situazione. Per dare seguito alla promessa fatta al Dalai Lama ho concentrato gli studi sulla gentilezza e sulla tenerezza, approfondendo ancora è emerso che stimolando la tenerezza nei bambini e negli adolescenti migliorano i risultati scolastici, il benessere emotivo e la salute». Presumibilmente lo stesso vale per gli adulti.