“Questo è Tarim Bu Aziz. Per una maggiore integrazione chiede di introdurre i numeri arabi nelle scuole italiane. Tu cosa gli rispondi?”. È la domanda postata dalla pagina “PiùEuropaShitposting“, attiva su Facebook, che accompagna la foto di un uomo islamico in abiti tradizionali. Provocatoria, ironica. Non fosse altro che i numeri arabi sono quelli che usiamo quotidianamente. Sono stati introdotti in Europa nel XIII secolo d.C. dal pisano Leonardo Fibonacci, che li usò per la prima volta nel suo liber abaci, in cui – per ironia – li chiamava numeri indiani.

Come riporta Repubblica, in moltissimi, in troppi, sono caduti nel tranello scatenandosi con i commenti. “Che comandino a casa loro, non qui”, “I numeri arabi se li può infilare uno a uno in quel posticino”, “A casa loro si usano i numeri arabi, da noi ci sono numeri nostri, ogni Paese il suo”, “Gli rispondo con una sola parola, ma molto significativa…ruspa!”. Ecco, sono solo alcune frasi che si possono leggere sotto il post, spesso ricche di errori grammaticali. Critiche feroci, al punto da spingere la pagina – che posta regolarmente bufale del genere per testare la conoscenza degli italiani – a raggruppare le più esilaranti in un video. Ma c’è anche chi non si è fatto ingannare. Chi si è preoccupato dei commenti razzisti. “Ma che cos’è questo video pericoloso? Eliminatelo da Facebook, ecco perché innalziamo il vento a favore del razzismo”, “Siamo condannati all’autodistruzione”, “L’ignoranza non ha limiti, non solo leoni della tastiera, pure ignoranti!”.

Il verdetto è impietoso: in pochi sanno che i numeri arabi sostituirono i numeri romani, decisamente più complicati per essere utilizzati nelle operazioni di geometria, matematica e algebra (disciplina portata in Europa proprio dagli Arabi). Come ha fatto notare un utente: “Un plauso a quello che dice che devono integrarsi: senza numeri arabi avremmo ∫dx(x^II) = I/III x^III”.

Il Cagliari 1920 Summer Camp, in collaborazione con l’US Lotzorai ASD e l’ Accademia Ogliastra, nella settimana dal 9 al 14 luglio, presso la struttura sportiva comunale di Lotzorai, organizzerà un campus estivo di calcio dedicato ai ragazzi dai 5 ai 17 anni.

I piccoli calciatori avranno, così, la possibilità di vivere un’esperienza unica, con istruttori e allenatori esperti, attraverso un percorso sportivo che migliorerà le abilità tecniche di ciascuno di loro, in modo sano e divertente. Oltre a vivere una grande opportunità sportiva, i ragazzi avranno modo di socializzare sperimentando nuove emozioni che costituiranno un’occasione di crescita, poiché acquisiranno maggiore autonomia sia sul campo che nella vita di tutti i giorni.

I tecnici professionisti del Settore giovanile del Cagliari Calcio cureranno e pianificheranno le attività in base all’età dei partecipanti e in base al loro livello, metteranno a disposizione di tutti i partecipanti la propria esperienza e capacità: tecnica di base, esercizi fisici, attività ludiche, didattiche e tanto divertimento in una location dotata di una struttura nuova, un campo sportivo in sintetico di ultima generazione.

La base essenziale del Camp sarà l’educazione sportiva nel rispetto delle regole comuni, dei compagni e degli avversari, si approfondiranno i fondamentali dei diversi ruoli all’interno della squadra, infine i ragazzi impareranno il significato dell’essere parte di un team.

Dopo le lezioni sportive non mancheranno momenti di svago con l’animazione e la supervisione di  educatori dello staff tecnico.