Camera dei deputati e Senato: ecco i nomi dei nuovi presidenti

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Operazioni di voto (ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images))

Svolta alla Camera dei deputati e Senato: dopo una notte di trattative, ecco i nomi dei nuovi presidenti mentre sono al via le operazioni di voto.

Proseguono nella giornata di oggi le operazioni di voto iniziate ieri che porteranno all’elezione dei presidenti di Camera e Senato. Si tratta del primo passo della nuova legislatura, dopo le elezioni politiche 2018 che hanno provocato un vero e proprio terremoto. L’ipotesi più probabile – dopo quanto accaduto ieri sera – è che per il Senato venga eletta una donna tra le file di Forza Italia, mentre alla Camera dei Deputati dovrebbe spuntarla un esponente del Movimento 5 Stelle, dell’ala considerata meno “ortodossa”. Ieri le prime fumate nere, con quasi tutti i partiti che hanno depositato scheda bianca, ma oggi si arriverà sicuramente all’elezione del presidente dell’aula di Palazzo Madama. Nella giornata di ieri, c’era stato il “blitz” della Lega Nord, che contrariamente agli accordi di coalizione aveva votato per Anna Maria Bernini di Forza Italia, un voto che Silvio Berlusconi ha descritto come “un atto di ostilità a freddo”, aggiungendo che quei voti “rompono l’unità della coalizione del centrodestra e smascherano il progetto per un governo Lega-M5S”. In serata, la Bernini era stata netta: “È del tutto evidente che sono indisponibile ad essere il candidato di altri senza il sostegno del presidente Berlusconi e del mio partito”.

I numeri dell’elezione dei Presidenti di Senato e Camera dei deputati

Si riprende dunque da questo stamattina, con una novità: la Lega Nord avrebbe proposto alla coalizione il nome di un’altra donna eletta tra le file di Forza Italia, ovvero l’ex magistrato Maria Elisabetta Casellati. Una donna forzista potrebbe trovare l’appoggio del Movimento 5 Stelle, come spiegato da Luigi Di Maio nella serata di ieri, quando aveva detto che andavano bene la Bernini o “un profilo simile”. In breve, quali sono le regole del “gioco” istituzionale oggi. Al Senato, al terzo scrutinio, conta la maggioranza assoluta dell’Aula, escluse dunque eventuali assenze, ma comprese le schede bianche e nulle. Se i numeri dovessero continuare a non esserci, decisivo sarà il quarto scrutinio: andranno al ballottaggio i due candidati più votati al terzo scrutinio. In caso di parità, verrà eletto presidente il senatore più anziano. Insomma, entro il pomeriggio ci sarà il nome della seconda carica dello Stato. A Montecitorio, la situazione è evidentemente più complessa. Mentre sinora è servita la maggioranza qualificata, seppur con una variazione tra il primo scrutinio e i successivi, dal quarto scrutinio in poi serve la maggioranza assoluta dei presenti, comprese schede bianche e nulle. I partiti intanto si muovono: è in corso la riunione dei gruppi parlamentari del Pd, che però dovrebbe restare fuori dalla scelta dei nomi e puntare su un proprio candidato “di bandiera”; alle nove è invece iniziata la riunione dei leader del centrodestra, dalla quale pare possa uscire una nuova rosa di nomi da sottoporre in particolare al Movimento 5 Stelle; i cui vertici, ovvero Beppe Grillo e Luigi di Maio, sono riuniti all’Hotel Forum di Roma con Alessandro Di Battista, Alfondo Bonafede e soprattutto Riccardo Fraccaro, il nome uscito nella serata di ieri come papabile alla presidenza dell’Aula di Montecitorio.

Chi saranno i nuovi Presidenti di Senato e Camera dei deputati

In questi minuti, è iniziata la terza votazione al Senato, quella più importante: se non dovesse essere eletto nessuno, alla quarta votazione andranno al ballottaggio i due candidati più votati nella terza. Il Movimento 5 Stelle dovrebbe convergere, salvo sorprese, sul candidato del centrodestra, superando l’impasse di ieri. Sarà dunque Maria Elisabetta Alberti Casellati la nuova presidente del Senato? Già due giorni fa, era la candidata data come nome privilegiato per trovare l’accordo. Classe 1946, la Casellati è stata eletta per la prima volta senatrice nel 1994, per la XII Legislatura. Quindi è stata riconfermata dal 2001 in poi in tutte le elezioni, ricoprendo più volte la carica di sottosegretario, due volte alla Salute e una volta alla Giustizia, dei governi Berlusconi. Il 21 marzo 2013 è eletta nel Consiglio di Presidenza del Senato della Repubblica come Segretario d’Aula. Successivamente, dal 15 settembre 2014 viene eletta dal Parlamento in seduta comune con 489 voti membro del Consiglio Superiore della Magistratura in quota Forza Italia. Il suo nome, pochi minuti fa, è stato confermato dal centrodestra, che però contestualmente ha posto un veto sulla figura di Riccardo Fraccaro, nome su cui il Movimento 5 Stelle punta per la presidenza della Camera dei deputati. Veniva spiegato: “Fraccaro ha esperienza, essendo stato segretario dell’ufficio di presidenza della Camera”. Ma il nome è inviso ai vertici del centrodestra e ora torna in campo, per il Movimento 5 Stelle, Roberto Fico, nella scorsa legislatura presidente della Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai. Stando a sentire le parole di Luigi Di Maio, sarà lui il nuovo presidente della Camera: “Con Riccardo tutti noi abbiamo tutti un debito. È una persona che lavora per il progetto e non per se stesso. E sarà il miglior ministro per i Rapporti col Parlamento che il MoVimento 5 Stelle porterà al governo di questo Paese. Il nuovo nome che proponiamo è Roberto Fico, che è la storia del MoVimento 5 Stelle e che è già stato votato da altre forze politiche per precedenti cariche istituzionali. Mi sono sentito con Matteo Salvini e mi ha comunicato che voteranno Roberto Fico alla presidenza della Camera”. I numeri alla Camera dei Deputati ci sarebbero abbondantemente, fatta salva ovviamente la posizione di Forza Italia. Queste le possibili alleanze al momento per arrivare alla votazione di un presidente della Camera dei Deputati: centrodestra (265) e M5S (227), totale 492 voti; centrodestra (265) e Pd (112), 387 voti. M5S (227) e Lega (125), 352 voti; M5S (227) Pd (112) e Leu (14), 363 voti.

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A cura di Gabriele Mastroleo

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