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Fridays For Future: studenti "scioperano" per salvare il clima

3' di lettura 16/03/2019 - Macerata si è svegliata venerdì scorso con un'aria diversa, si percepiva la voglia di essere, partecipare, di riversarsi sulle strade muniti di cartelli, di slogan e di entusiasmo.

Impossibile prevedere però la folla di ragazzi di ogni età, insegnanti, adulti che hanno invaso le vie del centro storico fino ad arrivare a Piazza della Libertà. Più di duemila persone hanno risposto all’appello del gruppo locale Fridays For Future, che in poche settimane di organizzazione febbrile ha coinvolto istituti medi, università e realtà cittadine informando, tenendo incontri e contribuendo a preparare quella che verrà ricordata come una delle più grandi mobilitazioni mondiali a tema ambientale. Contemporaneamente in tantissime città del pianeta si è detto ai potenti, a chi ha la facoltà di decidere se avremo un futuro o meno, di fare la cosa giusta, di adottare tutti i provvedimenti urgenti che Greta Thunberg, la giovanissima attivista svedese, ha già richiesto durante i maggiori summit ai rappresentanti del mondo politico ed economico.

È stata una dimostrazione di grande responsabilità degli studenti, che hanno manifestato in maniera ordinata, pacifica, rumorosa e colorata, animati dalla voglia di reclamare un futuro che rischia di essere loro negato a causa di scelte scellerate compiute fino ad oggi. Il grido è stato unanime, proveniente dai vari cori che hanno animato il lunghissimo corteo: “Salviamo la Terra dall’effetto serra” “Siamo tutti ambientalisti” fino all’arrivo in Piazza della Libertà dove ad attendere i manifestanti c’era il gruppo dei Riciclato Circo Musicale, che ha fatto cantare e ballare tutta la città con strumenti di riuso. La musica ha lasciato il posto agli interventi degli studenti, fra cui alcuni degli organizzatori della manifestazione, e di ospiti di spicco, come Valerio Calzolaio, giornalista e scrittore che si è occupato nei suoi scritti di migrazioni climatiche e la professoressa Antonella Paolini, docente di Economia Aziendale presso l'Università degli Studi di Macerata; hanno sottolineato l’importanza di questa giornata e la necessità dell’impegno che le istituzioni dovranno assumersi da adesso in poi per mantenere ciò che i ragazzi oggi hanno chiesto a gran voce: l’attuazione di tutte le politiche virtuose che permettano il contenimento del riscaldamento globale entro il 1,5°C, per evitare conseguenze catastrofiche.

Altri artisti si sono susseguiti, addirittura presentando brani da loro scritti per l’occasione, come quello del rapper Mattia Lambertucci in arte Jesoos, che ha incantato la piazza con una rivisitazione alternativa e in chiave ecologista di Papaveri e Papere. Un altro brano scritto per il climate strike è “Terra Terra” messo in musica dagli Uku’s Klan. Infine l’artista Riccardo Casentini ha presentato il suo progetto "Herbalism", attraverso una performance multisensoriale usando i suoni amplificati prodotti da piante officinali per riscoprire il contatto tra uomo e Natura. Già in tanti, soprattutto partiti politici, stanno tentando di intestarsi questa manifestazione, ma i Fridays For Future ribadiscono che è una mobilitazione giovane, spontanea, indipendente e trasversale, in cui i partiti non hanno nessuna parte, anzi, sono invitati a non usare l’impegno di altri come vetrina elettorale. Nessuno potrà dimenticare quest’esperienza, non sarà un caso isolato, ma solo l’inizio di un percorso costruttivo che tenga unite tutte le realtà che hanno partecipato, studenti, associazioni e comitati, per avere un’unica voce, sempre più forte e progettare insieme la nuova società ambientalista, anticonsumista e lungimirante che sarà l’unica a poter garantire la nostra sopravvivenza su questo pianeta.


   

dagli Organizzatori







Questo è un comunicato stampa pubblicato il 16-03-2019 alle 10:32 sul giornale del 18 marzo 2019 - 285 letture

In questo articolo si parla di attualità, Organizzatori

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