L’Associazione Nazionale Alpini e il Comitato per il Tempietto degli Alpini di Pontestazzemese hanno protocollato una richiesta all’Amministrazione Comunale di Stazzema perché richieda al Commissariato per le Onoranze ai caduti la possibilità che una delle urne contenenti le spoglie di militari morti durante la campagna di Russia che stanno rientrando dalle steppe del Don possa essere ospitata presso il Tempietto di Pontestazzemese. L’Amministrazione Comunale presente all’incontro con il Vice Sindaco Egidio Pelagatti e l’Assessore alla Cultura Serena Vincenti ha già dato mandato agli uffici per verificare la procedura da seguire. Pontestazzemese ospita il “Sacrario degli Alpini”, che sorse grazie al lavoro  e tanto sudore,  principalmente versato dai  reduci dalla campagna di Russia,  nel centenario della fondazione del Corpo degli Alpini, nell’ottobre del 1972 quando avvenne l’inaugurazione ufficiale. Un atto d’amore, di commovente ricordo dei compagni perduti. Recentemente sono state sostituite le steli che ricordano tutti coloro che “non fecero ritorno a baita”. Più di un terzo dell’Armata italiana in Russia (ARMIR) non fece più ritorno in Italia a seguito di due diverse offensive sovietiche che accerchiarono le divisioni di fanteria italiane , costringendole ad una duplice e drammatica ritirata. Molti soldati ebbero una sorte ignota, congelati, uccisi dai nemici, abbandonati a se stessi, rassegnati alla morte, molti deportati dei campi di prigionia. Gli stazzemesi che non tornarono dalla Russia furono 63: la piastrina di uno di loro è esposta nella Sala del Consiglio Comunale di Stazzema riportata in patria dalla Russia pochi anni fa.

Abbiamo avviato i contatti con il Commissariato per le Onoranze ai Caduti”, commenta l’Amministrazione Comunale di Stazzema, “per valutare se esiste la possibilità di accogliere nel tempietto di Pontestazzemese le spoglie di uno dei tanti militari che sono rimasti a lungo senza nome possano essere accolte a Pontestazzemese. Abbiamo letto anche noi la notizia del rientro in patria di alcune decine di urne con le spoglie di alcuni militari scomparsi durante la disastrosa campagna di Russia possano trovare ricovero nel tempietto eretto a ricordo dei versiliesi che non fecero ritorno: il tempio eretto su progetto dell’arch. Tito Salvatori, lo stesso che disegnò l’Ossario di Sant’Anna di Stazzema, è un luogo che ci parla non di guerra, ma della crudeltà di tutti i conflitti e ci ricorda di quanti giovani persero la vita lontanissimi da casa per combattere per una causa in cui non credevano in larga parte. Gli stazzemesi che non tornarono furono 63, 446 i giovani della Versilia. Nella loro memoria vogliamo ribadire il nostro impegno per la pace”.

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