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Camorra, Rosario Mauriello vittima innocente dopo 24 anni “grazie” a Maurizio Prestieri

"La madre andò in tutte le televisione a dire che il figlio era innocente: nessuno le credeva"

Ci sono voluti 24 anni per riconoscere Rosario Mauriello una vittima innocente della camorra. Ucciso brutalmente dai killer del clan Di Lauro l’11 gennaio del 1994 a Melito dietro l’indicazione sbagliata dello specchiettista di turno, a rendere giustizia ai familiari del 21enne sono state le parole di Maurizio Prestieri, ex braccio destro del super boss Paolo Di Lauro e da diversi anni collaboratore di giustizia.

“Il ragazzo fu ammazzato per errore perché dovevamo uccidere un altro giovane che dava fastidio ai cantieri delle famiglie a Marano – ha raccontato Prestieri a Roberto Saviano durante del docu-film “Kings of Crime” andato in onda lo scorso ottobre su Nove –. Noi killer non conoscevamo la vittima e ce la doveva indicare il nipote di un imprenditore della zona. Il segnale per far partire l’omicidio era la stretta di mano, ma il ragazzo diede la mano alla persona sbagliata così uccidemmo un innocente. Mentre la vittima era a terra ancora in vita il ragazzo gridava ‘No, no’ però a quel punto i killer lo finirono lo stesso”.

Rosario MaurIello
Rosario MaurIello

Parole agghiaccianti quelle di Prestieri che poi ha aggiunto anche un particolare inquietante, che forse troppo tardi rende giustizia alla madre del povero Rosario.ù

“La cosa che mi ha colpito di questa storia più di tutto è che la mamma di questo ragazzo andò in tutte le trasmissioni per dire che il figlio non era camorrista ma nessuno la credeva”.

Intanto oggi a Melito, comune a nord di Napoli, è in programma una messa commemorativa presso la chiesa Santa Maria delle Grazie di piazza Santo Stefano. “Invito – fa sapere il sindaco Antonio Amente – la cittadinanza tutta a partecipare in massa”