Patrie immaginarie: la letteratura postcoloniale
Ciclo incontri: Per mare e per terra. Gli inglesi alla scoperta del mondo
Terzo incontro: Patrie immaginarie: la letteratura postcoloniale
Biblioteca San Giovanni, Pesaro
sabato 27 gennaio ore 17
Relatore Roberto Bertinetti
Dal 1948, mentre si sfaldava l’impero e nasceva il nuovo Commonwealth, presero a sbarcare sull’isola uomini e donne provenienti da ogni parte del mondo. Intanto gli esecutivi conservatori e laburisti facevano approvare dal Parlamento norme per disciplinare i flussi e per tentare di spegnere gli incendi razziali che scoppiavano con disarmante regolarità, in particolare nelle zone povere di Londra.
Durante l’incontro sarà riassunta la storia della nascita dell’Inghilterra multietnica e il dibattito che si è sviluppato sui temi dell’integrazione e della convivenza pacifica tra etnie e fedi per poi affrontare le figure dei protagonisti della letteratura postcoloniale. A partire da Salman Rushdie oggetto della fatwa lanciata nel febbraio 1989 dall’ayatollah Khomeini, condannato a morte per la presunta blasfemia del suo romanzo I verso satanici, che accese gli animi della parte più estremista dell’Islam britannico. Le opere di V. S. Naipaul, Nobel per la Letteratura nel 2001, Hanif Kureishi, Zadie Smith, Monica Ali e molti altri chiariscono quali dinamiche sono in movimento nella Gran Bretagna di oggi. Letteratura affronta a viso aperto la realtà e interviene nel dibattito in corso sulla definizione di una idea rinnovata e condivisa di Britishness che tenga conto in egual misura degli elementi positivi del passato e dell’apporto garantito da chi proviene da altre aree del pianeta. “E’ stato Cechov a insegnarci che per scoprire i segreti dei processi storici è indispensabile tener fisso lo sguardo sulle mutevoli forme del quotidiano”, afferma lo scrittore Hanif Kureishi. Proprio questa preziosa capacità di raccontare, con infinita pazienza e straordinaria sicurezza analitica, la genesi dell’Inghilterra multietnica, le aperture al dialogo tra le etnie, i problemi affrontati durante gli ultimi decenni, gli improvvisi irrigidimenti e i sogni di un futuro diverso dal passato, costituisce da tempo il punto di forza della narrativa britannica contemporanea.
Roberto Bertinetti insegna Letteratura inglese all’Università di Trieste, scrive per “il Venerdì” di Repubblica”, per i quotidiani “Il Messaggero” e “Il Mattino”, per la rivista “il Mulino”, collabora a Radio3 RAI, alla Radio Svizzera Italiana a SkyTg24 e a RaiNews. Oltre a numerosi volumi sulla narrativa britannica del XIX secolo ha pubblicato, tra l’altro, Dai Beatles a Blair. La cultura inglese contemporanea (Carocci), Londra. Viaggio in una metropoli che non si ferma mai (Einaudi), curato una nuova edizione delle opere di Jane Austen per Einaudi e per la Rizzoli i Romanzi di Virginia Woolf, una raccolta di pagine inedite in Italia sulla letteratura della stessa Woolf (Consigli a un aspirante scrittore) e Le due città di Charles Dickens. Il suo ultimo libro, uscito per Bompiani nel 2017, si intitola L’isola delle donne e propone i ritratti di nove signore inglesi che hanno rivoluzionato la vita politica, culturale e sociale del loro paese.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 26-01-2018 alle 18:20 sul giornale del 27 gennaio 2018 - 783 letture
In questo articolo si parla di cultura, università, pesaro, biblioteca san giovanni, età libera, Università dell\'Età Libera, Università dell\'Età Libera pesaro
L'indirizzo breve ? https://vivere.me/aQ6k
Commenti
- Lanzi presenta il programma elettorale: «Vogliamo riorganizzare la macchina comunale per essere più efficienti»
- Sette anni di imprese, Cristina Tedeschini lascia il Tribunale di Pesaro
- Iniziativa formativa di Marche Multiservizi nella Giornata mondiale per la sicurezza sui luoghi di lavoro
- Fossombrone, per il Trionfo del Carnevale Cena Rinascimentale in Taverna
- La stagione d’oro di Gradara. In primavera eserciti di turisti e scolaresche in gita assaltano il borgo e la Rocca