Grande emozione a Furci per la festa in onore del Beato Angelo
Vasto Tanti fedeli hanno partecipato alla processione e alla Santa Messa
FURCI. Grande emozione a Furci per la festa in onore del Beato Angelo. In tanti hanno partecipato alla giornata dedicata al Santo del paese. Il 6 febbraio infatti ricorre l'anniversario della sua morte, avvenuta a Napoli nel 1327. La giornata ha previsto la celebrazione di una messa, la processione accompagnata dalla banda di Furci e i fuochi pirotecnici. La messa solenne si è tenuta alle ore 11 di ieri nel Santuario del Beato ed è stata celebrata da don Nicola Fioriti e concelebrata insieme al parroco don Angelo di Prinzio.
BREVE BIOGRAFIA:
Angelo da Furci (Furci, 1246 – Napoli, 6 febbraio 1327) è stato un religioso italiano. Membro dell'ordine agostiniano, di cui fu anche priore provinciale per Napoli, è venerato come beato dalla Chiesa cattolica che ne celebra la memoria liturgica il 6 febbraio.
Entrò tra gli agostiniani del convento di Vasto nel 1266 e venne ordinato sacerdote: soggiornò per cinque anni a Parigi, dove ebbe modo di studiare teologia presso la Sorbona. Tornato in Italia, insegnò presso numerosi conventi dell'Ordine e venne infine assegnato allo Studio Generale degli Agostiniani a Napoli; fu priore della Provincia napoletana degli agostiniani dal 1287.
Papa Niccolò IV intendeva elevarlo all'episcopato, ma Angelo rinunciò, per umiltà, sia alla carica di vescovo di Melfi che, in seguito, a quella di vescovo di Acerra.
Morì nel 1327 presso il convento di Sant'Agostino alla Zecca a Napoli, dove venne sepolto.
Fu un celebre teologo ed omileta, ma il suo commento al Vangelo di Matteo e la sua raccolta di sermoni non sono pervenuti ai nostri tempi.
Acclamato santo alla morte, venne aggregato ai compatroni di Napoli, dove veniva commemorato in due feste (il 6 febbraio e il 13 settembre): nell'agosto 1808 il suo corpo fu traslato a Furci, dov'è ancora sepolto nel santuario a lui intitolato.
Papa Leone XIII ne approvò il culto il 20 dicembre 1888: il Martirologio Romano fissa per la sua memoria liturgica la data del 6 febbraio.