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Notte dell'Opera 2018 – Lella Costa al Macerata Opera Festival

2' di lettura 04/08/2018 - Una sorprendente Lella Costa lascia lo spettatore divertito e commosso allo Sferisterio di Macerata, con il suo spettacolo "Traviata, l'intelligenza del cuore" con regia di Gabriele Vacis.

Calca il palco dello Sferisterio in un sontuoso abito lungo in bianco e nero da gran dama, brillante di paillettes, che ruota ad ogni suo movimento. È una dama fuori dagli schemi, con quella simpatia che la caratterizza, il suo parlare rapido, conciso e moderno, a tratti sboccacciato. Lella Costa racconta una storia che è tante storie, quella della Margherita di Dumas che diviene la Violetta di Verdi, ma che è anche la Marylin Monroe degli anni '50 e in generale tutte le traviate del mondo. Si inscrive perfettamente in uno degli spettacoli della stagione lirica del MOF di quest'anno, la così detta "Traviata degli specchi", in scena fino all'11 agosto allo Sferisterio di Macerata. Lo spettacolo è puntellato da citazioni, da De André a Mia Martini, commossa è la citazione de "La cura" del cantautore Battiato. Ad accompagnarla il soprano Scilla Cristiano e il tenore Chung Man Lee che le creano una cornice lirica perfetta (toccante l'interpretazione di "Amami Alfredo") e con i quali lei dialoga giocosa fino a intervenire per cambiare, se può, il triste epilogo della storia. Lella Costa balla durante la festa in cui si incontrano Violetta e Alfredo, è al fianco di Margherita quando sta male, è con Alfredo quando lo coglie la gelosia, incontra il padre di Alfredo per il quale non nasconde il suo odio. È tra le pagine del romanzo di Dumas come tra le note della trasposizione lirica di Verdi/Piave. Entra nella storia, così ce la racconta da dentro. Ce la racconta col suo punto di vista distintamente schierato dalla parte delle traviate, vittime dapprima dell'ingenuità e successivamente della malvagia e ingiustificata perversione degli uomini. Il monologo incalza sul tema prostituzione, rincorre e addita ogni tipo di uomo "il banchiere, giornalista, metalmeccanico, giurista, medico, sindacalista, saltimbanco..." che si concede pagando, senza preoccuparsi delle conseguenze, il lusso di una serata in compagnia di una donna. E termina con una riflessione. "Tutte queste donne, dalla collega di lavoro acida alla maestra elementare dovrebbero essere guardate dall'uomo con quell'amore con cui si guarda una bambina". Dalla risata alla commozione sfrenata, Lella Costa ci fa provare emozioni agli antipodi, così che quando sulla ribalta esce per l'applauso, molte donne sono già in piedi ad acclamarla commosse.


   

di Marina Mannucci
redazione@viverefermo.it







Questo è un articolo pubblicato il 04-08-2018 alle 01:50 sul giornale del 04 agosto 2018 - 372 letture

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