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Proposte per un vero progetto europeo sull’immigrazione

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21 Gennaio 2019

L’inquinamento delle coscienze sulla questioni immigrazione, sembra non avere limiti, colpendo apparati importanti della burocrazia statale. L’ultimo in ordine di tempo è il sequestro della nave Aquarius della ONG “Mediterranee” per non aver ottemperato alle norme della raccolta differenza dei rifiuti.

Ma sulla questione dell’immigrazione, non basta solo lamentarsi con questo governo che usa i migranti nella sua infinita campagna elettorale sulla pelle di questi poveri disperati, alimentando razzismo e xenofobia. Occorre avere una proposta e un serio progetto capace di fare terra bruciata attorno a tutte le falsificazioni e le bugie che sono state utilizzate in questi mesi e che sappia coniugare accoglienza, solidarietà e integrazione, tenendo anche conto dei limiti legislativi presenti nelle attuali e precedenti norme.

Corridoi umanitari: Se si vuole evitare che il mare Mediterraneo diventi una sorta di grande cimitero (dal 2014 sono già morte circa 18.000 persone), l’unica vera alternativa è quella di garantire corridoi umanitari a tutti coloro che vogliono raggiungere l’Europa, una sorta di biglietto umanitario che deve avere un costo di almeno la metà di quando oggi questi disperati pagano alla criminalità organizzata dei trafficanti di esseri umani. Nessuno deve essere più costretto a venire in Europa con i gommoni, che di fatto sono lo strumento principale della criminalità organizzata per il commercio degli esseri umani. Alla fine si potranno usare poi i soldi per il controllo del Mediterraneo per l’accoglienza.

Permessi di soggiorno: Tutti i migranti che arrivano in Europa (compresi tutti coloro che già ora vi risiedono) devono poter usufruire di un permesso di soggiorno provvisorio, che consenta loro di poter regolarizzare in qualche modo la loro posizione giuridica e garantire una residenza concordata con le autorità di pubblica sicurezza. Regioni, province e comuni devono garantire ai migranti un alloggio decoroso.

Diritti e doveri: Tutti i migranti che sono in possesso di un Permesso provvisorio di soggiorno, hanno il dovere-diritto al lavoro, rendendosi disponibili a fare lavori socialmente utili nei Comuni, nelle Province o nelle Regioni di residenza, in attività predisposte dagli Enti locali stessi in collaborazione con le Prefetture, per poter usufruire dei servizi indispensabili per garantire loro una vita dignitosa: casa, scuola, sanità, trasporti ecc. In alternativa al lavoro, una parte degli immigrati può essere destinata a corsi di formazione professionale nel campo del volontariato, finalizzata per favorire il loro ritorno nei paesi di origine per costruire scuole, ambulatori e ospedali. Non deve essere compito dell’Italia quello di fare corsi per l’utilizzo delle armi in nome della nostra sicurezza. Serve poi una legge della Stato che garantisca un salario minimo e normative sindacali uguali per tutti (ferie, malattia, orari di lavoro decenti, Tfr ecc.).

Centri di accoglienza collettivi: I Centri di accoglienza che potrebbero essere necessari per affrontare l’emergenza potranno essere gestiti direttamente dai Comuni, dalle Parrocchie, dalla Caritas, dalla C.R.I.  evitando fenomeni di sfruttamento.

Nessun lager: L’Italia e l’Europa non devono più finanziare la gestione di veri e propri lager, nel Nord Africa, né in Libia e né in Turchia, per imprigionare i migranti che passano da questi Paesi, lager dove avvengono violazioni dei diritti umani inenarrabili. Gli accordi internazionali con i paesi da cui provengono gli immigrati possono riguardare la lotta ai trafficanti di esseri umani e solo il finanziamento di scuole e ospedali nei paesi di origine.

L’Europa: Deve assolutamente trovare un accordo globale sul problema dell’immigrazione, almeno tra i principali Paese fondatori. La mancanza di accordo in tal senso non può essere fatta pagare sulla pelle degli immigrati come è avvenuo in queste settimane. In questo 2019 in cui si rinnovano le istituzioni Europee, si dovrà prevedere una sanatoria tra tutti gli immigrati e chiudere definitivamente quelle situazioni di degrado nate sui confini dei nostri Paesi.

Rimpatri: Possono essere previsti rimpatri degli immigrati che vogliono ritornare al loro paese anche con incentivi finanziari. I rimpatri possono avvenire solo su base volontaria.

Espulsioni: Dopo il varo di tutti queste norme che garantiscono diritti e doveri, si possono prevedere provvedimenti di espulsione per coloro che non rispettano le nostre leggi o che commettono reati gravi, evitando atteggiamenti di criminalizzazione indiscriminata.

Fatte queste proposte va compreso che la questione immigrazione non è più una questione emergenziale ma epocale, destinata ad aumentare nei prossimi anni quando inizieranno fenomeni migratori causati dai dissesti ecologici che stanno minando l’intero ecosistema. I migranti da “ossessione” per tutto il mondo occidentale devono diventare una risorsa per il futuro dell’intera umanità. Il sogno di questa fiumana di gente che dall’America Latina va verso gli Stati Uniti o dal Medio oriente e dall’Africa va verso l’Europa, è lo stesso sogno legittimo che avevano i cittadini di colore che hanno animato le marce pacifiste dei diritti umani di Martin Luter King.

Il secolo che viviamo è carico di grandi contraddizioni, con il mondo occidentale che vive l’angoscia tra il chiudersi alimentando razzismo e xenofobia e un progetto di apertura che va governato, progettando alla fine di questo secolo la fine di tutti i confini, quegli stessi confini che nel XX° secolo hanno provocato solo guerre, corruzioni e distruzioni. A chi brandisce il problema immigrazione per la nostra sicurezza, occorre ricordare che chi semina odio non solo rischia di favorire razzismo e xenofobia ma può alimentare una tensione nella nostra società alimentando quel terrorismo, problema questo reale, che va combattuto e arginato unitariamente.

Scrivo queste considerazioni, nella prospettiva di aprire un dibattito serio tra tutti gli uomini e le donne di buona volontà, un appello a tutte le persone libere e forti, come fece 100 anni or sono don Luigi Sturzo, prima che Karl Marx riscriva il suo incipit per manifesto del 2019: “Uno spettro si aggira nell’Europa: il grande spettro dell’indifferenza”. Ma l’indifferenza è oggi cosa molto pericolosa, perché potrebbe partorire nuove guerre, compresa quella finale con l’uso di armi atomiche. Sarebbe la nostra fine.

Emilio Vanoni – Induno Olona

Commenti

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  1. Giorgio Martini Ossola
    Scritto da Giorgio Martini Ossola

    Ho letto questa lettera e ho solo un commento… allucinante. Secondo il signor Vanoni tutta l’Africa ed il mondo intero avrebbe il diritto di entrare in Italia e in Europa,in sostanza i confini non varrebbero nulla e i diritti dei cittadini di uno stato sovrano vengono dopo quelli degli stranieri. Vorrei dire al signor Vanoni,che sono proprio le prese di posizione come le sue ad alimentare razzismo e xenofobia, in democrazia si hanno diritti e doveri,non è il Far west.

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