ANNO 14 n° 115
''Non era una maitresse ma una collega''
Assolta la donna imputata nell'ambito del processo per sfruttamento della prostituzione
07/10/2022 - 12:11

di Andrea Stefano Marini Balestra

VITERBO - Non era una maitresse, ma solo una collega. E’ questa la conclusione presa in sentenza dal collegio penale del Tribunale di Viterbo.

Era a giudizio una donna rumena accusata di sfruttamento della prostituzione perché ritenuta protettrice di connazionali prostitute che battevano la Flaminia in località Sassacci.

I carabinieri nel 2015 avevano compiuto un’indagine sui soggetti che avevano avviato l’attività di prostituzione su strada e pertanto arrestato i componenti di una banda che faceva venire ragazze dalla Romania per poi impiegarle come lucciole. Procedettero anche nei confronti di quelle che invece era lei stessa meretrice, “incaricata” però di seguire il lavoro delle colleghe.

Non è stata questa condotta ritenuta valida per essere configurata come sfruttamento della prostituzione come previsto dalla vigente, ma ormai datata, legge Merlin.

In conclusione, assoluzione per la donna, ma ancora in corso il processo a carico di cinque romeni scaturito da guerra per bande tra quelli delle piazzole di Orte e quelle della Flaminia.

 






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