Astaldi, Fratelli d'Italia: "Basta con gli annunci che non hanno seguito"

3' di lettura 05/04/2019 - “Magari gli annunci avessero costruito le opere stradali. Sono stati tantissimi, sempre molto circostanziati ed impegnativi, con date e finanziamenti precisi. Poi dal 2006 siamo nel 2019 e la strada è in queste condizioni!”.

Carlo Ciccioli , portavoce regionale Fdi così continua : “Stavolta, dopo le vecchie affermazioni dell'allora Ministro dei Lavori Pubblici Di Pietro, dell'allora Presidente Prodi e più recentemente dell'ex Ministro dei Lavori Pubblici Delrio, tocca al Presidente del Consiglio Conte e al Ministro dei Trasporti e Lavori Pubblici Toninelli affermare che tutto sarà concluso entro un anno. In realtà se non viene risolto il problema dei fondi destinati alle aziende subappaltatrici che eseguono davvero i lavori, i cantieri, come già successo nel 2013, non partiranno per anni. Indispensabile che il Consiglio dei Ministri sblocchi subito, immediatamente almeno il 50% dei fondi che devono avere le aziende subappaltatrici, quelle che effettivamente eseguono i lavori, forniscono il calcestruzzo, acquistano i materiali.”

Serve un Decreto del Consiglio dei Ministri che autorizzi il Cipe, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, ad erogare i fondi, magari in due stralci successivi da 20 milioni. Tutto riprenderà. Già la Quadrilatero ha fatto un atto vergognoso versando 32 milioni di euro per i lavori eseguiti alla Astaldi in fallimento, soldi che ovviamente sono stati prelevati dalle banche, invece che essere pagati alle Aziende che effettivamente sono creditrici di lavori già svolti per conto della Astaldi. Il Presidente della Quadrilatero – conclude Ciccioli - dovrebbe essere inquisito per malversazione.

L'On.Francesco Acquaroli, che sul caso ha già da tempo presentato appositi atti parlamentari e che sta attendendo ancora risposte dal Governo, ha così continuato : “ Qui l'ipocrisia è stata chiarissima. Bastava un conto dedicato e vincolato a lavori eseguiti da terzi. Da lunedi gli operai al lavoro sono circa 15, per attivare veramente i cantieri ne servono almeno 200, in passato ci sono state punte con 500 e 1000 operai all'opera. Questa visita non sia l'ennesima presa in giro pre-elettorale per le Europee e per calmare le proteste ormai generalizzate di imprese, cittadini e lavoratori. Serve subito un atto straordinario del Consiglio dei Ministri in deroga alle leggi ordinarie sui fallimenti e sulle procedure di appalto. Nel frattempo una delle imprese, la New Edil di Montecarotto, con 90 dipendenti è fallita.”

La Capogruppo in Consiglio Regionale, Elena Leonardi così commenta : “ l'opera va completata perchè strategica per le Marche, ma prioritaria deve essere la salvaguardia del territorio e del suo tessuto sociale ed economico che è fatto di aziende e persone. Serve il pagamento del dovuto alle ditte subappaltatrici cui serve liquidità per non chiudere. Non si può aspettare un giorno in più, il tempo è fondamentale e non si può pensare di fare passerelle per la riapertura del cantiere senza risolvere il problema del pagamento del pregresso, ne và della sopravvivenza della storia imprenditoriale marchigiana.”

Il portavoce comunale di Fdi di Fabriano, Ennio Mezzopera, dichiara la sua seria preoccupazione proprio per le sorti economico e sociali di un territorio che in passato era la spina dorsale dell'economia e del benessere non solo della Provincia di Ancona ma delle Marche e che ora invece subisce continua lacerazioni senza vedere soluzioni di ripresa. Mezzopera ha invitato lo stesso Francesco Acquaroli a farsi promotore dell'istituzione di un Organismo politico-economico capace di sopperire ai mancati pagamenti di lavori statali alle imprese creditrici.


   

da Fratelli d'Italia





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 05-04-2019 alle 15:57 sul giornale del 06 aprile 2019 - 912 letture

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