Videosorveglianza, Fratelli d’Italia presenta emendamenti al regolamento

Sicurezza sab 23 marzo 2019

Vasto “Il tema della sicurezza ci ha sempre visto in prima linea”

Politica di La Redazione
6min
Telecamere di videosorveglianza ©vicenzareport.it
Telecamere di videosorveglianza ©vicenzareport.it

VASTO. Una serie di emendamenti al regolamento per la disciplina della videosorveglianza. Li ha presentati Fratelli d’Italia per apportare miglioramenti sostanziali al testo licenziato dal centrosinistra che è all’ordine del giorno per l’approvazione, lunedì prossimo in Aula, salvo slittamenti.

“Il regolamento che la maggioranza ha predisposto, che ha come scopo non solo quello normare il sistema cittadino di videosorveglianza, ma anche di integrarlo con l’iniziativa dei privati, non ha previsto, però, alcuna convenienza per i privati stessi nel convenzionare il proprio sistema di telecamere con quello comunale” ha esordito Marco di Michele Marisi, segretario cittadino di Fratelli d’Italia prima di spiegare le modifiche proposte al testo.

“Gli emendamenti da noi predisposti che andranno in Aula per il tramite dei Consiglieri Vincenzo Suriani e Francesco Prospero, hanno lo scopo di incentivare i privati al collegamento dei propri impianti a quello comunale al fine di potenziare lo stesso sistema cittadino di videosorveglianza, che altrimenti rimarrebbe fermo così com’è, salvo l’Amministrazione non voglia predisporre un progetto di ampliamento dello stesso. Poiché il regolamento prevede l’integrazione dell’impianto su iniziativa di privati - ha spiegato di Michele Marisi - è opportuno che si preveda che il privato abbia convenienza a collegare il proprio impianto a quello comunale, così da assicurare una copertura maggiore del territorio, laddove ad esempio le telecamere pubbliche non sono presenti, ed evitando invece una sovrapposizione nelle zone dove le stesse, invece, ci sono. Il testo, ad oggi, ad esempio, prevede che il privato che a proprie spese ha installato il sistema di videosorveglianza e che lo convenziona con quello cittadino, non ha nemmeno diritto a poter visionare le immagini, ed a suo carico, peraltro, gravano tutte le spese di gestione dell’impianto stesso, tanto che, tra gli emendamenti presentati, vi è quello per il quale le telecamere oggetto di convenzione tra il privato ed il Comune, abbiano la manutenzione a carico del Comune. Al contrario - ha proseguito - così come il regolamento è stato predisposto, il privato non ha alcun ‘potere decisionale’ sul sistema che a sue spese installa e che mette a disposizione dell’Ente pubblico, tanto che il rischio, qualora gli emendamenti proposti non dovessero passare, è che nessuno aderisca alla forma di convenzionamento, con il risultato che non vi sarà alcun sistema integrato di videosorveglianza, ma il regolamento servirà solo ed esclusivamente a normare il trattamento dei dati personali”.

“Il tema della sicurezza ci ha sempre visto in prima linea” hanno sottolineato i Consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Vincenzo Suriani, Capogruppo, e Francesco Prospero. “Riteniamo che la partecipazione dei privati alla incentivazione delle misure di sicurezza per la città, debba essere favorita e spinta dall’Ente pubblico che deve creare condizioni favorevoli. Oggi, fornire un incentivo alla installazione di telecamere, dato sotto forma di manutenzione degli impianti che si decidono di convenzionare col sistema cittadino, può essere un modo per aumentare la presenza delle telecamere ed anche la strada meno dispendiosa per il Comune rispetto ai contributi sulla installazione dei quali si continua a parlare ma sui quali in effetti questa Amministrazione non ha mai lavorato. Se da una parte è vero che l’installazione di telecamere da parte dei privati aumenta la stessa loro sicurezza, dall’altra occorre che vi sia la convenienza di dover collegare il proprio impianto a quello comunale, altrimenti accadrà che senza che vi sia raccordo tra privati ed Ente Comune, alcune zone della città vedranno la ‘sovrapposizione’ del raggio di azione delle telecamere, ed altre resteranno scoperte. Ci auguriamo - hanno concluso Suriani e Prospero - che il Consiglio comunale voglia accogliere queste modifiche migliorative del regolamento”.



Emendamenti Fratelli d’Italia regolamento per la disciplina della videosorveglianza

All’art. 1 comma a) togliere “autovelox”

All’art. 3 comma 2 lettera b) recante “Principio di proporzionalità”, dopo “…quelle private” aggiungere “che non abbiano un interesse pubblico”.

All’art. 4 comma 2, dopo “Giunta comunale”, togliere “e senza oneri economici a carico dell’Ente”.

All’art. 4 comma 2, aggiungere: “Il privato comodante può decidere di concedere in comodato, in presenza di più telecamere, anche solo parte di queste”.

All’art. 4 comma 4, sostituire “ma gli oneri economici relativi all’installazione, alla manutenzione, assistenza tecnica ed alimentazione elettrica dei sistemi acquisiti rimangono in capo ai privati” con “Gli oneri economici relativi all’installazione ed alimentazione elettrica rimangono in capo ai privati, mentre quelli relativi alla manutenzione ed all’assistenza tecnica sono in capo all’Ente comodatario per tutta la durata della convenzione”.

All’art. 4 comma 7, dopo “I soggetti privati hanno”, togliere “eventualmente”.

All’art. 4 comma 9 sostituire “I soggetti di cui al comma 1 devono garantire a proprie spese il corretto funzionamento dell’impianto in termini di manutenzione tecnica e continuità di connessione di rete al Sistema di Videosorveglianza Cittadino nonché di alimentazione elettrica” con “L’Ente comodatario dovrà garantire il corretto funzionamento dell’impianto in termini di manutenzione tecnica a proprio carico, mentre i soggetti privati comodanti dovranno garantire l’alimentazione elettrica con forniture dedicate e continuità di connessione di rete all’impianto di videosorveglianza comunale a proprio carico pena la rescissione della convenzione, in entrambe le ipotesi”.

All’art. 4 comma 10 dopo “… non possono apportare alcuna modifica al sistema”, aggiungere “oggetto della convenzione”.

Il comma 6 dell’art. 7 recante “La visione delle immagini registrate e l’orientamento/spostamento dell’area di lavoro di registrazione delle telecamere sono consentite solamente al Responsabile o suo delegato, agli incaricati alla elaborazione dei dati o a funzionari di polizia giudiziaria, nonché al personale esterno addetto alla manutenzione e riparazione, previa autorizzazione del responsabile. Eventuali accessi di persone diverse da quelli innanzi indicate devono essere autorizzati con motivazione, per iscritto, dal Responsabile” è da sostituire con “La visione delle immagini registrate è consentita al Responsabile del trattamento dei dati o suo delegato, agli incaricati alla elaborazione dei dati o a funzionari di polizia giudiziaria, nonché al personale esterno addetto alla manutenzione e riparazione, previa autorizzazione del responsabile. Eventuali accessi di persone diverse da quelli innanzi indicate devono essere autorizzati con motivazione, per iscritto, dal Responsabile. Vi è la facoltà, per i soggetti privati comodanti, previa preventiva

Fratelli d’Italia -Il Gruppo consiliare

comunicazione o all’atto di sottoscrizione della convenzione stessa, di installare monitor senza registrazione al fine di visionare le immagini qualora queste siano utili a prevenire eventuali episodi criminosi. Sull’immagine del monitor sarà riportato un codice, sì che l’eventuale diffusione non autorizzata delle immagini sarà perseguita nelle forme di legge. Lo spostamento della direzione di registrazione delle telecamere è consentito al Responsabile del trattamento dei dati o suo delegato, agli incaricati alla elaborazione dei dati o a funzionari di polizia giudiziaria, nonché al personale esterno addetto alla manutenzione e riparazione, previa autorizzazione del responsabile, ed anche ai soggetti privati comodanti previa autorizzazione degli organi preposti”.

All’art. 11 comma 2 dopo “con esclusione delle proprietà private” aggiungere “che non abbiano un interesse pubblico”.

All’art. 12 comma 1, dopo “…su appositi supporti” aggiungere “Nel caso di omissione, l’incaricato o il Responsabile ne risponderà in sede giudiziaria”.

All’art. 13 comma 6 aggiungere “-- all’interessato, debitamente autorizzato, in quanto comodante dell’impianto di videosorveglianza in caso di reato verificatosi”.

All’art. 14 comma 6, dopo “…l’espletamento della pratica” aggiungere “fatto salvo che il richiedente sia il soggetto privato comodante e l’oggetto della richiesta riguardi l’impianto oggetto di convenzione con l’Ente comodatario, per cui in questo caso non si applica alcun tipo di contributo”.

All’art. 14 comma 7, dopo … “Responsabile” aggiungere “che dovrà provvedere in merito entro e non oltre cinque giorni”.

All’art. 14 comma 10, dopo “…conservati” e prima di “deve riguardare”, aggiungere “deve essere inoltrata entro cinque giorni dalla ricezione.”.

Aggiunta articolo a regolamento

Rescissione della convenzione

1. È diritto del soggetto privato comodante e dell’Ente comodatario, rescindere la convenzione, in presenza di palese violazione del presente regolamento o comunque quando anche solo uno dei due lo ritenga. La comunicazione deve avvenire in forma scritta, con raccomandata con ricevuta di ritorno, almeno sei mesi prima.

2. In caso di rescissione per violazione del presente regolamento, le spese per scollegare l’impianto oggetto della convenzione con quello di videosorveglianza comunale sono a carico di colui il quale si è reso protagonista della violazione; in caso di rescissione per altri motivi, queste spese sono ad esclusivo carico del richiedente e, in mancanza, provvederà l’altro addebitando le spese al soggetto richiedente la rescissione.

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