Suor Alessandra Smerilli su “Il sole 24 ore”: «Papa Francesco sta dando spazio alle donne»

VASTO. Suor Alessandra Smerilli è una delle personalità più illustri a cui Vasto ha dato i natali. Nata nel 1974, ha frequentato il Liceo Scientifico Mattioli di Vasto prima di entrare nell’Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice Salesiane di Don Bosco per realizzare il sogno di diventare suora.

Una vita che sembrava aver imboccato la strada della preghiera e delle opere di apostolato, ma che a un certo punto ha una svolta inattesa, a detta della stessa Suora, con la scelta, fortemente incoraggiata dalla sua superiore, di iscriversi alla Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Roma Tre.

Seguono la laurea conseguita con il massimo dei voti in Economia Politica e l’inizio di una brillante carriera da economista con due Dottorati, uno dei quali alla University of East Anglia di Norwich.

Oggi è docente di Economia Politica ed Elementi di Statistica presso la Pontificia Facoltà «Auxilium» di Roma e visiting professor alla University of Pennsylvania. E, come scrive “Il sole 24 ore”, è “una delle economiste più ascoltate dalla Cei e dal Vaticano al tempo di Bergoglio”.

Il movente delle sue ricerche, che hanno dato vita a numerose pubblicazioni scientifiche, è il tentativo di pensare un modello di economia che contribuisca a creare benessere comune e a formare le persone ai valori comunitari, lenendo le disuguaglianze.

E proprio la disuguaglianza, declinate nelle sue diverse forme, è l’argomento su cui è stata imperniata la sua recente intervista rilasciata a Paolo Bricco per “Il sole 24 ore”.

«L’Occidente ha ridotto la povertà. La globalizzazione trainata dall’Europa e dagli Stati Uniti ha creato le condizioni per la crescita economica di pezzi interi del mondo. Ora, però, l’Occidente deve diminuire le disuguaglianze– si legge nell’articolo.

Le disuguaglianze tipiche delle società occidentali a cui fa riferimento non sono solamente di natura economica. Suor Smerilli ha in mente il divario di opportunità che deriva dalla differenza di genere, a partire dalle scarse possibilità che le giovani generazioni di donne hanno di essere decisive all’interno dell’organizzazione ecclesiastica: «Nella Chiesa c’è poco spazio per le donne a livello di struttura e di gerarchia. Papa Francesco sta facendo molto per aumentare questo spazio. La diversità dello sguardo garantisce scelte più universali» - ha riferito all’inviato de “Il sole 24 ore”.

Una lotta per l’uguaglianza di genere che in campo economico si misura in primo luogo nel conseguimento della parità retributiva tra uomo e donna nel mondo del lavoro che al giorno d’oggi è, nella maggior parte dei casi, un’illusione: «Una delle ultime ricerche sul gender gap– un indice basato su criteri economici, politici, educazione e salute che stabilisce il divario uomo-donna all’interno di ogni Paese - pone l’Italia al 126mo posto su 144 Paesi, a parità di mansioni svolte. Gli studi dimostrano inoltre che quando la leadership è condivisa le aziende funzionano meglio: per approccio, sensibilità e modo di vedere le cose, aspetti di solito poco considerati dalle imprese» ha dichiarato suor Smerilli alla vigilia del convegno all’Auxilium in occasione della Giornata Internazionale della Donna.